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  • 13/12/2024 09:30

il dialogo tra alunni e regista IL REGISTA DAMIANO IMPICCICHE’ ALLA SCUOLA SECONDARIA BUONARROTI DI PONTE A MORIANO

Dopo la visione del cortometraggio Marrobbio il dialogo tra alunni e regista IL REGISTA DAMIANO IMPICCICHE’ ALLA SCUOLA SECONDARIA BUONARROTI DI PONTE A MORIANO

Il regista Damiano Impicciché, autore del cortometraggio Marrobbio, giovedì 12 dicembre 2024, ha

incontrato gli alunni delle classi terze delle Scuole Secondarie di Primo Grado di Ponte a Moriano,

San Martino in Freddana e Pescaglia.

Un’iniziativa promossa dai docenti dell’Istituto Comprensivo Lucca Quinto Pescaglia per confrontarsi

sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza.

Toccante ed emozionante la trama del film che affronta il tema dell’immigrazione vista attraverso gli

occhi di un bambino di 11 anni: il protagonista Mario è un ragazzino vivace ed intelligente, amante

del mare e delle passeggiate in bici. Dopo un'esperienza extrasensoriale vissuta durante un bagno

nelle acque della città di Marsala, dove abita con la madre e la nonna, trova sulla riva alcuni pezzi di

legno che successivamente scopre appartenere ad una barca di migranti affondata. In seguito a

questa esperienza, grazie al confronto con la nonna con cui ha un legame molto profondo, individua

una sua personale soluzione per "rinfrescare" le anime delle vittime in mare.

Dopo la visione del cortometraggio che ha ottenuto importanti riconoscimenti, gli alunni hanno potuto

confrontarsi con il regista il quale ha raccontato che la sceneggiatura di Marrobbio è nata

nell’estate del 2022 durante un viaggio in Sicilia: il regista si trovava nella Cattedrale di Noto

e rimase molto colpito da un’opera d’arte esposta all’interno, costruita da pezzi di legno di

una barca di immigrati affondata. Per questo ha poi deciso di raccontare la drammatica

realtà degli sbarchi e delle tante vite a cui è

stata preclusa la possibilità di costruirsi un

futuro migliore.

La storia offre molti spunti di riflessione che

sono stati al centro del dibattito tra il

regista e gli studenti:Mario è un bambino

sensibile e fuori dagli schemi, la sua età è

una via di mezzo tra l’essere bambini e

adolescenti, ovvero il momento in cui la

purezza e la semplicità permettono di

guardare agli emarginati con maggiore

empatia. La nonna Isabella rappresenta la

saggezza e l'esperienza ed aiuterà Mario a

trovare delle risposte che lo indurranno a

cercare una sua personale soluzione. Lo Zio

Pino è il falegname che riporta ad una

dimensione antica e di valore creativo. C’è

poi la figura di Willy (il cagnolino), simbolo

di fedeltà dell’uomo che, attraverso la sua

purezza ed affidabilità, aggiunge il valore

della ricerca di un mondo migliore in cui

l'attenzione cura verso il prossimo diventa protagoniste del messaggio.

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