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“Carlo Ludovico Ragghianti e il Medioevo: prospettive aperte”: un convegno dal respiro internazionale promosso dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con la Fondazione Insula Felix, per discutere e proporre nuove riflessioni sull’arte medievale, a partire dal grande studioso lucchese
2 città
5 giorni di dibattito
6 filoni tematici
31 studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero
Milano, 19 ottobre 2024
Lucca, 23-26 ottobre 2024
Lucca, 10 ottobre 2024 - A quattordici anni dall’ultima grande iniziativa dedicata al pensiero e al lavoro di Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 - Firenze, 1987) sul patrimonio artistico medievale, si appresta a partire il convegno internazionale di storia dell’arte medievale “Carlo Ludovico Ragghianti e il Medioevo: prospettive aperte”, organizzato dalla Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti - ETS in collaborazione con la Fondazione Insula Felix - ETS, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La manifestazione, che si preannuncia come l’evento di riferimento dell’anno in Italia per la storia dell’arte medievale, avrà luogo in due sedi: il 19 ottobre alla Fondazione Insula Felix a Milano (in via Serbelloni, 9), e dal 23 al 26 ottobre alla Fondazione Ragghianti a Lucca, nella Sala conferenze “Vincenzo Da Massa Carrara” in via San Micheletto, 3. Per assistere ai lavori della giornata milanese, che sarà possibile seguire anche a distanza tramite la piattaforma Zoom, occorre prenotare scrivendo a info@insulafelix.eu, mentre a Lucca l’ingresso sarà libero fino all’esaurimento dei posti disponibili, senza la necessità di effettuare prenotazioni. In entrambe le sedi l’accesso sarà gratuito.
Curato da esperti di chiara fama come Marco Collareta (già professore ordinario di Storia dell’arte medievale all’Università di Pisa, ora direttore della rivista «Critica d’Arte») e Martina Corgnati (docente di Storia dell’arte medievale nella Scuola dei Beni culturali dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e presidente della Fondazione Insula Felix), e dal direttore della Fondazione Ragghianti Paolo Bolpagni, il convegno vedrà la partecipazione di trentuno esperti di storia dell’arte, dell’architettura e dell’urbanistica medievale, di beni culturali, di restauro e di fonti storiche, provenienti dalle università di Vienna, Losanna, SUPSI del Canton Ticino, Pisa (Università e Scuola Normale Superiore), Firenze, Cattolica di Milano, Verona, Udine, Bologna, Palermo, Padova, Napoli (Federico II e Suor Orsola Benincasa), Torino, Sapienza di Roma, Venezia, Genova, Cassino, nonché del CNR, dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Il convegno esplorerà, in sei differenti percorsi tematici, l’ampio e composito materiale prodotto dallo studioso lucchese in merito all’arte medievale, sia occidentale sia bizantina, aggiornandolo sia grazie ai materiali emersi fra i documenti e i carteggi conservati negli archivi della Fondazione Ragghianti, sia attraverso alcune delle più recenti acquisizioni filologiche e critiche. Secondo l’idea di Ragghianti, disallineata dalla visione più comune tra i suoi contemporanei, il Medioevo non rappresenta un semplice o, peggio, oscuro intervallo fra il periodo classico e il Rinascimento, ma offre un contributo imprescindibile alla civiltà artistica europea e mediterranea.
L’evento sarà inoltre l’occasione per approfondire lo “stato dell’arte” delle ricerche attuali, che coinvolgono ormai non soltanto storici dell’arte puri, ma architetti, archeologi, restauratori, informatici, ingegneri, con tecnologie sempre più sofisticate, in un discorso pienamente interdisciplinare.
La prima sessione, in programma a Milano, prenderà spunto dalla “mostra mancata” di Ragghianti sull’arte lombarda, con un focus sull’attualità degli studi relativi a Milano e alla Lombardia. La giornata si concluderà con una sezione dedicata ai contributi di giovani ricercatori: un’opportunità preziosa per presentare nuove idee e prospettive. A Lucca, la seconda sessione si concentrerà sul tema della città come palinsesto di tracce e memorie, un argomento di grande rilevanza per Ragghianti. Le seguenti tre sessioni si svolgeranno anch’esse a Lucca: la terza esplorerà la questione dell’autorialità nel Medioevo, la quarta dedicherà attenzione agli studi mediterranei, e la quinta affronterà il tema del libro, esaminando il suo ruolo nella cultura e nella diffusione del sapere.
Infine, il convegno si concluderà con un approfondimento sui beni culturali in Italia, mettendo in evidenza il lavoro di restauratori e studiosi all’opera sul Volto Santo di Lucca e sull’abbazia di San Vincenzo al Volturno: spunti preziosi per riflettere sull’importanza della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Come dichiarano i curatori del convegno, «attraverso un approccio interdisciplinare e la partecipazione di esperti da vari àmbiti, ci si propone di arricchire la comprensione di un periodo storico fondamentale per la nostra identità culturale. La visione di Carlo Ludovico Ragghianti, così distintiva e singolare rispetto alle correnti più in voga nella sua epoca, costituisce ancor oggi un prezioso riferimento per storici dell’arte e studiosi di storiografia, sempre più attenti alla sua figura. I progetti e i pensieri ch’egli sviluppò sono fonti inesauribili cui attingere, e un’eredità intellettuale d’inestimabile valore».
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