• 14 commenti
  • 08/10/2024 12:04

I mali italiani e di Lucca

L'infiltrazione mafiosa in aree come Lucca può sembrare un tema sorprendente a prima vista, soprattutto perché si tende ad associare il fenomeno della mafia a regioni del sud Italia. Tuttavia, l'evoluzione della criminalità organizzata ha portato la mafia a espandersi in tutto il paese, anche in piccole città come Lucca, con metodi più subdoli e meno visibili rispetto al passato. In questo contesto, gli investimenti edilizi, l'espansione urbana e la costruzione di infrastrutture commerciali come supermercati possono diventare strumenti per il riciclaggio di denaro sporco e il consolidamento di un sistema di potere basato sugli interessi e lo scambio di favori. 
1. Il Paradosso della Costruzione: Migliaia di Appartamenti Vuoti Lucca, come molte altre città italiane, si trova a fare i conti con una situazione paradossale: mentre la popolazione non cresce significativamente e molti appartamenti rimangono vuoti, continua l'espansione edilizia. Questo solleva una domanda chiave: perché si costruisce ancora? La spiegazione potrebbe risiedere proprio nelle dinamiche oscure della criminalità organizzata. La costruzione di nuovi complessi immobiliari, come condomini o centri commerciali, può diventare uno strumento per il riciclaggio di denaro sporco. Le organizzazioni mafiose, infatti, trovano nell'edilizia un settore ideale per infiltrarsi, grazie alla possibilità di generare fatture false, gonfiare i costi, e reintrodurre denaro illegale nel circuito economico legale. Consumo di suolo: La domanda sulla necessità di consumare ulteriore suolo per nuovi edifici e supermercati, quando esiste già un gran numero di appartamenti vuoti, può avere una risposta legata al riciclaggio. Costruire permette di "lavare" denaro, investendolo in progetti immobiliari che, pur rimanendo inutilizzati o sottoutilizzati, servono ad altri scopi. 
2. La Scomparsa delle Imprese Edili Locali Negli ultimi venti o trent'anni, un cambiamento significativo a Lucca è stato l'emergere di grandi imprese edili non locali che hanno progressivamente sostituito le piccole imprese locali. Questo processo potrebbe essere legato all'infiltrazione della mafia, che ha una capacità organizzativa e finanziaria superiore alle piccole realtà locali. Mafia imprenditoriale: Le organizzazioni mafiose non operano più solo attraverso l'intimidazione o la violenza, ma anche attraverso la gestione di aziende legali, spesso camuffate da grandi imprese "rispettabili". Queste imprese hanno accesso a finanziamenti, agevolazioni e appalti, spesso grazie a contatti con la politica locale. 
3. Infiltrazioni Politiche: Colletti Bianchi e Segrete Stanze Le infiltrazioni mafiose non si limitano al settore economico, ma si estendono anche a quello politico. A Lucca, così come in altre città, si parla di una politica controllata da colletti bianchi, ovvero da persone rispettabili in apparenza, ma che sono coinvolte in scambi di favori, appalti truccati e decisioni prese nelle segrete stanze. Questa forma di mafia, più sottile ma altrettanto pericolosa, si basa su un sistema di connivenze e complicità che permette alla criminalità organizzata di prosperare senza bisogno di armi o violenze evidenti. Mafia dei colletti bianchi: Non si tratta più della mafia della "lupara", ovvero della violenza esplicita, ma di un modo di pensare che si infiltra in tutti gli strati della società, compresa la politica locale. Gli scambi di favori, le concessioni edilizie sospette e la gestione opaca degli appalti pubblici sono tutti segnali di un sistema corrotto. 
4. La Mafia come Modo di Pensare. La mafia oggi è soprattutto un modo di pensare. Non si tratta solo di criminalità organizzata, ma di un'idea che permea la società e che si esprime attraverso l'opportunismo, la connivenza, e la ricerca del profitto personale a scapito dell'interesse collettivo. Anche in una città come Lucca, relativamente piccola e apparentemente immune da queste dinamiche, si possono osservare segni di un sistema di potere che opera nell'ombra, con modalità che richiamano quelle mafiose. Conclusione: La Resilienza Locale e la Lotta all'Infiltrazione A fronte di questo scenario, diventa fondamentale il ruolo della società civile e delle istituzioni locali nel contrastare l'infiltrazione mafiosa. La trasparenza amministrativa, il controllo pubblico sugli appalti e una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza possono rappresentare gli strumenti chiave per arginare il fenomeno. Tuttavia, ciò richiede un impegno collettivo e il coraggio di affrontare pubblicamente questi problemi, senza paura di nominare quei poteri occulti che spesso agiscono nell'ombra. La situazione di Lucca, dunque, non è isolata: riflette una tendenza più ampia che riguarda molte città italiane, dove la criminalità organizzata si è evoluta, adattandosi a nuovi contesti economici e sociali.

I commenti

Eppure eravate tutti contenti! Lo ripeto, meglio la mafia investa in Italia. Poi, se volete far danno alla mafia, invece di fare i professionisti dell'antimafia, legalizzate droghe e prostituzione.

anonimo - 11/10/2024 05:59

Posa il fiasco! Toglieteglielo!!!

anonimo - 10/10/2024 12:13

La magistratura a Lucca conosce la falsa testimonianza???

Laura M. Chiara Giorgi - 10/10/2024 11:07

La mafia fa affari illeciti. Vende droga, sesso, passaggi ai migranti clandestini, ecc. SI tratta di affari totalmente esentasse. Se la mafia prende i soldi che incassa in Italia e li spende in Germania, Svizzera o alle Cayman, questa valuta l'Italia la perde tout-court. Se invece la mafia spende i soldi in Italia questi soldi rientrano in circolo e vengono tassati (se fanno appartamenti pagheranno l'IMU). Per cui meglio così. Pecunia non olet; in Germania, per esempio, gli investimenti mafiosi sono incontrastati. Poi scusate, ma quando i russi investivano in ville a giro per la nostra provincia, non eravate tutti contenti???!!! Guardate che in Russia la mafia è al governo.

Anonimo - 10/10/2024 00:25

questa è rassegnazione. Non va bene. Se ognuno nel suo piccolo facesse le cose forse i nostri bisnipoti ne godrebbero

anonimo - 09/10/2024 18:12

Indubbiamente si fa peccato, ma io mi domando, per portare l'attenzione su un aspetto forse secondario della questione, come mai un imprenditore (napoletano, ma potrebbe anche essere norvegese) organizzi un festival privato che gli porta ricchi profitti, godendo di larghissime sovvenzioni pubbliche, pagate da tutti noi, in spregio totale di ogni norma di tutela e di rispetto della città storica. Ci tengo a precisare che il mio è solo un dubbio, una domanda, una perplessità espressa con tutta la cautela e il rispetto possibili. Chiedo scusa , perché sicuramente non ho capito bene le cose, e mi copro il capo di cenere fin d'ora, sperando che mal non me ne incolga.

anonimo - 09/10/2024 17:31

I mali italiani? Stato terminale...
Dieci anni vi bastano per pentirvi?
cinquecento anni fa lasciavano altari...ora che lasciate?
Suvvini e villette?
Tanto indietro nel Tempo che è a senso unico,
non potrete neppure.

.... - 09/10/2024 14:38

La soprintendenza sonnecchia beatamente, lo si sa. E la magistratura? Dorme altrettanto bene?

anonimo - 09/10/2024 14:02

E di cosa vi stupite è così in tutta Italia , ovunque ci sono centri di potere che consapevolmente fanno affari sporchi ..... è la natura umana .
Mafia , Camorra , ndrangheta sono solo la cornice .
A Lucca da sempre comandano in pochi e fanno affari tra di loro è una mentalità Mafiosa ? Forse si , ma così è , se non ti va bene te ne puoi andare altrove .
Ci sono connivenze a tutti i livelli e in tutte le istituzioni e se non vuoi morire ( in. Senso lato ) ti devi adeguare , tanto nessuno aprirà mai il vaso di Pandora.

Superpippo - 09/10/2024 13:33

Io l'ho sempre sospettato.
Finalmente qualcuno che esterna gli stessi dubbi.
Concordo su tutto: imprese edili non locali - o meglio, ormai diventate locali ma con dietro imprenditori non toscani - che hanno in mano la città, che acquistano e ristrutturano qualunque immobile, sempre loro.
Mense affidate da decenni sempre alla stessa ditta anche a termini scaduti, con bandi ad hoc.
Supermercati che spuntano come funghi senza tenere in alcuna considerazione il rapporto con la densità di popolazione né altri criteri di legge che regolano la materia, che qua appaiono totalmente disattesi.
Il festival canoro, che se venissero esplicitati i conti e le spese a carico del Comune e quindi della cittadinanza sarebbe evidente che per la città il vantaggio pubblicitario di immagine sarebbe notevolmente inferiore ai costi, e di indotto ce n'è poco o nulla, visto che personalmente a vari concerti ho sentito di persone che venivano da fuori e ripartivano in nottata in auto o addirittura molti in autobus pur di non dormire a Lucca e dintorni con i prezzi improponibili che fanno.
Per non parlare della collusione anche - mia sia consentito sospettare - di chi dovrebbe vigilare e tutelare la città, anche da un punto di vista artistico: ho come l'impressione che, forse da Roma, sia stato impartito un ordine di chiudere un occhio o tutti e due. Altrimenti non si spiega questo abuso delle Mura e degli spalti, questa violazione e questo stupro continui del decoro anche monumentale della città, il cui centro storico e l'anello circostante sono beni vincolati e tutelati, ma solo sulla carta appunto, perchè in realtà ormai è tutto un polo fieristico di basso livello a cielo aperto, un urnatoio, una mangiatoia indegna, ovunque.
E poi ci sono i colletti bianchi, come qualcuno ha giustamente scritto. Che uniti alla cupidigia e alla bramosia di chi annusa un po' di potere, fanno sì che vengano favoriti gli amici, o gli amici degli amici, che vengano fatti bandi ad hoc, concorsi di cui si sa già il nome del vincitore prima del concorso stesso. Sono cose gravi ma tutta la città sa come certe persone rivestono, da anni e decenni, i ruoli che hanno.
Questo a mio avviso vale per la destra e per la sinistra.
Inoltre Lucca è una città fortemente massonica. La massoneria si insinua ovunque, non ha colore politico e impone scelte e percorsi che gli ignari cittadini possono solo subire.
Infine forse per questo nessuno indaga.
Meditiamo.

anonimo - 09/10/2024 08:52

Nel settore pubblico locale si sono visti e si possono riscontrare: opacità delle scelte; favori, cioè trattamento diverso di situazioni uguali; ingenti spese in opere pubbliche in mancanza di interesse pubblico; mancato contemperamento di tutti gli interessi in causa, privilegiandone alcuni a scapito di altri ugualmente e più meritevoli; supponenza e arroganza di chi ricopre posizioni di potere; sistematica assenza di risposta alle domande meno gradite, comprese le petizioni popolari; mancata considerazione delle esternalita e degli effetti sull'ambiente; sempre i soliti; svuotamento del consiglio comunale e della politica; varianti ad hoc ecc. Niente a che fare con mafia, camorra o ndrangheta: è normale!

Anonimo - 09/10/2024 07:48

Precisione richiede che invece di Mafia per Lucca si parli di Camorra.

Anonimo - 08/10/2024 22:24

Forse, ma con tutta la dovuta prudenza per caso dico forse, dicevo, forse si potrebbero inserire in uno stesso quadro generale certi festival canori che, inspiegabilmente, si sono insediati proprio nella nostra città?

anonimo - 08/10/2024 19:12

Pur non volendo fare di certo il negazionista, non mi sembra che la nostra città sia terra fertile per la malavita organizzata del Sud. Forse in Versilia può essere, ma lo ignoro.
Sono assolutamente contrario all'utilizzo di altro suolo e favorirei il recupero delle aree urbanizzate abbandonate. Tuttavia non sto vedendo tutte queste costruzioni residenziali nuove. Diversamente sul non residenziale stiamo assistendo a costruzioni anche opinabili che potevano essere comunque fatte (a pari volume) al posto di edifici ormai abbandonati.
Temo di più i poteri locali proprietari delle aree da urbanizzare. Un esempio è la manifattura dove nessuno dice chi l'ha presa e scommetto che non è del Sud.

Boh - 08/10/2024 14:42

Gli altri post della sezione

La NON pulizia

Ecco il risultato del pass ...

A Lucca solo briciole

Giani se e la Regione Tosc ...

Porta S. Anna

Porta Sant’Anna è un le ...

Raddoppiare il Palatucci

Si potrebbe interrare o so ...