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  • 07/09/2024 11:49

Per fortuna c'è il Pride

Gesuiti, Padri Carmelitani, Spiritani, Fratelli Cristiani, Suore della Misericordia e Missionari del Sacro Cuore. È lungo l'elenco degli ordini religiosi finiti nel nuovo scandalo pedofilia che ha colpito la cattolicissima Irlanda. In seguito a una indagine preliminare promossa dal ministero dell'Istruzione, sono stati individuati oltre 2mila casi di abusi sessuali avvenuti principalmente tra gli anni '60 e '90 in diversi istituti gestiti dalla Chiesa attraverso le sue congregazioni. Scuole anche di élite, come la Blackrock College, una scuola a pagamento di Dublino frequentata da molti giocatori di rugby e importanti imprenditori irlandesi. ...L'indagine preliminare ha riguardato più di 300 istituti in tutto il Paese e si è basata sui documenti ufficiali delle scuole religiose e sulle testimonianze delle vittime. Al termine di questa prima fase, sono state raccolte circa 2.400 denunce di violenze sessuali, e sono stati individuati ben 884 presunti abusatori (la metà dei quali oggi non è più in vita). ...Non è la prima volta che la Chiesa cattolica irlandese finisce nella bufera per quanto avvenuto all'interno delle sue strutture. Tre anni fa, un'altra inchiesta promossa dal governo aveva rivelato l'orrore degli istituti cattolici per madri che avevano concepito un figlio al di fuori del matrimonio. Secondo l'indagine, almeno 9mila bambini, per lo più neonati, erano morti in questi istituti a causa delle condizioni di degrado in cui erano costretti a vivere. (fonte Europatoday). Inchieste di questo tipo sono avvenute in varie parti del mondo ma ovviamente non in Italia. Dove per fortuna come meravigliosa arma di distrazione di massa ci sono i Pride e altri colorati spettacoli organizzati da quella rumorosa, carnevalesca, provocatoria, utilissima minoranza Lgbt. Ma quanto è utile il Pride! Con il Pride gli Aldo Grandi possono divertirsi a storpiare acronimi, trovare epiteti sempre nuovi, scrivere paginate per descrivere il ribrezzo e l'offesa portati alla comunità. Possono finalmente cambiare menù: mettere alla gogna con grande coraggio tutti i giorni un povero immigrato psicolabile costretto a dormire dove capita nella città del volontariato e del buon gusto o scrivere di feste, mangiate, degustazioni, serate in posti esclusivi alla lunga stanca. Con il Pride le Reti dei patrioti possono giustificare la loro esistenza e giocare a chi la spara più grossa ("vogliono le drag queen nelle scuole" il top). Con il Pride il sistema politico può rifarsi il trucco: una bella magnata in piazza, una bella comparsata, un bel comunicato, si santifica la festa e poi si ricomincia come prima. Con il Pride il sistema di sicurezza può sfoggiare i muscoli che non trova a ogni caso di femminicidio. Eppure nella maggioranza dei casi risulta che gli autori siano stati denunciati più e più volte. Mai dal Grandi che guai se si distrae dalla crociata contro gli immigrati o dall'esaltare Vannacci che anche grazie a lui adesso fa la bella vita in Europa. Con il Pride si rivaluta e santifica perfino Santa Croce che la maggioranza dei lucchesi al di sotto dei 60 anni snobba o vive come la messa cioè tutt'al più come festa comandata. Magari la Santa Croce avesse le folle della Notte Bianca ma fare il collegamento è faticoso e pericoloso per i personaggi del "mamma lo Pride!" Che sanno benissimo cosa minaccia Chiesa e famiglia quotidianamente. Per fortuna ci sono i Pride e le minoranze lgbt che permettono di denunciare il mondo al contrario, farsi bei soldi e andare in Europa o agitare la paura, fare i custodi delle tradizioni e del buon gusto ecc.. e poi continuare come sempre. In un mondo nel verso giusto toccherebbe ragionare e lavorare giorno per giorno per cambiare la Chiesa, il mondo politico ecc.. e lavorare per risolvere le vere minacce a Chiesa e famiglia: violenze domestiche, femminicidi, abusi, corruzione, precariato, disoccupazione, delocalizzazioni, assenza di servizi, asili nido, Sanità e stato sociale, retribuzioni più basse per le donne ecc... Roba troppo complicata, ammettiamolo. Meglio 5 minuti di indignazione, di comunicato o di comparsata e poi tornare al sano tran tran. Menomale che il Pride c'è (parafrasando l'inno dedicato a quello santificato con giorni di lutto nazionale che amava così tanto la famiglia da farsene due con contorno di Olgettine, cene eleganti, nipoti di Mubarak ecc..)

I commenti

Articolo troppo lungo.

Anonimo - 09/09/2024 07:10

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