• 13 commenti
  • 05/08/2024 01:29

Strage di Bologna e i neofascisti lucchesi

Strage di Bologna: il picchiatore fascista Palmeri e i neofascisti lucchesi difendono i fascisti che misero la bomba. Andrea Palmeri, colui che l'assessore Barsanti ha ascoltato in religioso silenzio al centro Vignini, e che da giorni soffre di una incontinenza verbale che gli fa commentare qualsiasi cosa, dal luogo della latitanza scrive su facebook anche della strage fascista avvenuta alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Nonostante siano stati riconosciuti responsabili e condannati in via definitiva i neofascisti Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini (tutti appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, gruppo terroristico neofascista), Palmeri sostiene che "i colpevoli non sono ancora stati individuati ed i mandanti nemmeno". Poi nei commenti aggiunge: "di sicuro c'è che chi è stato condannato non c'entra nulla con la strage". Palmeri non è l'unico negazionista fascista lucchese: nel 2020 aderenti a La Rete dei Patrioti Lucca (ex Forza Nuova), sostenitori della candidatura a Sindaco di Barsanti alle comunali del 2022, si presentarono alla stazione con uno striscione che recitava: "Nessuno di noi era a Bologna". Su facebook precisarono: "ancora oggi i veri mandanti di quel vile gesto sono impuniti" Lo stesso flashmob, con lo stesso slogan, si svolse anche a Firenze, organizzata da Azione Studentesca (giovani di Fratelli d'Italia) e dal centro Casaggì, luogo di ritrovo di aderenti a movimenti di destra ed estrema destra Un comunicato pubblicato sulla pagina facebook di Azione Studentesca Lucca, e firmato anche da Casaggì, spiegava il senso negazionista di quello slogan: "la strage di Bologna, come tantissime altre pagine della storia italiana, resta avvolta nel mistero più fitto(...), gettando fango su un ambiente politico che non ha nulla a che fare con quella terribile tragedia." https://www.facebook.com/share/p/Lbv8tfzupJNX7RFT/

I commenti

Sono tutti alla mano dello stato estremisti dx e di sx
Nessuno di loro ragiona come tutti i radicalismi.

Importante fare terrore stragi violenze loro godono si sentono forti ma sono bande di fuorilegge e basta senza cranio

Fascisti e comunisti sono la stessa merda

Il lercio - 07/08/2024 13:12

Si, ma non si può neanche definire "fascista" tutti quelli che non sono allineati ad una verità ufficiale che è tutta da dimostrare. Per me, ammesso e non concesso che la bomba l'abbiano piazzata Mambro, Fioravanti o chi per essi, dietro ad un attentato del genere c'è ben altro del neofascismo italiano. Vede, la sinistra italiana, ha anche lei le sue teorie diverse dalle verità ufficiali. Lo sa vero che la verità ufficiale sul caso Moro è che l'hanno ammazzato le Brigate Rosse, ovvero i comunisti!?!? Saprà anche che un ex parlamentare del PCI sostiene invece che Moro sia stato ucciso su mandato degli USA e rapito con un elicottero. Ebbene io posso confutare o meno queste teorie sul caso Moro, ma non mi metto a definire chi le sostiene uno stalinista o un fascista o altre cose. Spero di essermi spiegato.

anonimo - 07/08/2024 02:05

i fasci mettono le bombe su ordini servizi segreti

elio - 06/08/2024 19:08

Qualcuno dovrebbe spiegare all'anonimo fascio qua sotto il significato della parola "revisionismo".

MD - 06/08/2024 17:24

Le fini analisi di Piagentini, che fa revisionismo storico su Norma Cossetto - insieme a uno sparuto gruppo di comunisti - ma difende a spada tratta una delle sentenze più contestate - e non solo dai fascisti - della Repubblica.


anonimo - 06/08/2024 15:06

Per fare poi adito a leggi proibitive punitive etc ordine e sicurezza

So chi è STATO - 06/08/2024 13:10

“ Che poi qualche fascista sia stato l'esecutore, quello può anche darsi” è proprio un bel modo di analizzare le sentenze. È inutile tutte le volte premettere di non esser fascisti se poi si fanno discorsi fascisti.

anonimo - 06/08/2024 11:43

Premesso che con il Palmeri e soci fascisti nulla ho a che fare, non vedo una logica nei teoremi sui neofascisti e sulle varie strategie della tensione. La logica dice che un attentato stragista sia un avvertimento ad un governo da parte di organizzazioni internazionali o perfino di stati esteri. Che poi qualche fascista sia stato l'esecutore, quello può anche darsi, ma il resto son tutte boiate.

anonimo - 06/08/2024 01:59

Perché neo?

Fascisti punto

Zio - 05/08/2024 16:46

Emilia Romagna
Strage di Bologna, Fiore in aula: "Non furono i fascisti"
'Scenario internazionale, fu fatta anche per distruggere Tp'

Strage di Bologna, Fiore in aula: "Non furono i fascisti"



A 38 anni dalla strage del 2 agosto 1980, Roberto Fiore, all'epoca leader di Terza Posizione e ora segretario nazionale di Forza Nuova, ha risposto per la prima volta in un'aula di Tribunale alle domande su quell'attentato che fece 85 morti e 200 feriti. Fiore, condannato per banda armata e associazione sovversiva come capo di Tp, fuggì a Londra nel 1980 prima di poter essere colpito dalla retata che decapitò il movimento di estrema destra. E come ricorda la vice presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Anna Pizzirani, "quando venne chiamato al processo di Luigi Ciavardini si avvalse della facoltà di non rispondere". Oggi, invece, in veste di testimone assistito, Fiore ha parlato, raccontando la sua versione ("Sono parte lesa in questo processo"), che è diametralmente opposta da quella emersa dalle sentenze che individuano come responsabili dell'attentato gli ex Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.

"Non furono i fascisti - ha detto - questo è un dato chiarissimo". "C'è sicuramente - ha aggiunto il leader di Fn - un coinvolgimento, quantomeno nel depistaggio, della P2 ma questa è una strage sostanzialmente internazionale". Parole che ancor prima di pronunciare in aula, davanti alla Corte d'Assise che sta processando l'ex Nar Gilberto Cavallini per concorso nella strage, Fiore ha anticipato ai giornalisti che assediavano l'ingresso del Tribunale di Bologna. Tranquillo, sicuro di sé, rispondendo alle domande degli avvocati e dei pm Fiore è sembrato però evasivo, cercando più volte lo sguardo del fratello, Stefano, che lo ha assistito come legale. Un particolare notato anche dal presidente della Corte, Michele Leoni, che ha ripreso il fratello del testimone dicendogli di "non fare coaching". In realtà Fiore ha parlato poco di Gilberto Cavallini - "non l'ho mai conosciuto" - mentre ha risposto a molte domande su Terza Posizione ("Non è vero che facevamo le rapine per autofinanziarci e non eravamo una associazione eversiva") e su Valerio Fioravanti. "Questa strage è stata fatta anche con l'obiettivo di distruggere Terza Posizione. E' stata organizzata dai servizi contro di noi".

Dopo l'omicidio di Francesco Mangiameli (capo di Tp in Sicilia) da parte dei Nar, secondo Fiore, Giusva Fioravanti voleva "eliminare i capi di Terza Posizione. Mancando i capi tanti giovani cresciuti in un certo clima potevano essere coinvolti nelle sue azioni". Agli avvocati di parte civile ha spiegato di aver incontrato Fioravanti solo una volta, alla fine del 1979 o all'inizio del 1980. "Non ho elementi - ha aggiunto - per dire che Fioravanti fosse colluso con i servizi segreti". Fiore, però, accusa Giusva di aver raccontato "almeno 4 o 5 falsità". "Dice che gli avrei offerto di far parte di Terza Posizione, ma non era possibile - ha sottolineato - perché il suo modus operandi era differente dal nostro. Forse dice queste cose per mitomania". Oggi la sua intenzione era di consegnare alla Corte "la risposta che mi ha dato la segreteria del presidente Conte", perché "io due settimane fa ho scritto che tutti i documenti legati alla strage di Bologna venissero finalmente aperti. Conte, il suo ufficio, ha risposto che lo stanno facendo". Al termine dell'udienza però la Corte non si è detta interessata ad acquisire le lettere.


Ansa

Kl - 05/08/2024 11:27

Sabato 2 agosto 1980 esplode una bomba nella stazione ferroviaria di Bologna. Nell’attentato muoiono 85 persone. Duecento i feriti. La strage di Bologna è uno dei più gravi atti di terrorismo degli anni di piombo. Ma anche l’inizio di 40 anni di inchieste, depistaggi e misteri. Alla fine di giugno Paolo Bellini, condannato all’ergastolo in primo grado come uno degli autori materiali, è finito in galera. Le sentenze di questi anni hanno delineato una chiara verità giudiziaria con responsabilità ben precise. Ma c’è chi ai giudici non crede. E delinea invece una “pista internazionale” o “palestinese” dietro l’attentato. Intanto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è chiarissimo: «La matrice della strage è chiarissima. Le sentenze hanno individuato complicità, anche se restano zone d’ombra. Nessuna verità dal passato può farci paura».

Vinicio - 05/08/2024 11:24

«Sui processi ancora in corso per la strage di Bologna si tace: stampa e mass media sono silenti o trattano sbrigativamente la questione come un fatto locale. Così come nel nostro paese non si deve parlare della Resistenza, dell'antifascismo, dello stragismo fascista, di quello che è accaduto in questa piazza, in questa stazione, in questa città, 44 anni fa. Questa si chiama censura», aggiunge.

Dante - 05/08/2024 11:21

Potrebbero anche avere ragione di sicuro i veri mandanti al di là dei colpevoli non sappiamo chi sono STATI

O CHI È "STATO"

Zio - 05/08/2024 11:20

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