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  • 15/04/2024 15:22

“il nervosismo dell’amministrazione comunale, e dell’assessore Barsanti, in merito ai 100.000 euro stanziati per la mostra presentata da un esponente di Casapound

Consiglieri del Partito Democratico: “il nervosismo dell’amministrazione comunale, e dell’assessore Barsanti, in merito ai 100.000 euro stanziati dal Comitato pucciniano per la mostra presentata da un esponente di Casapound conferma che quello che stiamo dicendo non solo è vero, ma crea malumori anche interni”.


Tornano sulla questione del finanziamento, pari a 100mila euro, stanziati dal Comitato per le celebrazioni pucciniane per realizzare la mostra su Puccini dell’esponente di Casapound, Simone Pellico, i consiglieri comunali del Partito Democratico. E lo fanno dopo le dichiarazioni dell’amministrazione comunale e dell’assessore Barsanti sui propri social network.


“Il nervosismo conferma che quello che stiamo dicendo non solo corrisponde al vero, ma crea evidenti malumori anche interni - spiegano -. Addirittura si arriva a paventare, da parte dell’amministrazione comunale,  il ricorso a vie legali in merito al nostro intervento in cui si torna a denunciare ciò che avevamo già detto e denunciato a novembre scorso, cioè che soldi pubblici andranno a finanziare un percorso espositivo ideato e proposto al Comune da un esponente politico di estrema destra, amico e molto vicino a componenti della stessa giunta, senza che quest’ultimo sia un curatore di mostre, un organizzatore di eventi o uno storico-studioso di Giacomo Puccini.

Noi siamo molto tranquilli, che agiscano pure se lo ritengono, li aspettiamo volentieri. D’altronde la storia, fino a oggi, dice che sono stati gli esponenti politici di centrodestra, in particolare uno che oggi fa l’assessore, ad aver fatto politica ricorrendo alle falsità, confermate come tali anche in sede giudiziaria”.

Intanto una cosa fatta bene potrebbe essere quella di ripartire dalla comprensione del testo scritto - continuano i consiglieri -, visto che ciò che stiamo denunciando da mesi altro non è che la verità. Ma non lo diciamo noi: lo dicono gli atti, la delibera di giunta del 24 novembre 2023, che adotta il progetto della mostra proposta da Simone Pellico dal titolo “Giacomo Puccini - Manifesto”, acquisito in soli 14 giorni da quando lo stesso Pellico lo ha formalmente presentato all’amministrazione comunale (10 novembre 2023); e ancora il verbale del Comitato Puccini, nel quale si parla dello stanziamento di 100mila euro in favore - guarda un po’ - di quella mostra. Nel mezzo, poi, ci sono state le parole del sindaco, che a fine novembre scorso dichiarò: “l’ideatore della mostra ha sostenuto in proprio le spese per l’acquisto del materiale scientifico e delle trasferte, non chiedendo alcun compenso al Comune neppure per le fasi operative”.  Omettendo completamente di precisare che la mostra avrebbe avuto bisogno di ulteriori - e ingenti - fondi pubblici per poter essere allestita”.

“Sarà molto interessante capire - concludono - come verranno distribuiti quei 100.000 euro e a chi verranno affidati i vari servizi collegati, tra cui la comunicazione. Forse alle stesse aziende che hanno collaborato con Lucca Historiae Fest? Chissà, staremo a vedere. Per il momento, nonostante le goffe reazioni della Giunta resta un fatto inconfutabile: quei 100.000 vanno indiscutibilmente a finanziare la mostra di un esponente di Difendere Lucca, alias Casapound. A ciò, si aggiunge una ulteriore considerazione, a nostro giudizio, altrettanto evidente. Tutte queste iniziative di così grande “prestigio”, come le definisce il sindaco, vengono puntualmente - e chissà perché - gestite in modo opaco. Così come la famosa consulenza di Tronca, si tengono in sordina fino a quando qualcuno se ne accorge; solo a quel punto diventano operazioni di eccezionale livello. Cioè quando le denuncia l’opposizione o, come nel caso della mostra di Pellico, la stampa: c’è forse un lieve problema di trasparenza?”.

I commenti

Tutti i partiti assegnano fondi ed incarichi a persone della loro cerchia, siano essi iscritti o fiancheggiatori. Quindi, alla fine della fiera, quello che conterà sarà lo spessore culturale dell'evento. Poi si potrebbe anche discutere dell'opportunità di spendere 100.000 Eu in una mostra, ma questa è altra faccenda. Infine è un fatto politicamente rilevante che la destra lucchese, due anni fa, abbia scelto di allearsi con i fascisti di CpI - FN - Rete dei Patrioti (c'erano anche Forza Nuova e Rete Patrioti) pur di vincere le elezioni. Chi scrive è un liberale di destra e fosse stato per me l'alleanza con i fascisti non sarebbe mai stata fatta e proprio per questo non ho votato Pardini. Però il rilievo politico dell'avere, a Lucca, i fascisti al governo della città, non cambia il fatto che tali fascisti, giunti al potere, si comportino in materia di assegnazione di fondi come tutti gli altri ovvero finanziando i loro amici. Con Tambellini avevamo il Foro Boario ad uso dell'estrema sinistra, mentre oggi abbiamo La Fortezza delle Idee e le mostre su Puccini.

Anonimo - 16/04/2024 00:54

Un po' per uno in braccio a mamma

Democratici del terzo millennio - la Balena Nera

Anonimo - 15/04/2024 22:32

Non so come sia oggigiorno la questione per il commentatore che forse sta ancora frequentando la scuola primaria, ma ai tempi di Raspini non era previsto alcun voto in "comprensione del testo". Vabè.
Per essere un progetto in regalo, 100.000 euro in tasca poche settimane dopo non sono mica pochi. Più che un regalo, nelle dinamiche parrebbe un investimento sicuro e molto conveniente. Un'ottima forma di investimento, in effetti, ideata per gente che spesso non ha un lavoro e quindi deve tirare a campare come può; penso a molti esponenti e simpatizzanti di Casapound &C che ancora non hanno presentato/regalato alcun progetto ma che giustamente iniziano ad avere alte aspettative, e aspettano e sperano frementi di addentare la pagnotta quanto prima. Buona fortuna per tutto!

Anonimo - 15/04/2024 18:43

DiGianni Barbacetto

Fascisti su Lucca. La mostra su Puccini? L’organizza l’uomo di Casa Pound

Mentre Milano si prepara alla Prima della Scala, Lucca progetta una grande mostra su Giacomo Puccini, per celebrare degnamente il centenario della morte del Maestro, lucchese illustre. Sarà una mostra venata di nero. Perché a realizzarla sarà Simone Pellico. Chi è costui? Uno studioso pucciniano? Un appassionato melomane? No: è un esponente di Casa Pound che ha il merito di essere amico e collaboratore di Fabio Barsanti, assessore comunale “con delega a sport, edilizia sportiva, frazioni, protezione civile e patrimonio delle ex circoscrizioni”, nonché ascoltato collega di giunta dell’assessore alla cultura, Mia Pisano.

Il Comune di Lucca ha approvato il progetto di Pellico a velocità supersonica: presentato l’11 novembre, 13 giorni dopo l’assessora Pisano lo porta in giunta, che lo approva indicando come sede della mostra l’ex Cavallerizza. Chi è Pellico? Avvocato e giornalista. Organizzatore di eventi. Ma soprattutto militante di Casa Pound, collaboratore de Il Primato Nazionale, il giornale di Casa Pound, e tra gli autori del libro Civiltà del lavoro (edito dalla casa editrice di Casa Pound) dove firma il capitolo sulla “Carta del lavoro”, il documento che contiene i principi sociali del fascismo, la dottrina del corporativismo, l’etica del sindacalismo fascista e la politica economica del regime.

Non si trovano sue pubblicazioni su Puccini, né sul bel canto. Ma Pellico, dopo aver militato con Barsanti nella Fiamma Tricolore, nel 2008 ha fondato Casa Pound-Lucca. Nel 2013, Pellico e Barsanti si candidano insieme alla Camera, sotto il simbolo di Casa Pound. Flop. Va meglio nel 2022: la lista di destra “Difendere Lucca” va bene, Pellico è il coordinatore della campagna elettorale e l’amico Barsanti è nominato assessore dal sindaco vincente, Mario Pardini. Ora Pellico viene ringraziato, diventando il curatore della mostra su Puccini per meriti certamente più politici che musicali.

In città è scoppiata la polemica, ma il sindaco Pardini difende Pellico: “Il suo è un progetto di alto spessore culturale. Ha riscontrato l’approvazione di enti culturali locali e nazionali, gli unici in grado di esprimere un parere sulla valenza scientifica della mostra. È stato informato del progetto anche il ministero dei Beni culturali. Dispiace che a finire nella centrifuga dell’opposizione ideologica siano progetti di alto profilo culturale e venga gettato fango su un’operazione virtuosa”.

http://www.giannibarbacetto.it/2023/12/01/fascisti-su-lucca-la-mostra-su-puccini-la-organizza-luomo-di-casa-pound/

Difendere Pound - 15/04/2024 18:12

Ma se erano date a uno di sinistra andava bene? Se la mostra la ha organizzata ora uno di "destra" che cambia?

Pittero - 15/04/2024 16:33

Raspini a scuola probabilmente aveva 4 in comprensione del testo. Il "materiale scientifico" non è il materiale di mostra, né l'allestimento, né i servizi relativi a una mostra, né tutte quelle voci che fanno sì che un progetto si trasformi in una mostra.

Quindi, dice Pardini, l'ideatore ha pagato di tasca sua il materiale che gli è servito per fare il progetto scientifico. Per fare la mostra dovrebbe avere in tasca 100mila euro. Non so a quanto ammonti la paghetta dei figli di notaio, ma non conosco nessuno che possa regalare 100mila euro così (e poi, perché? Non basta aver regalato un progetto al Comune che enti molto più competenti del Pd hanno valutato di valore?).

Anonimo - 15/04/2024 15:30

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