Consiglieri del Partito Democratico: “il nervosismo dell’amministrazione comunale, e dell’assessore Barsanti, in merito ai 100.000 euro stanziati dal Comitato pucciniano per la mostra presentata da un esponente di Casapound conferma che quello che stiamo dicendo non solo è vero, ma crea malumori anche interni”.
Tornano sulla questione del finanziamento, pari a 100mila euro, stanziati dal Comitato per le celebrazioni pucciniane per realizzare la mostra su Puccini dell’esponente di Casapound, Simone Pellico, i consiglieri comunali del Partito Democratico. E lo fanno dopo le dichiarazioni dell’amministrazione comunale e dell’assessore Barsanti sui propri social network.
“Il nervosismo conferma che quello che stiamo dicendo non solo corrisponde al vero, ma crea evidenti malumori anche interni - spiegano -. Addirittura si arriva a paventare, da parte dell’amministrazione comunale, il ricorso a vie legali in merito al nostro intervento in cui si torna a denunciare ciò che avevamo già detto e denunciato a novembre scorso, cioè che soldi pubblici andranno a finanziare un percorso espositivo ideato e proposto al Comune da un esponente politico di estrema destra, amico e molto vicino a componenti della stessa giunta, senza che quest’ultimo sia un curatore di mostre, un organizzatore di eventi o uno storico-studioso di Giacomo Puccini.
Noi siamo molto tranquilli, che agiscano pure se lo ritengono, li aspettiamo volentieri. D’altronde la storia, fino a oggi, dice che sono stati gli esponenti politici di centrodestra, in particolare uno che oggi fa l’assessore, ad aver fatto politica ricorrendo alle falsità, confermate come tali anche in sede giudiziaria”.
“Intanto una cosa fatta bene potrebbe essere quella di ripartire dalla comprensione del testo scritto - continuano i consiglieri -, visto che ciò che stiamo denunciando da mesi altro non è che la verità. Ma non lo diciamo noi: lo dicono gli atti, la delibera di giunta del 24 novembre 2023, che adotta il progetto della mostra proposta da Simone Pellico dal titolo “Giacomo Puccini - Manifesto”, acquisito in soli 14 giorni da quando lo stesso Pellico lo ha formalmente presentato all’amministrazione comunale (10 novembre 2023); e ancora il verbale del Comitato Puccini, nel quale si parla dello stanziamento di 100mila euro in favore - guarda un po’ - di quella mostra. Nel mezzo, poi, ci sono state le parole del sindaco, che a fine novembre scorso dichiarò: “l’ideatore della mostra ha sostenuto in proprio le spese per l’acquisto del materiale scientifico e delle trasferte, non chiedendo alcun compenso al Comune neppure per le fasi operative”. Omettendo completamente di precisare che la mostra avrebbe avuto bisogno di ulteriori - e ingenti - fondi pubblici per poter essere allestita”.
“Sarà molto interessante capire - concludono - come verranno distribuiti quei 100.000 euro e a chi verranno affidati i vari servizi collegati, tra cui la comunicazione. Forse alle stesse aziende che hanno collaborato con Lucca Historiae Fest? Chissà, staremo a vedere. Per il momento, nonostante le goffe reazioni della Giunta resta un fatto inconfutabile: quei 100.000 vanno indiscutibilmente a finanziare la mostra di un esponente di Difendere Lucca, alias Casapound. A ciò, si aggiunge una ulteriore considerazione, a nostro giudizio, altrettanto evidente. Tutte queste iniziative di così grande “prestigio”, come le definisce il sindaco, vengono puntualmente - e chissà perché - gestite in modo opaco. Così come la famosa consulenza di Tronca, si tengono in sordina fino a quando qualcuno se ne accorge; solo a quel punto diventano operazioni di eccezionale livello. Cioè quando le denuncia l’opposizione o, come nel caso della mostra di Pellico, la stampa: c’è forse un lieve problema di trasparenza?”.