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  • 10/02/2024 11:41

Farmaci per fermare pubertà: duello tra mamma e papà a Lucca

Lui ha provato a opporsi all’assunzione della triptorelina da parte della figlia 15enne. Ma i giudici hanno dato ragione alla giovane La disforia di genere di un adolescente di Lucca si è trasformata in una contesa familiare, che ha visto contrapporsi mamma e papà in aula di tribunale. Nel 2021, quando aveva 15 anni e mezzo, la ragazza ha manifestato ai propri genitori la volontà di cambiare sesso. Una decisione appoggiata dalla madre e anche dai medici dell’ospedale Careggi, che hanno dato luce verde alla giovane per l’assunzione di triptorelina, un farmaco che blocca la pubertà. A opporsi è stato invece il padre, spaventato dagli effetti che questo processo avrebbe potuto avere su sua figlia. I due genitori si sono affrontati in tribunale, con i giudici che proprio in questi giorni si sono espressi, dando ragione alla madre. Quando è arrivata la sentenza, però, la ragazza aveva compiuto 17 anni. E di conseguenza la pubertà che avrebbe voluto bloccare con l’aiuto della triptorelina ha già iniziato a fare il suo corso. «Quando sarò maggiorenne voglio fare la mastectomia», spiega oggi al Corriere della Sera. «Quando ero piccolo non pensavo fosse possibile sentirsi di altro genere o voler cambiare sesso. Ho iniziato a maturare questo desiderio nel 2019», ha spiegato la ragazza davanti ai giudici. Quando si è rivolta all’Ospedale di Firenze, grazie all’aiuto della madre, il team di medici l’ha giudicata idonea all’assunzione di farmaci che bloccano la pubertà. La diagnosi, arrivata nel giro di poche settimane, è stata presa troppo in fretta secondo il padre. Alla fine, però, il tribunale di Lucca ha dato ragione alla madre. Tratto da OpenOnline

I commenti

Confermo, è follia: riporto il caso di un adolescente lucchese cui la diagnosi di disforia è stata fatta in un giorno, su sua richiesta, tramite la compilazione di un questionario, e sulla base di questa diagnosi gli sono stati prescritti, via mail, senza neanche che una visita, gli ormoni ! Nessun medico ha tutelato la sua fragilità, ma tutti si sono affrettati a diagnosticare e medicalizzare la disforia .

Anonimo - 12/02/2024 13:33

Siamo all'inizio del rovescio della prassi

I male diviene bene il bene diviene male

Guai a chi si oppone in vista

A.S. - 12/02/2024 09:56

Noi siamo solo lettori, non osiamo intrometterci realmente in una cosa di questa portata, possiamo solo esprimere opinioni "alla lontana" su ciò che leggiamo. Ci dispiace per la sua triste disavventura, in bocca al lupo per la sua battaglia.

Anonimo - 12/02/2024 02:13

Capisco la sua battaglia e anche il dolore e le difficoltà di trovarsi contrapposto alla madre di sua figlia.

Un abbraccio

Anonimo - 11/02/2024 21:49

Salve, sono il padre a cui si riferisce l'articolo.
Desidero aggiungere all'articolo che avete pubblicato che la professionalità e la competenza nell'ospedale Careggi di Firenze reparto Disforia di Genere, chi ha preso mia figlia sotto la loro consulenza psicofisica è stata approssimativa e non conforme alle indicazioni delle direttive degli organi preposti. Dalla sentenza del tribunale di Lucca si evince come l'utilizzo della triptorelina è stato fatto senza cognizione di causa. Distinti Saluti
www.aifa.gov.it › 20142 › 1229012
DETERMINAZIONE 25 febbraio 2019
Inserimento del medicinale triptorelina nell'elenco dei medicinali erogabili a totale carico del
Servizio sanitario nazionale, ai sensi della legge 23 dicembre 1996, n. 648, per l'impiego in casi
selezionati in cui la pubertà sia incongruente con l'identità di genere (disforia di genere), con
diagnosi confermata da una equipe multidisciplinare e specialistica e in cui l'assistenza
psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva.
LA COMMISSIONE CONSULTIVA TECNICO SCIENTIFICA
…Omissis
Denominazione: Triptorelina
Indicazione terapeutica: Impiego in casi selezionati in cui la pubertà sia incongruente con l’identità
di genere (disforia di genere), con diagnosi confermata da una equipe multidisciplinare e
specialistica e in cui l’assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva
Criteri di inclusione:
• Stadio puberale secondo Tanner 2-3, confermato da livelli di steroidi sessuali indicativi di
una adeguata progressione puberale;
• Diagnosi di disforia di genere secondo DSM 5 (APA, 2013) confermata da una equipe
multidisciplinare e specialistica, composta da specialista in neuropsichiatria dell’infanzia e
dell’adolescenza, endocrinologia pediatrica, psicologia dell’età evolutiva e bioetica;
• Comparsa o peggioramento della sintomatologia con l’inizio della pubertà;
• Stabilizzazione di eventuali psicopatologie associate o problematiche mediche
potenzialmente interferenti con l’iter diagnostico o terapeutico della DG;
• Mancata efficacia dell’assistenza psicologica, psicoterapeutica o psichiatrica;
• Consenso informato fornito dall’adolescente e dai genitori o da altri tutori secondo le
normative attuali inerenti i soggetti minorenni (art. 3 della Legge n.219/2017).
Criteri di esclusione:
• Patologie causa di disfunzione ormonale non trattata e/o non stabilizzata;
• Psicopatologie associate interferenti con l’iter diagnostico o terapeutico;
• Ipersensibilità al GnRH, ai suoi analoghi o a uno qualsiasi degli eccipienti.
Fare riferimento al Riassunto della caratteristiche del prodotto (RCP) per ulteriori indicazioni in
merito a avvertenze speciali e opportune precauzioni di impiego.
Periodo di prescrizione a totale carico del Servizio sanitario nazionale: fino a nuova
determinazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Piano terapeutico:
Triptorelina 3,75 mg (somministrazione intramuscolare) ogni 28 giorni.
Nel primo mese di terapia è prevista una dose aggiuntiva a circa due settimane dalla prima.
Si suggerisce di proseguire il trattamento fino a circa 16 anni di età, in corrispondenza dell’inizio
della terapia ormonale cross-gender.
Se il minorenne e la sua famiglia non aderiscono al percorso psicologico e/o non rispettano gli
appuntamenti con gli endocrinologi è prevista la sospensione della somministrazione
farmacologica.
Altre condizioni da osservare: le modalità previste dagli articoli 4, 5, 6 del provvedimento datato
20 luglio 2000 citato in premessa, in relazione a: art. 4: istituzione del registro, rilevamento e
trasmissione dei dati di monitoraggio clinico ed informazioni riguardo a sospensioni del
trattamento (mediante apposita scheda come da Provvedimento 31 gennaio 2001, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo 2001); art. 5: acquisizione del consenso informato,
modalità di prescrizione e di dispensazione del medicinale; art. 6: rilevamento e trasmissione dei
dati di spesa.
DATI DA INSERIRE NEL REGISTRO
Ogni 3-6 mesi
• Valutazioni auxologiche: altezza, peso, BMI, stadio di sviluppo puberale secondo Tanner;
• Misurazione della pressione arteriosa;
Ogni 6-12 mesi
Esami di laboratorio: LH, FSH, E2/T, Vitamina D 25OH
Ogni 12-24 mesi
• Valutazione della densità minerale ossea (BMD) mediante tecnica DXA (Dual X-ray
Absorptiometry);
• Età ossea mediante radiografia del polso e della mano non dominante, se clinicamente
indicato.

Giovanni - 11/02/2024 19:24

Considerate che Linkiesta non è certo un giornale di destra. Però, anche i liberali riflettono (e fanno bene) su questo andazzo pericoloso:

https://www.linkiesta.it/2024/02/le-storie-strazianti-delle-famiglie-con-figli-trattati-con-i-farmaci-per-la-disforia-di-genere/

Anonimo - 10/02/2024 22:49

A quell'età non hanno nemmeno il cervello di fare i compiti per il giorno dopo e devono avere il diritto di prendere una decisione di tale portata? Io non sono un conservatore, sono un attivista per i diritti della Comunità LGBT+ ma questa secondo me è pazzia.

anonimo - 10/02/2024 14:58

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