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  • 04/02/2024 19:56

LE FOIBE E QUELLI CHE NEL RICORDARE CANCELLANO LA VERITÀ?

 

A me sembra ovvio a chi oggi giova parlare delle foibe - specie nei termini in
cui si sente farlo ogni giorno dai media - e ignorare completamente tutte le
persecuzioni degli slavi che l'hanno precedute.
Giova a chi è erede politico del Ventennio fascista oggi al governo del Paese , con tutti i suoi disastri e crimini , per poter parificare le parti in lotta e ridare dignità ai massacri fascisti compiuti durante l'occupazione Italiana delle terre Slave .
 
La legge del 30 marzo 2004 fatta dal regime di destra berlusconiano, che istituisce il giorno del ricordo delle vittime delle foibe, l'11 febbraio col sostegno anche di una parte notevole dell'opposizione, è farsesca.
 
Inizialmente fu detto per ricordare l'esodo italiano ma "qualcuno" ha voluto forzare la mano ficcandoci le foibe, con il rappresentante del governo di allora Filippo Berselli, che aveva affermato che è giusto ricordare le foibe, allo stesso modo di come si ricordano  le Fosse Ardeatine e Marzabotto, e concludeva dicendo che questa operazione di equiparazione dei morti rappresenta il recupero della memoria storica dell'Italia intera.
 

Ora dietro un apparente ripudio della violenza delle foibe che secondo gli storici Raul Pupo e Roberto Spazzali sono costate la vita tra i 3.000 e 5.000 italiani , si annegano però le responsabilità fasciste e dei battaglioni dell'esercito italiano, che nelle terre slave a partire dal 1941 , distrussero 250 paesi, incendiarono città, massacrarono vecchi,
donne bambini uccidendo oltre 100. 000 civili soprattutto in terra di Lubiana.
 
E' una immonda equipollenza delle colpe. Sono le equiparazioni che hanno sempre fatto i fascisti in Italia per giustificare gli orrori del ventennio. Questa impostazione annulla in ogni modo le ragioni e i torti, ignora di proposito il contesto in cui sono avvenuti i singoli episodi, proponendo in realtà una radicale riscrittura della storia d'Italia.

Tutto ciò è iscritto nel tentativo di chiudere la parentesi della lotta per la liberazione con la nascita dello Stato democratico, al fine di riabilitare il fascismo, di rifondare la Repubblica italiana, in sintonia con il Premierato voluto dalla Meloni.


 
I commentatori del regime al potere, sottolineano, come la giornata del ricordo, sarebbe la giornata
della memoria della vergogna del comunismo italiano. Dicono che la guerra ai confini orientali era motivata dal fatto che bisognava impedire che il nostro Paese fosse invaso dal comunismo.
 

Tutto ciò, avviene nelle TV di Stato e commerciali, nei giornali di destra e perfino   nell'Aula della Camera dei Deputati del Parlamento della
Repubblica italiana nata dalla resistenza.
 
Le foibe sono stato fenomeno drammatico e gravissimo, come risposta alle violenze fasciste subite in precedenza dalle popolazioni Slave. Cause che non possono
essere rimosse pena una visione metastorica, di parte e funzionale alle
tesi della storiografia fascista.

Nei territori conquistati dal 1941 nella Jugoslavia avvennero alcune
faccende che è il caso di ricordare di nuovo (visto che c'e' chi fa lo
gnorri e fa finta che cio' non conti nulla), a cominciare dal
rastrellamento del villaggio di Kragulevak, ove starebbero state fucilate
2.300 persone.

Nella zona occupata della Slovenia si stimano in 4.000 gli ostaggi
fucilati, sono stati 1903 quelli torturati e si fanno vivi, in 70.000 i deportati.
 
 
Nel campo di concentramento della sola isola di Arbe sono state calcolate 1500
vittime. Gli storici sloveni stimano in 111.000 i morti fra gli internati
jugoslavi nei campi italiani. 15.000 slavi furono internati ad Arbe, 4.000 a Gonars, 4.000 a Visco, 1.000
a Sdraussina, tanti altri in provincia di
Arezzo, Treviso, Padova, Frosinone. Dal '41 al '43 furono colpiti gli
ebrei in quei territori.

Fu il generale Mario Robotti, comandante dell'XI Corpo d'Armata nel '42 a
decretare l'invio in campi di prigionia di tutti i maschi fra 18 e 55 anni
trovati in località isolate nella regione di Lubiana, internando tutti gli sloveni e mettendo al loro posto gli
italiani. Fu sempre lui a inviare una
circolare in cui scriveva che "si ammazza troppo poco".

Fu il generale Umberto Fabbri nell'estate del '42 a ordinare la
fucilazione di centinaia di croati e sloveni residenti nella parte della
Croazia annessa alla provincia di Fiume.

Fu il generale Gastone Gambara, succeduto al generale Robotti ad affermare
testualmente: «Logico e opportuno che campo di concentramento non
significhi campo di ingrassamento. Individuo malato uguale individuo che
sta tranquillo».
Lo affermava a proposito del campo di concentramento di Arbe,soprannominato
"l'isola della morte".

Fu il generale Emilio Grazioli a scrivere in un dispaccio riservato:
"estensione delle rappresaglie agli abitanti situati in prossimità dei
luoghi ove si verificassero rappresaglie, attentati, atti di sabotaggio".

Fu il Tribunale militare di guerra insediato a Lubiana a decretare nella
seduta dei 7 marzo 1942 la pena capitale per 28 abitanti di Borovnika; il
plotone d'esecuzione era composto da elementi dell'VIII battaglione M. Ed
M, voleva dire Mussolini.
Scriveva in una lettera la camicia nera Guglielmo Ricci che si trovava a
Spalato: "facciamo la guerra al comunismo e non gli diamo pace, poiché,escluso gli italiani,
sono tutti comunisti". "Si fece il plotone di esecuzione e se ne fucilò 26 e con buona soddisfazione a me toccò proprio
il capo di
tutti i comunisti della Croazia".
Altri stralci di lettere simili che testimoniano i crimini delle truppe
italiane e fasciste in Jugoslavia si trovano in qualche libro, ma vi si
accenna di sfuggita. Ancora non esce un libro in Italia che e' dedicato
interamente all'occupazione italiana nei Balcani anche se so che una
giovane ricercatrice, la dott.ssa Giusti, ci sta lavorando.

Su un calcolo approssimativo di 45.000 deportati da tutta l'Italia nei
lager nazisti, i soli deportati dai territorio della Adriatische
Kustenland, cioè della Venezia Giulia occupata ed annessa al Terzo Reich, secondo gli storici, furono 8.822,
uno su cinque.

Da altri studi di evince che su 123 convogli partiti da tutta Italia verso
i campi di sterminio, 74 partirono dalla Adriatische Kunstenland. Su 43
convogli a livello nazionale di soli deportati ebrei, 22 partirono dallo
stesso territorio.

Nel documento della commissione bilaterale italo-slovena , si afferma che il fascismo cercò di snazionalizzare le
minoranze slovene e croate presenti nella Venezia Giulia con l'intento di
arrivare ad una bonifica etnica della regione ed si aggiunge un severo
giudizio sulle violenze gravissime compiute dopo l'8 settembre dai
partigiani jugoslavi ai danni degli italiani. Si ricostruisce poi l'esodo
degli italiani dall'Istria nel dopoguerra. In particolare il documento
sottolinea l'azione del regime fascista che aveva l'intento di arrivare
alla bonifica etnica della Venezia Giulia.

Stime jugoslave calcolano in 105 mila gli sloveni ed i croati che andarono
via dalla Venezia Giulia, in gran parte uccisi.
 
 Tutto ciò determinò un fortissimo sentimento
antiitaliano.
Spesso si leggono su determinati giornali, anche
paludati come il Corriere, veri e propri sproloqui su Togliatti che viene
indicato addirittura come responsabile delle foibe e del voler cedere
Trieste a Tito.
Forse questi signori non sanno - o fanno finta in piena malafede - che
piu' volte ed in particolare nella Risoluzione del Cominform del 1948 il
PCI e la Lega dei comunisti jugoslava si collocarono su fronti opposti.
Tanti comunisti italiani , a cominciare da Togliatti, hanno lavorato per
anni e anni per superare le contrapposizioni e per creare in quelle terre
una condizione di convivenza duratura e ragionevole.
Dunque le foibe del 1943 , dopo l'8 settembre, sono state causate
dall'oppressione di un ventennio, dalle deportazioni, esecuzioni, arresti,
distruzioni di interi villaggi.
Quelle del 1945, alla fine di una guerra di aggressione da parte
dell'Italia fascista, si spiegano in modo analogo, con l'aggiunta della
vendetta del nazionalismo slavo, che otteneva la sua terribile rivincita
contro gli italiani.


 

Umberto Franchi    5 febbraio 2024   

I commenti

La ringrazio per la sua risposta.
Il problema della religione cristiana, o meglio della Bibbia come Lei dice, è ancora più spinoso della differenziazione tra comunismo e fascismo, temo.
Basti solo ricordare che esistono un Vecchio e un Nuovo testamento, essendo il nuovo basato sugli insegnamenti di Gesù.
Nel vecchio testamento abbiamo il Dio degli eserciti, nel Nuovo il Dio dell'amore, ma i cristiani sono comunque riusciti, nei secoli, a giustificare atrocità in nome di Cristo. E' la natura umana.
A chi mi dice che Pol Pot "era comunista", io potrei facilmente ribattere che no, era un pazzoide che aveva inteso il comunismo a modo suo, e che persino i sovietici lo disprezzavano. Ma a che servirebbe?
In ogni modo, se si vuol veramente capire cosa è il fascismo, per me basta leggersi quel post sulla Voce dove si racconta come a Lucca, nel 2024, 20 persone (cioè un branco di vigliacchi) abbiano tirato un petardo a una signora che passeggiava coi suoi cani:

https://www.lavocedilucca.it/post/11276/squadristi-sulle-mura-.php

Ecco, questo per me è l'esempio perfetto di cosa SIA il fascismo (e nella fattispecie, di cosa sia stato storicamente lo squadrismo, disadattati inquadrati che portavano avanti le loro istanze, poi seguiti dalle SA in Germania) a livello culturale e direi perfino antropologico. Oltretutto, è desolante leggere certi commenti a quel post.
Basta leggerlo per capire come comunismo e fascismo siano diversi.
Quale organizzazione ispirata al marxismo farebbe mai qualcosa di così cretino, stupido e gratuito?
E' anche triste realizzare come il comunismo probabilmente sia morto, avendo fallito come teoria economica e politica (entrando nel numero delle grandi utopie), mentre il fascismo come atteggiamento umano probabilmente non morirà mai, essendo fortemente connesso con alcuni degli aspetti più bassi della natura umana.

JD - 07/02/2024 16:26

Mi rendo conto che ci sono due possibilità (tra parentesi, splendido leggerLa ancora qui sulla Voce):

1) Alcune persone pensano davvero che il Comunismo sia nato dittatoriale per via della dicitura "Dittatura del Proletariato" e quindi si aspetta che i dittatori asiatici siano coerenti, in senso negativo, con la vena dittatoriale del Comunismo. A chi fa presente loro che il Comunismo non è nato dittatoriale ma è stato usato come slogan da dei dittatori, loro dicono che nemmeno il Fascismo sarebbe dittatoriale se tutti ubbidissero senza fare storie. In un ipotetico Stato Fascista si starebbe da dio, se sei un normale cittadino ubbidiente e non hai idee/ideali di nessun tipo!

2) Problema più sottile. E temo sia quello vero. Le persone, pur capendo la differenza tra "Filosofia nata dittatoriale" e le altre, non capiscono tra i ranghi delle successive, la differenza tra "Filosofia nata non dittatoriale ma soggetta a diventarlo" e "filosofia nata assolutamente non dittatoriale che un dittatore mette sulla propria bandiera sperando che nessuno si accorga che ha messo insieme capra e cavoli".

Per fare un esempio, la religione più o meno vaga mutuabile dalla Bibbia nel suo intero, dove si dice che dio è buono e perdona i volenterosi, MA che chi pratica altre religioni va evitato e chi pratica esplicitamente la magia va giustiziato, lo dice in un paio di passaggi e tutto il resto passa solo attraverso migliaia di pagine di amore ecc, ma che di fondo HA delle note di "Porto ordine, e la pace e la gioia che vengono dall'ordine, ma se mi ostacoli ti schiaccio", quella è una filosofia nata non dittatoriale ma soggetta al rischio di diventarlo. Se però si prende quel poco che si sa sulla predicazione iniziale di Gesù (al di là che io non sono cristiano penso che possa essere un buon esempio), dove lui diceva espressamente che la violenza è una tentazione facile ma eternamente sbagliata, e che per nessun motivo al mondo dobbiamo farci convincere dalla nostra testa che il nostro prossimo è un nemico, può essere un oppositore ma il confronto deve restare PRIVO DEL DESIDERIO DI ZITTIRE E SOPRAFFARE L'ALTRO e soprattutto mai mai MAI la Fede deve essere scusa per conquiste territoriali... Beh quella filosofia è nata IMPOSSIBILE a degenerare in dittatura. Per questo, l'Inquisizione non aveva nulla di Cristiano, per quanto mi riguarda (le Crociate sono più complicate, la religione lì era solo un totem, si trattava di conflitti tra nazioni).

Temo che certe persone non capiscano che mentre il Fascismo è nato come un'ideologia di forza guerriera ma non necessariamente distruttiva, un ego monumentale e una solida unitarietà anche schiacciante della diversità ma di base più innamorata della compattezza che non necessariamente dello sterminio del diverso, una filosofia tale, è nata non dittatoriale ma ampiamente soggetta a diventarlo, NON per via di Mussolini ma INTRINSECAMENTE, mentre il Comunismo di Marx è nato PACIFISTA, esplicitamente rifiutando la guerra e la violenza! Per quello in molti puristi già guardano storto Lenin ben senza arrivare a demoni come Stalin, visto che a quanto pare Lenin ha davvero avuto le mani in pasta nell'omicidio, invece che esilio, della Famiglia Reale russa. Io devo ammetterlo, ho una visione (storicamente parlando) più benevola di Lenin che non di gente della fatta di Ceausescu o di Mao, ma ammetto che un vero Comunista li avrebbe esiliati, e non fatti uccidere.

Il pacifismo di Marx era così risaputo che coloro che non volevano essere pacifisti si accorparono con Bakunin, uomo di cui ammiro la sagacia e il tremendo coraggio ma che aveva molto del terrorista. Al punto che poi venne fuori Kropotkin, per rigenerare un tessuto filosofico non violento e pacifista, e meno male che è esistito visto che io nel messaggio precedente mi sono detto seguace di Marx ma era più un riassunto, io seguo una mia teoria elaborata tra amici che sono nel mondo dell'Economia, una teoria che per ora non ha nome, ma i cui ideali si ispirano, ancora più che a Marx, effettivamente a Kropotkin.

Il nazismo è nato dittatoriale.
Il fascismo è nato non dittatoriale ma soggetto a diventarlo.
Il Comunismo è nato così diverso dalla dittatura che certi dittatori lo hanno usato come PAROLA sperando che nessuno si accorgesse che dicevano che il sole è rosa. Il Comunismo c'entra con la dittatura quanto Gesù c'entrava col bruciare contadine accusandole di avere poteri magici.

Anonimo - 07/02/2024 12:08

Guardi il commento appena sopra il suo:
"SE......
Se Stalin, Tito, Mao, Pol Pot non erano comunisti, allora neanche Mussolini era fascista".
Come volevasi dimostrare. Non c'è niente da fare.

JD - 07/02/2024 09:28

Queste cose che Lei sottolinea sono state scritte molte volte su questo blog, eppure la gente non le capisce (vedi i commenti sotto al suo).
L'equiparazione tra CRIMINI commessi in nome del comunismo (senza stare a guardare se si trattasse del comunismo di Marx, o di quello di Lenin e Trotzky, o di quello di Stalin) e del nazifascismo è stata volutamente confusa con l'equiparazione tra comunismo e fascismo a livello IDEOLOGICO. Ma il comunismo è un fenomeno complesso che si sviluppa nell'arco di più di un secolo, il nazifascismo... beh, è il nazifascismo. Teoria ce n'è pochina, al di là dei vaneggiamenti di Rosenberg e del Mein Kampf. Non parliamo poi del fascismo mussoliniano che è essenzialmente un connubio tra una confusa forma di socialismo e un nazionalismo reazionario. Nascendo da questo connubio, ideologicamente e politicamente il fascismo non può che essere un "mulo", cioè un qualcosa di sterile e fine a se stesso.
Come ho già detto si tratta di una lunga, complessa e abile strategia politico-culturale (l'equiparazione intendo) che viene messa in atto fin dal primo dopoguerra.
Penso che ormai sia troppo tardi per cambiare questa visione semplificata che le grandi masse hanno di "comunismo" e "fascismo", il saper cogliere le differenze che Lei spiega rimarrà prerogativa di coloro che hanno tempo e voglia di studiare la storia con onestà e di arrivare a certe conclusioni pensando con la propria testa.

JD - 07/02/2024 08:17

Se Stalin, Tito, Mao, Pol Pot non erano comunisti, allora neanche Mussolini era fascista.

Anonimo - 07/02/2024 00:05

Dichiararsi Comunista non fa di un uomo un Comunista. Se un ateo non ha mai letto la Bibbia, deride l'aiutare i deboli, passa le giornate a compiere azioni che a detta della Chiesa sono degne dell'inferno, e crede che Gesù sia vissuto nel Medioevo e fosse amico di Buddha e di Alessandro Magno (a sua volta fratello di Carlo Magno visto che hanno lo stesso cognome, no? LOOOL) ma siccome è cresciuto in Italia definisce se stesso riassuntivamente cristiano, quello è un Cristiano? NO!!! Un Cristiano è un seguace degli insegnamenti di Gesù o almeno, nominalmente, nel 2024, un seguace della Chiesa Cattolica. Il Cristianesimo, al di là di qualunque opinione si possa avere in proposito, è un fatto storico, o lo segui o non sei cristiano. Il Comunismo è una corrente politica e filosofica codificata da Karl Marx. O segui quella o non sei Comunista.

Stalin, Tito, Mao, ecc, erano semplicemente dittatori, che si fregiavano di una corrente politica che non applicavano. Sapevate come mai la Germania Nazista chiamava se stessa TERZO Reich? Per sbandierare una continuità con le glorie europee medioevali. Credete che i Re di un millennio prima sarebbero stati d'accordo, e avrebbero definito Hitler loro erede morale?

Il Comunismo-di-nome (Stalin, Mao, Tito, Ceausescu, Pol Pot e altri) hanno fatto più vittime del nazifascismo. Il nazifascismo è imputabile in senso lato di 30 milioni di morti, tra sterminii e guerre da loro scatenate, il Comunismo-di-nome di circa DUECENTO milioni. I Comunisti-di-nome hanno fatto SETTE VOLTE i danni dei nazifascisti. Le Foibe sono state un esempio di barbarie e crudeltà inutili e basate esclusivamente su una bieca rappresaglia. Non sono state certo strutturate come una macchina politica di sterminio quale il nazismo, ma sono sicuramente la prova che i cosiddetti partigiani a volte erano solo criminali in cerca di darsi un senso.

Firmato: un comunista (seguace delle idee di Marx) e discendente di partigiano (uno serio)

anonimo - 06/02/2024 13:40

...sono tutte facce della stessa medaglia di merda che si portano gloriosamente al petto i bastardi assassini di ogni tempo.

Ufo - 06/02/2024 12:13

Basta dopo 80 anni siamo sempre al punto di partenza , Comunisti contro Fascisti avete rotto il caxxo .
Niente giustifica la violenza ad un gesto malvagio non si risponde con altrettanta cattiveria , siete patetici e superati dalla storia , fatevene una ragione.

Pippo - 06/02/2024 04:41

Si parla pochissimo anche degli eccidi compiuti dagli italiani in Libia ed in Grecia. Male che se ne parli poco, molto male perché si dovrebbe fare i conti con il nostro passato. Si dovrebbe anche parlare dei tentativi di italianizzazione forzata del Tirolo meridionale (Alto Adige), delle opzioni, degli accordi con Hitler in materia, ec., ec. Però questo non cancella il ricordo dell'espulsione praticamente totale della popolazione italofona della Dalmazia e la sua quasi eliminazione a Fiume ed in Istria. Una cosa del genere costituisce una delle tante tragedie europee del XX secolo e va ricordata. Per questo non mi sento di condannare l'istituzione di una giornata del ricordo delle foibe. D'altro canto gli ottimi rapporti tra Italia e Slovenia e quelli buoni tra Italia e Croazia testimoniano come non ci siano idiote o pericolose operazioni revansciste ed anzi, inevitabilmente anche le comunità croate fiumane, zaratine, polesane, ma anche spalatine e degli altri centri, non potranno e già non possono non fare i conti con il passato delle loro città, così legato alla cultura italiana. Non ho assolutamente ridotto gli eccidi italiani ad un "così faceva tutti in Europa"; per altro i francesi non hanno fatto eccidi, ma solo una politica di francesizzazione molto dura. Mi dispiace se si è intesa una cosa del genere. Gli eccidi italiani sono da inquadrarsi nelle vicende di una occupazione militare e non c'entrano con le politiche assimilatorie delle minoranze. C'entrano ovviamente anche loro con le tragedie europee del XX secolo, ma questa è altra cosa. Concludo con le "riabilitazioni" dei ragazzi di Salò (o forse sarebbe meglio dire della RSI), che, se ci sono, corrispondono a operazioni politico culturali che nulla hanno a che fare con la storia, ma che non sono certo state oggetto di istituzione di una giornata della memoria in base a qualche legge. Quindi direi di non confondere l'evento istituzionale del ricordo delle foibe con le operazioni politico culturali che qualcuno può tentare di mettere in atto.

anonimo - 06/02/2024 01:33

E' anche vero però che i primi a "buttarla in politica" sono stati quelli di AN, con l'assist del Berlusca.
Non si può far finta di non vedere che la "equiparazione" di questi eccidi, seguita poi dalla progressiva "riabilitazione" dei "ragazzi di Salò", ecc. ecc., sempre più equiparando e livellando, è essa stessa una complessa operazione culturale e politica che sempre più si è avvicinata al revisionismo (infatti delle persecuzioni contro gli slavi, che smantellano il mito degli "italiani brava gente", se ne parla pochissimo così come si parla poco dell'Etiopia, quindi fa bene il Franchi a parlarne).
Gli eccidi italiani di sicuro non "giustificano" la ritorsione delle foibe (l'autore del post non dice questo), ma non si può neanche ridurli al "così facevan tutti" in Europa, tirando in ballo i francesi ecc. La ricerca storica richiede po' di onestà.

JD - 05/02/2024 12:01

Anche a Gaza succedono cose orribili

Nino - 05/02/2024 09:41

Il Franchi 'un sapeva di che parlà e ha tiro fori le foibe!

Non si capisce però dove il Franchi voglia andare a parare.

L'area giuliano (in gran parte Istria), fiumana e dalmata vedeva una diffusa presenza italiana da molti secoli. Nel nord questa presenza era totalmente autoctona (Trieste e parte dell'Istria), così come a Fiume. In altre zone era legata alla lunga dominazione veneziana, che aveva avuto come conseguenza l'introduzione dell'italiano in forma veneziana come lingua scritta. Anche nella Repubblica di Ragusa l'italiano era lingua molto utilizzata, anche se quella slava era nettamente prevalente. Il nazionalismo risorgimentale (che non è il fascismo) voleva l'annessione all'Italia di tutte le zone già Repubblica di Venezia fino al 1796 e poi anche di Fiume e di Trieste. L'impero austriaco decise quindi di favorire l'uso dello sloveno e del croato e questo determinò il progressivo assottigliamento delle comunità italofone in Dalmazia. Dopo la prima guerra mondiale, come noto, Trieste e Fiume (dopo una lunga vicenda) vennero annesse all'Italia e con loro una parte delle terre slovene sul Carso ed in valle dell'Isonzo, nonché una parte di quello che fu Repubblica di Venezia (Capodistria, Pola, Zara.....). Il fascismo, nazionalista com'era, fece una politica di italianizzazione forzata non diversa dalla francesizzazione che si conduceva in Alsazia, Corsica o Paese Basco, ma anche simile a quello che gli yugoslavi facevano a Spalato o a Sebenico. Poi arrivò la seconda guerra mondiale, l'occupazione italiana della Slovenia e alla fine la pulizia etnica a carico degli italiani delle province di Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Zara. Insomma tutto il fenomeno è da inquadrarsi nei nazionalismi e delle pulizie etniche europee, che hanno coinvolto tedeschi, polacchi, ucraini, ungheresi, ec., ec. Naturalmente ricordare i morti nelle foibe non deve cambiare il giudizio sugli eccidi compiuti dall'esercito italiano in Slovenia, ma gli eccidi italiani, non possono neanche giustificare le foibe. Buttare in politica tutta questa complessa storia non ha senso.

Anonimo - 05/02/2024 01:11

La morte è una livella

Enzo - 04/02/2024 21:46

viene scritta una sola parte della storia: ci vogliamo dimenticaare l'Holodomor che è il nome con il quale si designa il genocidio per fame di oltre 6 milioni di persone, perpetrato dal regime sovietico, a danno della popolazione ...? oppure le stragi in Polonia con la strage di Katyn e tante altre dove i russi sono passati? Si calcola che fra Stalin, Pol Pot e Mao + altre ormai dimenticate, ci siano stati più di cento milioni di vittime del comunismo.
Non le sembra che dopo un secolo si dovrebbe chiudere ogni diatriba politica strumentale?
Non ci rendiamo conto che nazismo, fascismo e comunismo siano sono fratelli uniti contro l'umanità?

ps: quando ho scritto nazismo intendevo anche fascismo

Roberto P. - 04/02/2024 19:58

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