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  • 15/07/2022 09:29

La beffa di un DRAGHI BIS

La beffa di un Draghi bis? Di Alberto Celletti -15 Luglio 2022 Roma, 15 lug – Mario Draghi rassegna le dimissioni e Sergio Mattarella le respinge. Questi i primi momenti dopo che il premier, ieri sera, aveva annunciato di voler lasciare la carica di presidente del Consiglio, successivamente all’apertura della crisi di governo da parte grillina. Draghi, le dimissioni respinte da Mattarella Come riporta l’Ansa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella respinge le dimissioni di Mario Draghi. Inoltre, invita il premier a presentarsi al Parlamento. Secondo il Quirinale la richiesta di mandare il governo a riferire in Parlamento risponde “a un preciso dovere democratico e di trasparenza, dovuto al Paese”. Il tutto dovrebbe avvenire mercoledì, quando il presidente del Consiglio riferirà alle Camere per fare il punto della situazione. Un’occasione, forse, anche per ricomporre la crisi, ammesso e non concesso che questa porti, in qualsiasi delle alternative possibili, degli sconvolgimenti reali e concreti alla politica nazionale nei prossimi mesi. Insomma, un Draghi bis è tutt’altro che improbabile. E sarebbe coerente con una sedicente “crisi” piuttosto imbarazzante nelle sue evoluzioni. La Lega: “Non si abbia paura di dare la parola agli italiani” La nota del Carroccio sulla crisi di governo cita così: “La Lega è stata leale, costruttiva e generosa per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani”. Sulla stessa linea, in forma più “dura” forse, il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “Per FdI questa legislatura è finita e daremo battaglia perché si restituisca ai cittadini quello che tutte le democrazie hanno e cioè la libertà di scegliere da chi farsi rappresentare per fare cosa”. Molto polemico Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia: “Complimenti al M5s per aver fatto questo guaio mentre c’è una crisi in corso, c’è una guerra ai confini dell’Europa, già la Borsa oggi è crollata, lo Spread sale, c’è un’impennata dei prezzi di tutte le materie prime. E’ da irresponsabili aver provocato questo caso, con un’arroganza e con dei ricatti che sono inaccettabili”. Alberto Celletti PrimatoNazionale

I commenti

L'Italia è una nazione tecnicamente fallita. Chi l'ha fatta fallire? I partiti statalisti e sovranisti della spesa pubblica. Essi sono in gran parte ammiratori di assassini come Putin. Draghi resterà lì, con il culo sulla brace dell'autunno caldo, solo se potrà fare cose nuove e diverse. Se dovesse invece capire che dovrà fare il mediatore delle pulsioni stataliste e sovraniste della spesa pubblica, allora se ne andrà a casa.

Anonimo - 16/07/2022 02:07

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