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  • 18/01/2024 18:47

Fiume Serchio, Consorzio di bonifica ed esperti: “La tutela degli ecosistemi favorisce anche la sicurezza idraulica”


Attenzione particolare alla vegetazione fluviale, ai depositi e all’erosione

Si rinnova la collaborazione tra il Consorzio 1 Toscana Nord e gli esperti del territorio per una maggiore sicurezza idraulica dei corsi d’acqua e la tutela degli ecosistemi.
 
Sono numerosi, infatti, gli studi che riguardano questo tema e che vedono una particolare attenzione alla vegetazione fluviale, ai depositi e all’erosione. I risultati di questi studi, condotti da team di esperti appartenenti a più discipline, hanno portato anche alla redazione di importanti direttive europee come la “Direttiva Alluvioni” e la “Direttiva Acque”. Ad emanare una direttiva specifica per chiarire le modalità di manutenzione anche la Regione Toscana (n.1315/2019).
 
Nel rispetto di tale direttiva sono iniziati i lavori di manutenzione ordinaria del fiume Serchio, in particolare nel tratto che da Ponte a Moriano arriva alla frazione di Nozzano. Gli interventi sono infatti svolti sotto la supervisione di tecnici consortili con l’assistenza specialistica, forestale e biologica, e con un continuo scambio di informazioni con gli operatori.
 
Il fiume Serchio, grazie ad interventi mirati e accurati come quello in atto, oltre a svolgere la sua ottimale funzionalità idraulica ed ecosistemica contrasta gli effetti del cambiamento climatico ed esalta la bellezza del paesaggio.
 
“Da queste direttive – spiega la biologa Arianna Chines, da anni collaboratrice dell’Ente – emerge l’importanza di considerare i corsi d’acqua per i diversi aspetti tra loro strettamente correlati come il deflusso idrico, la tutela degli ecosistemi ed il valore paesaggistico. Le operazioni di manutenzione sono svolte con particolare cura in modo da facilitare il deflusso dell’acqua, monitorare le opere idrauliche, in primis gli argini, eliminare dall’alveo le piante di grandi dimensioni, secche, deperimenti e non appartanti alla vegetazione fluviale. Le piante tagliate – aggiunge – vengono asportate in tempi rapidi dall’alveo per evitare che siano trasportate via da una eventuale piena”.
 
Si conferma, così, la grande attenzione dell’Ente alla tenuta del reticolo: “I lavori – prosegue Chines – permettono di verificare anche l’eventuale necessità di movimentare il materiale che forma le barre e le isole fluviali. Ricordiamo, a tal proposito, che è vietata l’asportazione del materiale litoide (come la ghiaia) dal fiume. La rimozione effettuata in passato è stata infatti la principale causa di incisione del fiume e di erosione delle sponde”.
 
“Come in molti avranno avuto modo di osservare – commenta la biologa – viene mantenuta una vegetazione ripariale con piante di piccole dimensioni il cui ruolo è fondamentale proprio per ridurre l’erosione che è particolarmente importante in alvei incisi come il Serchio. Inoltre, il ruolo della vegetazione è fondamentale per ombreggiare il fiume, riducendo la temperatura e la traspirazione nei periodi estivi, per depurare l’acqua, per creare habitat per i pesci e incrementare la biodiversità.  Se opportunamente mantenuta, la vegetazione rallenta le velocità della corrente e favorisce il deflusso idrico come dimostrano molti studi idraulici”.
 
Importante anche l’attenzione per la fauna e gli ecosistemi: “Sui terrazzi alluvionali, lontani dall’alveo attivo – conclude Chines – sono mantenuti alcuni elementi arborei in ottimo stato fitosanitario che, senza ostacolare il deflusso, hanno un ruolo importante per i loro servizi ecosistemici, come habitat per la fauna e per la ricarica delle falde acquifere”.
 
“L’obiettivo del Consorzio è aumentare la sicurezza idraulica anche mediante la cura dell’ambiente perché la tutela degli ecosistemi favorisce anche la sicurezza idraulica e rende i nostri corsi d’acqua più belli e fruibili”, ha commentato il Presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi.

I commenti

Lo ripeto: godoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo - 21/01/2024 21:36

Se gode per così poco, un giorno quando diventerà adolescente scoprirà com’è piacevole fare sesso, anche da soli! A meno che non sia un adulto impotente, nel qual caso capisco la frustrazione e il bisogno di sfogarsi sul web.

Anonimo - 21/01/2024 12:07

Sono passato lì da Porta Elisa; era buio, ma mi pare abbiano falciato tutto!!!! Godoooooo!!! Giorno della liberazione!!!! Erbaccia macinata!!!!! Viva!!!

Anonimo - 20/01/2024 23:32

Era già stato chiarissimo tirando in ballo come parametro decisionale la sua personalissima idea di “decenza” (che nel nuovo commento diventa “decoro”), e la sua replica non aggiunge nulla di nuovo. A questo punto mi ripeterò anche io: tenti di ampliare i suoi orizzonti culturali leggendo di più, e meglio.
Airone

Airone Cinerino - 20/01/2024 13:52

Ciascuna area ha le sue caratteristiche e in base alle caratteristiche deve cambiare la gestione. In un giardino barocco con i parterres devo estirpare ogni filo d'erba fuori posto, oppure distruggo il giardino. Questo non vuol dire che nel giardino barocco non possano viverci anche la mantide o il cervo volante, ma l'erba alta non ce la posso tenere. Allo stesso modo sugli spalti non ha senso tenere i fossi in quel modo in cui vuole la Chines, mentre magari ha senso attuare certe strategie sul fiume o nel padule di Verciano. Per cui Lei ha mille posti dove svolazzare e se non va sugli spalti non è la fine del mondo. Sul fiume ci sono degli isolotti magnifici e su tali isolotti gli uomini non ci vanno mai, come giusto. A ciascuno il suo posto e poi ci sono anche posti dove convivere, ma gli spalti come si vedono ora sul lato Est sono veramente indecorosi. Spero di esser stato chiaro.

Anonimo - 20/01/2024 03:12

https://www.google.com/search?q=biodiversity+corridors

Airone Cinerino - 19/01/2024 12:56

Caro anonimo che non mi vede più svolazzare da quelle parti e pensa che gli spalti siano un "giardino pubblico" quando invece sono definiti "Parco urbano", oltre a ricordarle che il disastroso stato attuale degli spalti in tutta la loro estensione è interamente in capo alla nuova scellerata amministrazione - che per inciso ha inopinatamente estromesso la dottoressa da ogni attività a riguardo - la invito a documentarsi nel tentativo di ampliare la sua ristretta e parziale visione del mondo e delle cose che riguardano flora e fauna, anche in ambito urbano: ben sapendo come ragionano certe teste non penso che accadrà, ma con un po' di impegno e di fortuna potrebbe scoprire tante nuove e interessanti prospettive sulla gestione del verde pubblico, imparare a esprimere giudizi meno superficiali e infine comprendere che lo schifo e l'indecenza stanno altrove.
Airone

Airone Cinerino - 19/01/2024 10:50

Ottimo Signora Chines che Lei si dia da fare per il fiume. Lasci però perdere gli spalti che sono un giardino pubblico. Quello che si vede sul lato Est delle Mura è oggi veramente indecente. Uno schifo.

Anonimo - 19/01/2024 01:44

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