Fiume Serchio, Consorzio di bonifica ed esperti: “La tutela degli ecosistemi favorisce anche la sicurezza idraulica”


Attenzione particolare alla vegetazione fluviale, ai depositi e all’erosione

Si rinnova la collaborazione tra il Consorzio 1 Toscana Nord e gli esperti del territorio per una maggiore sicurezza idraulica dei corsi d’acqua e la tutela degli ecosistemi.
 
Sono numerosi, infatti, gli studi che riguardano questo tema e che vedono una particolare attenzione alla vegetazione fluviale, ai depositi e all’erosione. I risultati di questi studi, condotti da team di esperti appartenenti a più discipline, hanno portato anche alla redazione di importanti direttive europee come la “Direttiva Alluvioni” e la “Direttiva Acque”. Ad emanare una direttiva specifica per chiarire le modalità di manutenzione anche la Regione Toscana (n.1315/2019).
 
Nel rispetto di tale direttiva sono iniziati i lavori di manutenzione ordinaria del fiume Serchio, in particolare nel tratto che da Ponte a Moriano arriva alla frazione di Nozzano. Gli interventi sono infatti svolti sotto la supervisione di tecnici consortili con l’assistenza specialistica, forestale e biologica, e con un continuo scambio di informazioni con gli operatori.
 
Il fiume Serchio, grazie ad interventi mirati e accurati come quello in atto, oltre a svolgere la sua ottimale funzionalità idraulica ed ecosistemica contrasta gli effetti del cambiamento climatico ed esalta la bellezza del paesaggio.
 
“Da queste direttive – spiega la biologa Arianna Chines, da anni collaboratrice dell’Ente – emerge l’importanza di considerare i corsi d’acqua per i diversi aspetti tra loro strettamente correlati come il deflusso idrico, la tutela degli ecosistemi ed il valore paesaggistico. Le operazioni di manutenzione sono svolte con particolare cura in modo da facilitare il deflusso dell’acqua, monitorare le opere idrauliche, in primis gli argini, eliminare dall’alveo le piante di grandi dimensioni, secche, deperimenti e non appartanti alla vegetazione fluviale. Le piante tagliate – aggiunge – vengono asportate in tempi rapidi dall’alveo per evitare che siano trasportate via da una eventuale piena”.
 
Si conferma, così, la grande attenzione dell’Ente alla tenuta del reticolo: “I lavori – prosegue Chines – permettono di verificare anche l’eventuale necessità di movimentare il materiale che forma le barre e le isole fluviali. Ricordiamo, a tal proposito, che è vietata l’asportazione del materiale litoide (come la ghiaia) dal fiume. La rimozione effettuata in passato è stata infatti la principale causa di incisione del fiume e di erosione delle sponde”.
 
“Come in molti avranno avuto modo di osservare – commenta la biologa – viene mantenuta una vegetazione ripariale con piante di piccole dimensioni il cui ruolo è fondamentale proprio per ridurre l’erosione che è particolarmente importante in alvei incisi come il Serchio. Inoltre, il ruolo della vegetazione è fondamentale per ombreggiare il fiume, riducendo la temperatura e la traspirazione nei periodi estivi, per depurare l’acqua, per creare habitat per i pesci e incrementare la biodiversità.  Se opportunamente mantenuta, la vegetazione rallenta le velocità della corrente e favorisce il deflusso idrico come dimostrano molti studi idraulici”.
 
Importante anche l’attenzione per la fauna e gli ecosistemi: “Sui terrazzi alluvionali, lontani dall’alveo attivo – conclude Chines – sono mantenuti alcuni elementi arborei in ottimo stato fitosanitario che, senza ostacolare il deflusso, hanno un ruolo importante per i loro servizi ecosistemici, come habitat per la fauna e per la ricarica delle falde acquifere”.
 
“L’obiettivo del Consorzio è aumentare la sicurezza idraulica anche mediante la cura dell’ambiente perché la tutela degli ecosistemi favorisce anche la sicurezza idraulica e rende i nostri corsi d’acqua più belli e fruibili”, ha commentato il Presidente del Consorzio 1 Toscana Nord, Ismaele Ridolfi.
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