• 9 commenti
  • 16/11/2023 21:34

Alessandro Borghese: Lucca, nel cuore della Toscana

Lucca, nel cuore della Toscana, una città forte, immutata nel tempo, circondata interamente da mura alte, massicce, cinquecentesche inespugnabili per tutti… ma non per me! Definita la "Città dalle 100 chiese" è detta anche "delle Cento Torri", si distingue per il suo bosco alberato in cima: la Torre Guinigi alta 45 metri. Qui tutto è Arte, Musica e Leggenda… compresa la cucina! La storia gastronomica lucchese ha radici centenarie, che però hanno un grande comune denominatore: l’osteria. Nate per soddisfare i pellegrini che arrivavano qui percorrendo la via Francigena, Lucca ne è piena… e di tutti i tipi. "Bel mi te" sono a Lucca! Lucca, in the heart of Tuscany, a strong city, unchanged over time, entirely surrounded by high, massive, sixteenth-century walls that are impregnable for anyone... but not for me! Defined as the "City of the 100 churches" and also called "of the Hundred Towers", it stands out for its tree-lined forest at the top: the 45 meter high Guinigi Tower. Here everything is Art, Music and Legend... including the cuisine! The gastronomic history of Lucca has centuries-old roots, which however have a great common denominator: the tavern. Born to satisfy the pilgrims who arrived here along the Via Francigena, Lucca is full of them... and of all kinds. "Bel mi te" I'm in Lucca! 

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I commenti

La ringrazio molto per questa interessante precisazione.
Io che pure sono lucchese non credo di avere mai mangiato la garmugia (o forse quando ero molto piccolo, boh). Che vergogna!
In effetti mi sono dimenticato anche la "Cecìna", che ne divoravo a chili, ma non so se sia tipica/esclusiva di Lucca.
Grazie davvero, almeno ora saprò consigliare meglio anche gli amici che mi vengono a trovare per i comics.

JD - 19/11/2023 07:37

Allora, intanto si dovrebbe chiarire cosa sia "cucina tipica", poi cosa voglia dire "lucchese" ed anche cosa voglia dire "toscana". Supponiamo intanto che cucina tipica sia quella che facevano le nonne e le bisnonne prima della globalizzazione, diciamo prima della seconda guerra mondiale. Supponiamo che dalla cucina tipica si vogliano escludere i piatti dell'Artusi, trattato che avevano tutti i non poveri, ovvero, a Lucca il cinquanta per cento della popolazione lo conosceva. Stabilito cosa sia la "cucina tipica", dobbiamo stabilire cosa sia "lucchese" e "toscana". Estensivamente si potrebbe dire che lucchese è la cucina della provincia di Lucca, ma Lei, con buone ragioni, esclude questa possibilità, allora, diciamo, che la cucina lucchese è quella della Lucchesia propriamente detta, ovvero dei comuni di Lucca, Capannori, Porcari e parte di quelli di Massarosa, Camaiore e Pescaglia (di questi due ultimi la Val Freddana e basta), oltre che della Badia di Pozzeveri (Altopascio) e magari anche del comune di Villa Basilica. Lei deve concedere che Lucchese sia riferibile almeno alla Lucchesia e non solo alla città di Lucca, dato che una città non è avulsa dal territorio che ha intorno. Infine “toscana” si riferisce ad un contesto regionale molto ampio, che contiene molte cucine diverse, essendo evidente, per fare un solo esempio, che la cucina della Lunigiana poco c’entra con quella della Maremma. Fuori dalle semplificazioni regionalistiche che oggi vanno tanto di moda, possiamo concedere che esista una “cucina toscana”, sia pure piena di diversità, per il territorio ex granducale compatto, ovvero per quello di tutte le province escluse Lucca e Massa – Carrara. Lucca e Massa – Carrara sono toscane amministrativamente e non certo culturalmente o storicamente.
Fatta tutta la premessa si può quindi dire con tranquillità che cucina lucchese sono, assieme ad altri, i seguenti piatti:

- pane salato; consideri che nella Toscana granducale compatta il pane è ovunque sciocco
- tordelli (ma in comune, con varianti, con le cucine apuane, ovvero media valle del Serchio, Garfagnana, ecc.)
- zuppa di verdure (in comune con molti altri posti, ma a Lucca con “erbi” che altrove non mettono)
- garmugia (che è solo lucchese)
- panzanella toscana tradizionale (in comune con la Toscana granducale compatta). Per “tradizionale” si intende fatta con pane cipolle ed olio e non certo con il pomodoro. Sappia che la panzanella a Nord della Val Freddana e della val di Lima non è un piatto tipico!!!
- torte di verdura dolci e semidolci, ma anche quella salata di Villa Basilica. Sappia che in Toscana le torte di verdura non esistono, mentre a Nord delle solite val Freddana e val di Lima si facevano solo salate
- minestra di farro. Non creda che sia garfagnina!!! La minestra di farro è citata dal Mazzarosa tra i piatti usuali del contadino lucchese.
- Necci, in comune con tutto l’Appennino Nord. I necci non son mica garfagnini e basta!!! Che crede mangiassero i contadini delle alte colline lucchesi fino al 1945????! I necci erano il pane quotidiano in posti come Chiatri, Pozzuolo, Cerasomma, la Brancoleria, Torre, La Cappella, Forci, San Martino in Vignale, ecc. I necci erano ben conosciuti anche in città dove, chi non era ricco, li mangiava almeno una volta a settimana. Poi, naturalmente i necci erano tipici di tutte le province di Spezia, Massa – Carrara, Lucca, Pistoia e perfino Prato.
- torta di neccio, che oggi tutti chiamano “castagnaccio”, ma che in dialetto lucchese si chiama proprio torta di neccio. Lei pensa che esistessero a Lucca le pizzerie prima del 1945??? Non esistevano. Ma esistevano botteghine che facevano cecina, torta di neccio e necci. A proposito della cecina, questa è un piatto tipico di tutto l’arco ligure tirrenico da Imperia, fino a Livorno, compresa Lucca ovviamente
- Infine va citato il famoso buccellato, che è proprio un ciambellone povero, ma che esiste con sicurezza fin dal XV secolo.
Come vede esiste una cucina lucchese, che in parte somiglia a quella apuana (che è una variante della cucina ligure), in parte a quella toscana ed in parte è solo lucchese (come per le torte di verdura dolci e semidolci o la garmugia). Va da se che nella Lucca turistica e volgarmente toscanizzata di oggi ci siano ristoranti che ammanniscono “cantuccini” (il cui vero nome sarebbe “biscottini di Prato”), “pappa con il pomodoro”, perfino “ribollita” o “lampredotto”, il tutto accompagnato da pane senza sale e da vino del Chianti. Tutta roba che lucchese non è! Tutta roba che fino a sessant’anni fa a Lucca non mangiava nessuno.

Anonimo - 18/11/2023 01:57

he ha fatto questo qui e tutti quello che lo osannano; ma via. gli sono andati in quel posto tutti i ristoranti di Lucca, e ha dovuto implorare su quattro locali totalmente anonimi! che non esistono storicamente. va tutto bene, l'immagine, la pubblicità, ma per cortesia, finitela di autoincensarvi; ci passate male, tutti.

anonimo - 18/11/2023 00:46

Le offese a Borghese quelle no !!!

Anonimo - 17/11/2023 15:38

Costui a me pare una via di mezzo tra un truffaldino imbonitore e un piacione intrallazzone, altro che cattivi.

M.D. - 17/11/2023 15:13

"Abbiate pietà" ... Pietà l'è morta...
Colgo la raffinata ironia del tuo commento ma mi domando...
questo signore scrive "La storia gastronomica lucchese ha radici centenarie" ... allora perché non mi da qualche dritta visto che io, nato e cresciuto qui, più dei fantomatici tordelli "lucchesi" e del buccellato (che alla fine è un ciambellone povero del cazzo, come ce ne sono tanti nel regno) non sono mai riuscito a trovare? O scrive così tanto per scrivere?
P.S.: Qualunque chiarimento su "cucina tipica lucchese" (non garfagnina o viareggina, chè i necci e la scarpaccia li conosco) sarà il benvenuto. :D

Anonimo - 17/11/2023 14:39

Siete cattivi verso un personaggio che di Lucca ha decantato solo i pregi e non i difetti, è stato gentile che ne sa lui delle pantegane che si aggirano nelle cantine, delle strade in periferia che sono piene di buche, della lotta che fanno i residenti nel centro per un posto macchina, di un ospedale che va in malora e di uno che galleggia sull'acqua , delle ciclabili fatte per centrare in pieno i poveri ciclisti , lui non lo può sapere e quindi abbiate pietà.

Anoniml - 17/11/2023 12:36

Alessandro Borghese che scrive su La voce di Lucca?..Miracolo!..in due giorni sa tutto.

Anonimo - 17/11/2023 10:31

E' mutata anche troppo negli ultimi trenta anni.
O meglio diciamo che sono rimasti immutati gli aspetti peggiori dei lucchesi (la bottegaia avidità che li distingue è effettivamente di marca medievale). Le Mura non sono poi così forti, lo dimostrano i recenti crolli (di cui nessuno parla più), agevolati dalla mancanza di manutenzione e dagli "eventi" spropositati che vi si tengono.
Non ho capito se quello lì piantato in mezzo all'anfiteatro è il vero Borghese o uno di quei gonfiabili che ondeggiano le braccia stile Comics o MagicoNatale, comunque la domanda è oziosa: in entrambi i casi, sempre di pallone gonfiato si tratta.

JD - 17/11/2023 08:35

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