CardioLucca 2022 chiude con un focus sull'emergenza climatica e la salute, Bovenzi: "Un'edizione straordinaria"
Emergenza climatica, emergenza sanitaria: CardioLucca 2022 ha
chiuso la sua tre giorni di dibattiti e relazioni con un focus “Green
Heart Project” sul riscaldamento globale, una drammatica priorità che
coinvolge l’intero pianeta e l’uomo, con gravi ripercussioni sulla
salute. Introdotto dal noto volto televisivo Michele Mirabella, Michele
Bovenzi e Maddalena Lettino hanno illustrato lo stato della salute
globale del pianeta, dell'economia e del sistema socio-sanitario e
chiarito come il riscaldamento globale stia pesantemente influenzando il
rischio cardiovascolare. Drammatici i dati relativi anche alla
popolazione terrestre, ormai pari a 7,7 miliardi di persone e che ogni
anno registra 75 milioni di presenze in più, come a dire che ogni sette
anni la popolazione mondiale aumenta quanto tutti gli abitanti
dell'Europa; dal 1750 a oggi è aumentata otto volte e nonostante
l'economia sia cresciuta di 200 volte, i problemi sono sempre maggiori.
Le emergenze hanno un crescente impatto sociale, sanitario, ambientale
come è più volte ricordato nell'ultimo giorno della sedicesima edizione
del meeting, che ha visto riuniti nell'auditorium di San Francesco 200
cardiologi oltre a un migliaio collegati in remoto e a circa 120
relatori che si sono alternati nelle presentazioni scientifiche e nei
dibattiti. Numeri che hanno certificato ancora una volta l'eccellenza di
caratura nazionale dell'ormai tradizionale appuntamento creato e
organizzato dal primario della Cardiologia del San Luca, Francesco
Bovenzi .“E' stata un'edizione straordinaria dagli elevati contenuti
scientifici – commenta Bovenzi – che contribuiranno a migliorare
l'assistenza già a partire dalla nostra realtà territoriale. Aver
parlato per primi di riscaldamento globale ha accresciuto la
consapevolezza di una crisi che incombe sull'umanità. Il malato è il
pianeta che ha bisogno di una presa in carico da parte di tutte le
specializzazioni per essere curato, il pianeta ospita l'uomo che non si è
preoccupato di rispettarlo, ma lo ha deturpato avvolgendolo in un
ambiente sempre più riscaldato che mette in crisi di sopravvivenza
migliaia di specie animali. La terra oggi è davvero il malato più
importante da assistere, non dimentichiamo che con il riscaldamento
soffrono il cuore e il sistema nervoso centrale: il riscaldamento
disidrata con ricadute pesanti su tutti gli organi e con effetti
immediati a differenza delle neoplasie per le sostanze tossiche si
sviluppano più lentamente: è come se tutti fossimo malati per un ‘colpo
di sole‘’. Come diceva John Kennedy nel lontano 1963 l’uomo è causa di
questa situazione e quindi solo lui se vorrà potrà risolvere i suoi
stessi problemi”.