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  • 12/11/2023 09:55

LA VENDITA DELLA RETE E’ UN’ABDICAZIONE ALL’INDIPENDENZA ECONOMICA

LA VENDITA DELLA RETE E’ UN’ABDICAZIONE ALL’INDIPENDENZA ECONOMICA E UN DISASTRO PER IL LAVORO ITALIANO Nonostante l’opposizione di Vivendi, prima azionista di TIM, sembra ormai certo che il Governo Meloni, anche utilizzando il golden power per l’acquisto di asset strategici, finalizzerà l’operazione di cessione della rete infrastrutturale di TIM (Netco) al Fondo americano KKR. Oltre al caso, isolato tra i più grandi Paesi europei, di definitiva rinuncia al monopolio della rete fissa, l’operazione si pone in linea con il progressivo smantellamento del tessuto industriale italiano, nonostante tutte le promesse di Giorgia Meloni quando era all’opposizione. La scelta di affidare la rete infrastrutturale italiana, ovvero quella sulla quale circolano i dati sensibili, oltre che le conversazioni private degli italiani, a una società presieduta da un signore esperto di spionaggio come il generale David Petraeus non può non evocare il controllo che gli USA da sempre esercitano, tramite la NSA, su telefonate, mail e traffico internet dei cittadini italiani (e non solo) come già emerso durante il Datagate. Inoltre, scorporare la rete da TIM significa depotenziare in maniera gravissima un gestore come TIM sul quale fanno riferimento la maggior parte dei livelli occupazionali italiani del settore. TIM dopo questa operazione rischia di essere travolta dagli altri competitor e quindi fanno bene i sindacati a manifestare preoccupazione per il futuro dell’occupazione italiana. Un’operazione, dunque, nel complesso esplicativa di una tendenza di questo Governo di abdicare definitivamente all’indipendenza dell’Italia non soltanto in campo economico e produttivo, ma finanche nell’esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini. Forum Indipendenza Italiana Facebook https://www.facebook.com/profile.php?id=100087650945066

I commenti

L'Italia è una nazione fallita, ovvero piena di debiti. Questo è un fatto, chiunque governi. Per eliminare il debito immane e gli interessi costosissimi che ci paghiamo sopra sarebbe necessaria una cura da cavalli, partendo dall'eliminazione o quasi delle pensioni. Da domattina tutti a lavorare fino a 75 anni e calci nel culo! Dato che nessun partito (non Meloni o Schlein, tutti sulla stessa barca!!!) ha il coraggio di dire agli italiani la verità, si devono far soldi in qualche altro modo. Per cui si vende qualcosa. Ciò non cambia il fatto che, prima o poi, i nodi verranno al pettine.

Anonimo - 13/11/2023 02:45

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