Lucca, morto a 48 anni: la sosta al bar, l’urto con l’auto
LUCCA. La tinteggiatura delle strisce pedonali all’altezza del bar «Fata Mata» sulla via Romana ad Antraccoli di fronte al distributore di benzina Esso è poco visibile anche di giorno. Figurarsi di notte quando piove e in una zona poco illuminata, lugubre teatro di incidenti e tragedie. É in quel fazzoletto d’asfalto che venerdì poco prima delle 20 ha perso la vita Luca Salvatori, 48 anni, due figli (Aurora di 25 e Matteo di 21), agente del Gruppo SopranCiodue (servizi di consulenza nel settore antinfortunistica e sicurezza sul lavoro e manutenzione impianti antincendio) sulla via Romana all’Arancio.
L’uomo, appena uscito dal bar dove si era fermato per acquistare le sigarette, ha attraversato la strada proprio nell’istante in cui sopraggiungeva una Renault Clio bianca condotta da una giovane automobilista residente nella Piana. La macchina lo ha travolto e sull’asfalto non ci sono tracce di frenata. La polizia municipale – che nel tardo pomeriggio di ieri ha inviato gli atti in procura – deve ancora stabilire con certezza se il pedone è stato investito sul passaggio pedonale o in prossimità delle strisce. Non ci sarebbero testimoni che hanno assistito alla scena nell’attimo in cui la vettura investiva l’agente di commercio. Il pedone dapprima è finito sul cofano per poi sfondare il parabrezza dell’utilitaria e infine ricadere sul manto asfaltico dove è stato trascinato dalla vettura per diversi metri finendo incastrato sotto l’auto.
Per togliere il corpo senza vita del giovane padre da sotto la Clio sono dovuti intervenuti i vigili del fuoco. A dare l’allarme è stata la stessa giovane conducente dell’auto investitrice che sarà iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.
Al momento il magistrato di turno, Lucia Rugani, non ha ancora affidato l’incarico al medico legale che dovrà effettuare (probabilmente domani mattina) il riscontro diagnostico sul cadavere trasportato all’obitorio dell’ex Campo di Marte. La ragazza, sotto choc, è stata sottoposta dalla polizia municipale agli accertamenti del caso (alcoltest) ed è risultata negativa.
Luca Salvatori era nato a Pescia, ma aveva acquistato da diversi anni una casa in località Conti ad Altopascio dove era andato a vivere con la moglie Nadia Rainaldi, 55 anni, originaria di Palestrina (Roma) e i due figli. Allegro, scanzonato, appassionato di calcio e grande tifoso della Fiorentina sino a un paio di anni fa non mancava a una partita del figlio Matteo calciatore dell’Atletico Lucca.
Da tempo si era separato dalla moglie e tra pochi giorni sarebbe andato a vivere con la compagna Elena Dinelli, segretaria nella ditta in cui lavora, in una casa a Colle di Compito. I due l’altra sera erano partiti assieme dalla Sopran Ciodue con auto diverse. Salvatori si era fermato per comprare le sigarette, lei aveva proseguito. Non vedendolo arrivare, aveva ripreso la macchina per fare il percorso inverso. E sulla via Romana la macabra scoperta.
https://www.iltirreno.it/lucca/cronaca/2023/10/22/news/i-vigili-devono-chiarire-se-il-pedone-e-stato-travolto-e-ucciso-sulle-strisce-1.100406407