• 3 commenti
  • 22/10/2023 16:06

CIO' CHE I RAGAZZI E I GENITORI A VOLTE NON CAPISCONO

CIO' CHE I RAGAZZI E I GENITORI A VOLTE NON CAPISCONO Vi giro il messaggio scritto da un professore di Pordenone sulla ragazza che ha tentato di suicidarsi qualche giorno fa. Oggi una ragazza della mia città ha cercato di uccidersi. Ha preso e si è buttata dal secondo piano. No, non è morta. Ma la botta che ha preso ha rischiato di prenderle la spina dorsale. Per poco non le succedeva qualcosa di forse peggiore della morte: la condanna a restare tutta la vita immobile e senza poter comunicare con gli altri normalmente. “Adesso sarete contenti”, ha scritto. Parlava ai suoi compagni. Allora io adesso vi dico una cosa. E sarò un po’ duro, vi avverto. Ma c’ho ‘sta cosa dentro ed è difficile lasciarla lì. Quando la finirete? Quando finirete di mettervi in due, in tre, in cinque, in dieci contro uno? Quando finirete di far finta che le parole non siano importanti, che siano “solo parole”, che non abbiano conseguenze, e poi di mettervi lì a scrivere quei messaggi – li ho letti, sì, i messaggi che siete capaci di scrivere – tutte le vostre “troia di merda”, i vostri “figlio di puttana”, i vostri “devi morire”. Quando la finirete di dire “Ma sì, io scherzavo” dopo essere stati capaci di scrivere “non meriti di esistere”? Quando la finirete di ridere, e di ridere così forte, quando passa la ragazza grassa, quando la finirete di indicare col dito il ragazzo “che ha il professore di sostegno”, quando la finirete di dividere il mondo in fighi e sfigati? Che cosa deve ancora succedere, perché la finiate? Che cosa aspettate? Che tocchi al vostro compagno, alla vostra amica, a vostra sorella, a voi? E poi voi. Voi genitori, sì. Voi che i vostri figli sono quelli capaci di scrivere certi messaggi. O quelli che ridono così forte. Quando la finirete di chiudere un occhio? Quando la finirete di dire “Ma sì, ragazzate”? Quando la finirete di non avere idea di che diavolo ci fanno 8 ore al giorno i vostri figli con quel telefono? Quando la finirete di non leggere neanche le note e le comunicazioni che scriviamo sul libretto personale? Quando la finirete di venire da noi insegnanti una volta l’anno (se va bene)? Quando inizierete a spiegare ai vostri figli che la diversità non è una malattia, o un fatto da deridere, quando inizierete a non essere voi i primi a farlo, perché da sempre non sono le parole ma gli esempi, gli insegnamenti migliori? Perché quando una ragazzina di dodici anni prova a buttarsi di sotto, non è solo una ragazzina di dodici anni che lo sta facendo: siamo tutti noi. E se una ragazzina di quell’età decide di buttarsi, non lo sta facendo da sola: una piccola spinta arriva da tutti quelli che erano lì non hanno visto, non hanno fatto, non hanno detto. E tutti noi, proprio tutti, siamo quelli che quando succedono cose come questa devono vedere, fare, dire. Anzi urlare. Una parola, una sola, che è: “Basta”. L'ha scritta il prof Enrico Galliano di PN. Facciamola girare.

I commenti

"Ai miei le prese di culo erano violente e cattive". E si imparava ad avere la pellaccia dura. E ci si abituava che è normale così. Infatti poi quella generazione ha sfornato coloro che attualmente stanno riportando in auge il fascismo in tutto il mondo e crescono figli di merda. Essere vessati dai bulli non è polvere che ci si può scuotere di dosso. Aizza odio e paura e la persona rischia di crescere piena di odio e paura. Io ho subito vessazioni dai bulli per anni e anni e ora sono in terapia costante perché il grado di malessere e odio che ho sviluppato sono tali che rischio di mandare all'ospedale il primo che mi contraria. Vivere per me è un inferno.

anonimo - 23/10/2023 08:22

Purtroppo i genitori non puniscono più i figli ,forse per immaturità o per ignoranza, quella vera. oggi fare il,genitore è solo portare i figli a scuola o ai vari impegni come calcio, danza , nuoto ecc. poi ancora piccoli di età verso i dodici anni vengono abbandonati credendo e convincendosi che ormai sono adulti e vengono mandati alla deriva. In casa non vengono ascoltati e troppo spesso spronati verso inutili miraggi di successo , gasati dai genitori: bimbe che sembrano mascheroni truccate da donne adulte navigate, ragazzini che diventano bulli spronati dai genitori che si vantano di avere figli prepotenti. Tutto fuori controllo genitori immaturi , superficiali che invece di dare una seria e onesta educazione preferiscono adeguarsi a una società falsa e ipocrita fatta di violenza è maleducazione. I figli di oggi sono disorientati non avendo in famiglia un esempio positivo da seguire. Ho visto con i miei occhi una madre con i suoi due figli adolescenti ridere di un ragazzo sordomuto che si esprimeva a suo modo per farsi capire, che dire di quella madre? Io non saprei come definirla, so solo che i due suoi figli fanno già uso di stupefacenti. La famiglia dovrebbe dare il buon esempio ai figli ed educarli , ma se i genitori non hanno buon senso tutto è impossibile.

Anonimo - 23/10/2023 02:08

Ho i capelli bianchi e ai miei tempi le prese di culo erano violente e cattive. Gli adulti devono far capire ai ragazzi che non si insulta e che se si è insultati non c'è nulla di grave, ma ci si deve semplicemente scuoter la polvere dalle spalle.

Anonimo - 23/10/2023 00:23

Gli altri post della sezione

E vai, si ricomincia!

Passata neanche una settim ...

ordinari imbecilli

mai una volta che un Vigil ...

Pulite fa schifo

dopo i comics l’area del ...

La foresta di Lammari

"Ci tengo a ringraziare la ...