Capezzoli a Di Pietro: "Voterò No. Non ti riconosco più"
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Ci risiamo. Ancora una volta siamo stati censurati da Facebook, che ha cancellato diversi nostri post e limitato la pagina del PMLI. In questa occasione per il nostro appoggio a Hamas e al popolo palestinese.
Ad agosto del 2021 era avvenuta la stessa cosa per il nostro appoggio alla vittoria dei talebani in Afghanistan contro l'imperialismo occidentale.
Secondo il social media del magnate Mark Zuckerberg avremmo "ripetutamente violato" le loro regole in materia di "persone e organizzazioni pericolose". In realtà, in barba alla stessa libertà democratica di espressione e di stampa, si è voluto colpire una voce politica che si oppone e smaschera i crimini dei governanti sionisti e nazisti israeliani e i loro partner imperialisti, tra cui il governo neofascista Meloni.
Noi non ci stiamo e rilanciamo! Con Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam e il popolo palestinese, per la liberazione della Palestina! E condanniamo con sdegno la carneficina di Gaza causata dai criminali bombardamenti del nuovo Hitler Netanyahu.
I media ignoreranno questa censura? Al di là di come la pensino, si può accettare che un social stabilisca ciò che si può o non si può pubblicare? In linea di principio, dovremmo essere tutti a favore e in difesa della libertà di espressione, di stampa e di informazione.
L’Ufficio stampa del PMLI
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