Aumenti stipendi medici e infermieri in arrivo
Svolta significativa nei salari e nei benefici per il personale sanitario, con misure che potrebbero avere un impatto duraturo sulla sanità pubblica del paese. Oltre agli aumenti minimi e alle indennità già previsti, il governo italiano sta adottando una serie di provvedimenti per migliorare le condizioni di lavoro e la retribuzione per medici e infermieri.
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di una flat tax del 15% sui straordinari ed extraorari per il personale medico e infermieristico.
Questa decisione rappresenta un notevole incentivo finanziario per chi dedica ore extra alla cura dei pazienti, un impegno che spesso va ben oltre l’orario di lavoro standard.
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Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha chiesto risorse aggiuntive per un totale di quattro miliardi di euro, fondi che saranno utilizzati per finanziare il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021 e per il nuovo contratto del triennio 2022-2024. Questi fondi permetteranno anche di aumentare i premi legati all’orario straordinario degli infermieri e all’extraorario dei medici, migliorando così le loro retribuzioni complessive.
Il 20 settembre, un incontro chiave potrebbe portare alla firma definitiva di questi accordi, segnando un importante passo avanti per il personale sanitario in Italia. La sanità pubblica si unisce ad altri settori della Pubblica Amministrazione che hanno già concluso i rinnovi contrattuale, come il settore dell’istruzione.
Un’interessante fonte di finanziamento per queste iniziative potrebbe derivare dalla tassazione dei giochi online, un’idea avanzata dal senatore Franco Zaffini di Fratelli d’Italia. Questa proposta, se implementata, contribuirebbe a garantire una fonte stabile di finanziamento per il sistema sanitario.
Nella legge di Bilancio 2024, si sta cercando di risolvere la questione dei payback sui dispositivi medici del passato, con la necessità di fondi per un miliardo di euro. Inoltre, si sta lavorando per trovare coperture finanziarie per affrontare le future esigenze, con un tetto di spesa stimato in crescita del 7%, rispetto al precedente 4,4%.
Per incentivare ulteriormente il personale medico a rimanere nella sanità pubblica, si prevede un notevole aumento del costo orario per lo straordinario. Questo significa 80 euro lordi per i medici e 50 euro lordi per gli infermieri, importi che erano stati ipotizzati già durante il periodo pandemico per ridurre le liste d’attesa e affrontare l’emergenza.
Infine, medici e infermieri potrebbero vedere aumenti ulteriori nelle loro buste paga grazie al ritocco delle indennità. Per i medici, si punta a detassare l’indennità di esclusività, che attualmente lega i camici bianchi al Servizio Sanitario Nazionale, mentre per gli infermieri, l’obiettivo è raddoppiare l’importo dell’indennità di specificità, attualmente fissata a 70 euro mensili.
L’Italia sta cercando di mettere in atto un piano ambizioso per rafforzare il proprio sistema sanitario pubblico e incentivare il personale medico e infermieristico a rimanere al suo servizio. Questi cambiamenti rappresentano un passo importante verso un sistema sanitario più solido e il benessere del personale sanitario che lavora instancabilmente per la salute della nazione.
Redazione NurseTimes