• 3 commenti
  • 01/08/2023 20:21

A Lucca hanno fatto così.

A Lucca hanno fatto così. Un documento apparso in rete nel 2008 aiuta a decifrare l'attuale fenomeno neofascista. Una "strategia di entrismo e di mascheramento" adottata anche a Lucca. Tratto da "L'Espresso", "Dai libri agli eventi i camaleonti di propaganda nera", 12/03/2023: • "Fare proseliti anche tra chi è lontano dalla militanza. • Normalizzare la propria ideologia, sdoganando concetti e simboli che dovrebbero essere ormai fuori dalla storia. • Convincere l'opinione pubblica di poter offrire la versione autentica dei fatti, oscurata da una fantomatica narrazione dominante. Su questi pilastri si fonda la rivendicazione dell'esistenza di una cultura di destra (...). Un protocollo adottato dai movimenti di matrice neofascista per uscire dal sottobosco in cui si muovono i camerati e legittimarsi a livello sociale (...). Un documento apparso in rete nel 2008 aiuta a decifrare il fenomeno. S'intitola "Sorpasso neuronico" ed è firmato da Gabriele Adinolfi: fascista di lungo corso, elemento di spicco di Terza Posizione e della Guardia d'onore Benito Mussolini, è stato latitante all'estero dopo una condanna per associazione sovversiva e banda armata. Ebbene, il suo scritto è celebre tra gli studiosi della destra estrema contemporanea in quanto prospetta una STRATEGIA DI ENTRISMO E DI MASCHERAMENTO. Indica una linea di condotta: invece di confinarsi nel ghetto dei gruppetti neofascisti, i camerati devono agire in modo pervasivo a vari livelli della società civile. Le azioni da intraprendere per Adinolfo sono quattro: 1) Rendersi attivi nel terzo settore, aderendo ad associazioni esistenti o creandone di nuove. 2) Sfruttare i ruoli ricoperti nell'amministrazione, nell'informazione, nel mondo produttivo e così via per diffondere le parole d'ordine funzionali alla causa. 3) Formare un gruppo di esperti composto da dirigenti e intellettuali d'area. 4) Qualora ve ne sia l'occasione, entrare nelle istituzioni. in ambito sociale, culturale e ricreativo, il lavoro va svolto rigorosamente senza insegne neofasciste. "È un tentativo di creare egemonia e, al contempo, di aggirare il problema storico del neofascismo postbellico: l'impossibilità, presentandosi a volto scoperto, di ottenere consensi che oltrepassino la cerchia dei già convertiti". --------------------------------------------------------------------------------- "Con Fabio ho una conoscenza che va avanti da tanti anni, e con stima (...). Avete (si riferisce a CasaPound Lucca, ndr) scelto la strada dell'esempio. Noi cerchiamo di seguirvi nelle vostre iniziative... Andate sul campo, lavorate, vi fate sentire vicini a chi ha bisogno" (Giulio Del Fiorentino, direttore del Tg di Noi Tv. Intervista a Fabio Barsanti, 16/12/2016) "Non si smentisce mai Fabio Barsanti che, nel bene e nel male, non ha paura a dire come la pensa, ad affrontare e schierarsi senza rimanere nel limbo di chi ha paura di perdere qualcosa perché – come dice sempre - lui ha già ciò che gli occorre: la sua comunità" Bianca Leonardi, Lo Schermo.it, 27/10/2021) Tratto da pagina facebook Difendere Lucca da Casapound https://www.facebook.com/profile.php?id=100091905043396

I commenti


Torniamo sulle parole dell'assessore allo sport Fabio Barsanti, che nei giorni scorsi ha annunciato il "pugno di ferro" contro quei gestori di impianti sportivi comunali che ne fanno un uso improprio, e torniamo sulle attività svolte dal gruppo ultras "Quei Bravi Ragazzi" al Porta Elisa.
Con un post e una locandina pubblicati sulla propria pagina facebook, Fuori la voce, il gruppo ultras ha annunciato per il 29 luglio, al centro sportivo "Sandro Vignoni", stadio porta Elisa, lato curva est, "una giornata evento con calcetto, musica e tanta birra".
Scopo dell'evento? "L'intero incasso andrà a coprire parte delle spese processuali per i ragazzi con i tricolori fermati in Olanda".
Chi siano questi "ragazzi con i tricolori", lo chiarisce un pezzo uscito sulla stampa il 18 giugno scorso:
"Alcuni scontri tra tifosi sarebbero avvenuti durante e dopo la partita tra Italia e Spagna, giovedì scorso 15 giugno al Twente Stadium "De Grolsch Veste" di Enschede, in Olanda, nella semifinale della Nations League europea, e ne sarebbero rimasti coinvolti 3 tifosi lucchesi, giunti da Lucca per sostenere la nazionale. Secondo quanto riportato da alcuni media dei Paesi Bassi, dopo una rissa tra tifosi locali ed un gruppo di tifosi toscani appartenenti alle varie sezioni ultras Italia presenti allo stadio, tre ultrà lucchesi figurano tra gli arrestati dalla polizia intervenuta per sedare gli scontri. 2 sarebbero già stati rilasciati, mentre il terzo sarebbe ancora trattenuto".
Dunque, allo stadio porta Elisa, viene organizzata un'iniziativa per sostenere le spese processuali di persone coinvolte in risse allo stadio e arrestate per questo motivo.
Domandiamo all'assessore allo sport e al Sindaco: è possibile che spazi dati in concessione dal Comune siano utilizzati per questi scopi?
Lo considerano un "uso improprio" o no?



https://www.facebook.com/people/Difendere-Lucca-da-CasaPound-2/100091905043396/

er pantera - 02/08/2023 15:20

Non è fascismo mascherato, ma coglionismo palese.

anonimo - 02/08/2023 12:54

Può essere

Nina - 02/08/2023 10:51

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