• 5 commenti
  • 12/07/2023 10:23

Giani e Menesini hanno mancato di rispetto a Lucca

L'assenza del Presidente della Regione Giani e soprattutto del Presidente della Provincia di Lucca, Menesini, ierisera all'aperuta delle celebrazioni pucciniane è uno sgarbo alla Città di Lucca. presenti ad ogni cacata oltrove sono mancati e hanno mancato anche di rispetto ad un direttore di Orchestra Donna. Tutto questo per un Inno..Tuto questo perchè ancora c'è in auge la Lucca bene e la Lucca che vuole il male. roba infantile

I commenti

Qualche ultracinquantenne come me ricorderà il film del grande Dino RIsi che si intitolava "Vedo nudo". C'erano Nino Manfredi, Sylva Koscina, Enrico Maria Salerno, ecc.. Era un film ad episodi e nell'ultimo episodio il personaggio interpretato da Manfredi è affetto da un disturbo che gli fa vedere ovunque donne nude. Ecco qui, invece di veder nudo si vede fascio da tutte le parti! Non nego che la Venezi sia fascista (come su' pa'), ma se veramente hanno cercato di farle escludere un pezzo dalla scaletta, allora sono veramente scemi. Le hanno dato modo di farsi pubblicità! La pubblicità è, cosa di cui la Venezi non è mai sazia e loro, con le bizzette musicali, le hanno permesso di fare un altro show. Scemi fino alla fine. Vedere il fascio nella musica di Puccini è da ........ lasciamo perdere.....

anonimo - 13/07/2023 00:08

è evidente che non c'eri. La Venezzi è stata grande sia come direttrice, sia come artista e anche nella risposta a questi cialtroni che non capiscono nulla di cultura, arte e musica e si ergono a difensori di una pseudo cultura che non esiste. Loro, giani, menesini e c. usano metodi fascisti, loro sono antidemocratici, loro sono dei bambini viziati senza alcun senso della realtà.

Daniele R. - 12/07/2023 18:29

L'Inno a Roma non c'entra con il fascismo e poco conta se i fascisti l'hanno adottato. Il discorsino della Venezi non fa una piega ed ha fatto benissimo a non farsi censurare. Forse poteva evitare l'ultimo pezzettino con la tirata sulla riconciliazione degli italiani con la loro storia, ma il resto è indiscutibile. L'Inno è ottima musica di Puccini e le paranoie della sinistra italiana sono ridicole e fanno ridere tutti e anche forte. I risultati si vedono poi nelle urne. I nazisti amavano visceralmente Wagner. Wagner poteva essere certo un gran stronzo razzista, ma non poteva essere un nazista essendo defunto nel 1883. In ogni caso il valore artistico di Wagner resta ed in Germania, dopo la fine del nazismo, hanno continuato ad eseguire i suoi lavori. Questo problema vale per molti artisti, non solo di destra. Ejzenstein per esempio era un bolscevico e obbediva a Stalin, ma non per questo sarebbe il caso di censurare la Corazzata Potemkin, che al di là delle puttanate di Fantozzi è un gran bel film.

anonimo - 12/07/2023 16:16

Era andato tutto bene...applausi scroscianti...ma la politica non c entrava e tutto si è concluso con un fuggi fuggi di persone incavolate...

Anonimo - 12/07/2023 15:27

A me pare che infantile sia stata il direttore donna.

Patroclo - 12/07/2023 10:50

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