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  • 07/07/2023 16:41

Raspini (PD) “Pardini certifica un anno di politiche fallimentari sull’urbanistica"

La selezione per un nuovo dirigente all’urbanistica, a soli sei mesi dall’avvio della ristrutturazione, certifica in modo indiscutibile che sulla materia più strategica per il futuro della città l’Amministrazione è ancora al palo e lo stesso Sindaco - che si è tenuto la delega all’Urbanistica e ha scelto di affidare il Piano Operativo al consigliere Cecchini - non sa che pesci prendere”. Questo il duro commento di Francesco Raspini, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, sulla notizia dell’assunzione di un nuovo dirigente all’urbanistica e alla mobilità. Raspini era intervenuto varie volte nel corso dell’ultimo anno per mettere in guardia il Sindaco sul fatto che le sue scelte su Urbanistica e Piano Operativo rischiavano di portare la città in un vicolo cieco.

Quando è stato diffuso il comunicato della selezione per un nuovo dirigente all’Urbanistica sono rimasto a bocca aperta - prosegue Raspini -. Soprattutto nel leggere l’affermazione che ‘si sceglie di cambiare il dirigente perché l’urbanistica ha bisogno di particolare attenzione’. Caro Sindaco, le ci è voluto un anno per arrivare a questa rivoluzionaria conclusione? Quando l’opposizione le sconsigliava di affrontare il percorso di approvazione del Piano Operativo affidandosi solo a un consigliere delegato (peraltro con alcuni conflitti di interessi) anziché a un assessore a tempo pieno, lei era prevenuto o solo distratto da ciò che, apparentemente, sembra interessarle di più e cioè l’organizzazione di feste e serate in maschera?”.


“Qualche giorno fa - insiste il capogruppo Pd - lei ha fatto inserire nel comunicato pubblicitario di questo primo anno di nulla anche la riorganizzazione dell’ente e la relativa riattribuzione delle deleghe ai dirigenti. Fulgido esempio - a suo dire - di un significativo cambio di passo. Adesso che sulla materia più importante si ricomincia da capo scegliendo di dare il ben servito ad un valido professionista, dopo che per un anno non siete stati in grado di portare in discussione nemmeno una delle 900 osservazioni, non ha più niente da dire? Alla conferenza stampa del primo anno di mandato, dove guarda caso mancava Cecchini, non si poteva trovare un piccolo spazio per spiegare questa novità? Certo, forse, le inevitabili domande che ne sarebbero derivate avrebbero guastato la sua autocelebrazione andata in onda a reti unificate, ma vorrei augurarmi che alla guida della città ci sia un Sindaco che, oltre a farsi fotografare sotto le bandiere della propria stanza al termine di ogni appuntamento, metta la faccia, di tanto in tanto, anche sulle questioni più spinose anziché trasformarle in fumosi comunicati burocratici sperando che nessuno se ne accorga. Forse adesso ci verrà replicato, come al solito, che l’opposizione è rosicona e strumentale. Che questa scelta non dipende dallo stallo in cui siamo ma solo dall’addio di un dirigente, Luca Nespolo, in aspettativa per incarico a un altro ente. Ovviamente così non è visto che Nespolo non aveva la delega all’urbanistica. E, soprattutto, è evidente a chiunque che con un nuovo dirigente anche quel poco che è stato fatto in un anno dovrà ricominciare da capo. A questo proposito, se proprio si sceglie il passo indietro, perché non affidare la materia a chi l’ha seguita fino all’anno scorso e la conosce per filo e per segno?”

“La verità - incalza Raspini - è che in vari ambienti, soprattutto quelli che più hanno a che fare col Comune (professionisti, operatori economici ecc) si comincia a sussurrare sotto voce che poco è cambiato al di là della propaganda e che su molti temi si procede improvvisando. O, nel migliore dei casi, lasciando che a decidere siano i dirigenti dato che il sindaco e molti assessori, per quanto educati e gentili, davvero non sanno che pesci prendere. Il risultato è che sull’urbanistica come su molti altri temi - dalla cura delle periferie, al sociale, all’ambiente, all’istruzione, alle Celebrazioni Pucciniane - dopo un anno siamo a zero”.

“Dove si può - conclude il capogruppo del Partito Democratico -  lo si nasconde sotto vagonate di propaganda e magari con l’assunzione di nuovi addetti stampa a carico delle società partecipate. Laddove non si può più fare finta di nulla  - come sul Piano Operativo - si fa un altro tentativo e si incrociano le dita. Ma i fatti, come si vede, hanno la testa dura e dopo un po’ cominciano a presentare il conto”.


I commenti

“Programma alla mano, abbiamo già realizzato molto di quanto promesso”, è questa la sintesi del bilancio di Difendere Lucca a un anno dalle elezioni. L’incontro, avvenuto preso la sede del movimento, ha visto la relazione del capogruppo in consiglio comunale, Lorenzo Del Barga, e degli assessori Fabio Barsanti e Mia Pisano.

“Per fare un bilancio di questo percorso – hanno dichiarato – abbiamo deciso di partire dal nostro programma elettorale del 2022, cioè da quel patto su cui abbiamo raccolto l’impegno dei candidati e i voti degli elettori. Un programma pensato per cinque anni, ma che nelle nostre deleghe ha già avuto una realizzazione importante dopo il primo anno. Il primo punto che abbiamo mantenuto è stato quello di suddividere cultura e sport in deleghe diverse: il centrosinistra le aveva invece unite sotto un unico assessore, insieme al turismo.

“Abbiamo poi creato la delega alle tradizioni storiche – ha detto Del Barga – e sviluppato ‘Lucca Historiae’, percorso stabile di investimento sulla storia di Lucca”. Attraverso infografiche per visualizzare quanto realizzato del programma, l’assessore Pisano ha rimarcato il rilancio del ruolo del Comune come “promotore di percorsi culturali duraturi, che porteranno i loro frutti più maturi ne prossimi anni”.

L’assessore Barsanti ha rilevato come “l’impegno generale si sia mosso nel riallacciare i rapporti fra Comune e soggetti della società civile, per esempio incontrando la quasi totalità delle società sportive e rimettendole al centro dei progetti comunali. Tutti i punti del programma 2022 sono stati avviati in modo importante, mentre nel prossimo futuro ci concentreremo molto sulle frazioni, sui cui stiamo lavorando per creare un settore autonomo a livello di uffici, per facilitare gli interventi sul territorio”.

“A questi risultati – conclude Difendere Lucca – vogliamo ricordare altre promesse mantenute, come l’apposizione delle targa dedicata alla nascita della Lucchese, il progetto del gattile e il ritiro della denuncia contro il comitato San Concordio per le critiche alle scelte imposte dal Pd che hanno sfregiato il quartiere, e che rappresentano uno dei tanti frutti avvelenati che la nuova amministrazione si è trovata sul cammino”.

DX - 08/07/2023 03:21

nulla.... cosa vuoi rispondere a tanta aria fritta messa insieme? Questa amministrazione ha sempre risposto con i fatti

Anonimo - 07/07/2023 23:21

E voi in dieci anni cosa avete fatto?
A breve il nostro sindaco toglierà i tir dalla circonvallazione rispettando i patti presi con i cittadini!

anonimo - 07/07/2023 18:17

un anno rispetto a 10 cosa sono ?
l'ispettore non ha ancora capito che lui è stato al governo della città per 10 anni non combinando un tubo

mauro - 07/07/2023 17:23

sono curioso di leggere cosa rispondono.... 



ex 2032

Anonimo - 07/07/2023 16:53

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