Le grandi opere del Sindaco Pardini
Si accendono le luci di Na ...
“Da Forza Italia soddisfazione e sostegno per la nuova gestione dell’Azienda: acquistati quasi 20 mezzi in 8 mesi di gestione, risultato importante”.
“I sindacati appaiono mossi da motivazioni politiche”.
“Seguiamo con attenzione e assoluto interesse l’andamento di Sistema Ambiente, una delle società partecipate più importanti per la Città di Lucca, chiamata ad operare sul territorio, a diretto contatto con i cittadini.
La società, com’è noto, ha attraversato un momento particolarmente difficile per quanto riguarda la governance.
Il precedente socio privato, che in queste particolari realtà societarie svolge il ruolo di “socio operativo”, portatore di competenze tecniche e know how (tanto che propone il nominativo per il ruolo di Amministratore delegato), è fallito nel 2021: ciò ha avuto indubbie ripercussioni sulla governance della società, che ha infatti visto l’avvicendarsi di ben tre Amministratori delegati (di cui due nominati dalla curatela fallimentare) nel solo ultimo anno.
Nonostante questo, dobbiamo rimarcare, con assoluta soddisfazione, che la macchina aziendale non si è fermata.
Tutt’altro.
La nuova Amministrazione societaria si è infatti fin da subito attivata per risolvere due questioni di primaria rilevanza: l’esigenza di rinnovare il parco automezzi e la necessità di distribuire in maniera equilibrata i turni e quindi il carico di lavoro fra gli operatori.
Sotto questi due profili, sono già stati messi a segno due risultati concreti: l’acquisto di 16 nuovi mezzi (in appena 8 mesi di nuova gestione) e il reclutamento di oltre 10 nuove unità di personale da destinare al servizio.
A ciò si aggiunga la riattivazione del premio di produzione nonché l’aumento di buoni pasto: misure disposte, dopo attenta valutazione circa la disponibilità in bilancio delle relative coperture, al fine di migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro dei dipendenti della società.
A fronte di questi primi risultati (raggiunti, lo ricordiamo ancora una volta, in appena 8 mesi di nuova Amministrazione), non possono quindi che apparire strumentali e faziose le iniziative poste in essere dalle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, che da mesi stanno alimentando una polemica dallo sgradevole retrogusto politico, al fine di pretendere la conversione del contratto a tempo indeterminato che attualmente lega 19 operatori alla società, da part time a full time.
Si tratta, come dicevamo, di una polemica che appare rispondere più a logiche politiche che sindacali, e ciò per più motivi.
In primo luogo, l’assunzione attraverso il contratto a tempo indeterminato part time di questi lavoratori è avvenuta poco più di un anno fa (aprile 2022), sotto l’Amministrazione Tambellini: in quel momento, non solo la scelta di ricorrere a questo particolare regime contrattuale (tempo indeterminato part time) non fu osteggiata dalle organizzazioni sindacali, ma addirittura queste ultime indirizzarono una nota ricolma di soddisfazione e gratitudine alla precedente Amministrazione comunale, ringraziando per quanto disposto.
Ebbene, è bastato un cambio di colore in seno all’Amministrazione comunale per far cambiare idea a CGIL, CISL e UIL, che ora, tutto ad un tratto, sono arrivate a considerare un contratto a tempo indeterminato, ancorché part time, come l’anticamera del precariato e dello sfruttamento senza limiti.
Inoltre, è appena il caso di evidenziare che l’Azienda, anche sotto la nuova gestione, sta, senza soluzione di continuità, dando esecuzione all’intesa che era stata raggiunta dalla precedente gestione e gli stessi sindacati, e che prevede che per ogni lavoratore full time che vada in pensione o comunque cessi il rapporto lavorativo, sia disposta la conversione in full time di uno dei lavoratori part time.
Trattasi di accordo che va oltre quanto previsto dalla Legge (D. Lgs. n. 81/2015) ma anche quanto dispone il contratto collettivo di riferimento, e che tutela quindi in massimo grado i lavoratori: accordo che, come detto, l’Azienda sta costantemente attuando, tanto che già 7 dei 26 lavoratori part time assunti l’anno scorso sono stati portati al regime full time.
La lontananza dei sindacati dalla realtà aziendale è quindi lampante, ed è lecito chiedersi quanta sia la partecipazione interna all’azienda alle iniziative poste in essere da CGIL, CISL e UIL, visto che il blocco degli straordinari, più volte indetto dalle stesse sigle sindacali, non pare aver inciso sullo svolgimento del servizio in queste settimane.
Chissà, forse proprio la scarsa partecipazione alle precedenti iniziative sindacali, più che l’intervento del Prefetto, può aver convinto CGIL CISL e UIL a desistere dalla volontà di procedere con lo sciopero inizialmente indetto per il 28 giugno scorso: uno sciopero che, forse, avrebbe rischiato, più che di ostacolare l’attività aziendale, di mettere a nudo l’assoluta distanza dei sindacati dalla reale situazione aziendale”.
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