Ringrazio prima di tutto il presidente del consiglio comunale per questo invito.
Ho
ricoperto il ruolo di presidente di Geal per quasi dieci anni,
praticamente un terzo della sua storia, anni in cui Geal si è
conquistata il titolo di azienda migliore in Toscana secondo gli utenti,
staccando di molti punti percentuali tutte le altre società, arrivando
praticamente all’unanimità di utenti soddisfatti del servizio.
Merita
in questa sede citare anche gli standard di qualità commerciale (o
contrattuale) e quelli di qualità tecnica, utilizzati da Arera per
misurare le performance dei gestori e incentivarne il miglioramento.
Ebbene,
come noto, Geal ha ottenuto ingenti premi per la qualità tecnica per
gli anni 2018 e 2019 risultando in particolare rispettivamente terzo
miglior gestore in Italia per la qualità dell’acqua erogata (M3) e
miglior gestore per l’acqua depurata (M6) ed ottenendo premi anche per
l’adeguatezza del servizio fognario (M4).
Tra l’altro, la virata
regionale del 2020 dalla previsione di gestore unico previsto dalla
legge regionale 69 del 2011 a quella di gestori di ambito (con delibera
AIT n.14 del 19.11.2020) si è proprio appoggiata ad uno studio di Ref
ricerche, commissionato da AIT, per affermare che al di sopra del
livello sub regionale non è garantito un miglioramento della qualità ed
un conseguimento di economie di scala: ebbene Geal ne è l’esempio avendo
conseguito risultati importanti su un territorio ancora più piccolo di
quello provinciale.
Anche sulla qualità commerciale (i premi
saranno attribuiti sugli anni a partire dal 2020 appena Arera li renderà
noti) Geal presenta gli indicatori Mc1 e Mc2 con valori molto elevati
che dovrebbero garantire l’ottenimento di premi.
Sono proprio
questi risultati che inducono a riflettere sull’opportunità di capire
quali soluzioni tecniche future possano davvero consentire al territorio
di Lucca di mantenere queste performance.
Il merito non è stato
certo mio, ma di una squadra di persone competenti e appassionate verso
il proprio lavoro. Non ho mai pensato, avvicinandosi la scadenza della
concessione del servizio, che l'avventura a cui avevo contribuito per
molti anni e con tante energie potesse finire.
La sfida era, ed
è, quella di valorizzare tutto il patrimonio di competenze, investimenti
e relazioni che Geal ha costruito nella sua storia, una storia positiva
in cui è stato dimostrato ai cittadini - per il cui interesse primario
una società di servizi pubblici dovrebbe sempre operare - che un'azienda
partecipata dal pubblico può conciliare efficienza e risposta ai
bisogni del territorio.
Nel 2025 Geal si troverà di fronte ad un
bivio e siamo in ritardo: dico siamo perché non voglio puntare il dito
contro l'amministrazione comunale, dobbiamo sentirci tutti parte di un
percorso che porterà la nostra città a ridefinire il rapporto con la sua
risorsa più importante.
Ma questo percorso deve essere preso in mano dall'amministrazione perché è prima di tutto politico.
Verso
quale assetto futuro aderire e su quali tempistiche fare leva è una
decisione che deve essere presa mettendo al centro l'interesse dei
cittadini e la salvaguardia della risorsa, considerando anche che gli
enormi passi avanti fatti in questi anni per colmare un ritardo cronico
negli investimenti, in particolare nelle fognature, non hanno risposto a
tutti i bisogni del territorio e c'è ancora molto da fare ad iniziare
dal completamento delle fognature nell'Oltreserchio e dalla messa in
totale sicurezza delle infrastrutture acquedottistiche.
Geal ha
avuto fino ad oggi il servizio più efficiente con la tariffa più bassa
della Toscana: è un privilegio che va difeso, consapevoli che ogni
scelta che verrà fatta avrà un impatto anche sul costo del servizio ai
cittadini.
Di fronte a tutto questo siamo in ritardo: le scelte
di domani non possono essere prese domani, ma oggi, se vogliamo
preparare con cura gli importanti passaggi che avremo davanti. E nessuna
strada deve essere esclusa a priori.
Da parte mia, per il poco
che posso, ho manifestato fin dal primo incontro con il sindaco Mario
Pardini la disponibilità a mettermi a disposizione in modo gratuito e
volontario per qualsiasi sostegno, alla luce della mia decennale
esperienza di presidente. Tale disponibilità l’ho ribadita all’assessore
Consani e al presidente della Holding Porciani le poche volte che ci
siamo incontranti nelle fasi di passaggio.
Questa disponibilità
per ora non è stata utilizzata, ma siamo sempre in tempo. Infine una
considerazione che può sembrare superflua mentre siamo qua a discutere
il futuro di Geal e del servizio idrico a Lucca: Geal non ha solo un
futuro, ma anche un presente.
E dobbiamo ammettere serenamente
che l 'amministrazione comunale di Lucca ha rinunciato in questi mesi ad
esprimere un indirizzo pubblico chiaro sull'azienda e a coltivare il
suo legame con il territorio che passa dal legame del consiglio di
amministrazione con l'azienda e le sue persone, legame che va curato.
In
azienda ci dobbiamo passare molto tempo! Perché non è vero, come molti
dicono, che le decisioni vengono prese solo dal socio privato. Le
decisioni, almeno nel decennio in cui ho presieduto il Consiglio di
amministrazione, sono sempre state prese in modo concertato e mettendo
al centro l'interesse dei cittadini e la tutela dell'ambiente. Tutto
questo costa tempo, fatica e a volte anche tensione, soprattutto da
parte della figura del presidente che è la cinghia di trasmissione del
sistema e che tiene insieme tutte le sue parti, ma non è eludibile se
vogliamo dare un indirizzo pubblico chiaro all'azienda e ai sui piani.
E questo indirizzo manca da qualche tempo.
L'acqua
è un bene comune certo, ma come ogni bene comune necessita di cura,
visione e investimento. E' tempo, e il consiglio comunale di oggi ne è
una prova di grande rilievo, di rimettere la risorsa idrica al centro di
una visione di città. E' tempo di decidere il futuro, partendo anche da
un presente diverso.
Buon lavoro a tutte e tutti e grazie ancora per l’ascolto.