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  • 23/06/2022 12:06

C'è anche chi rivuole i reati di opinione, tipica espressione dei regimi totalitari.

E’ facile, in questo contesto, stare dove sta la formazione politica di Fabio Barsanti senza essere “fascisti” e neppure di destra. Ed è ancora più facile se si è profondamente democratici e si crede intimamente che ciascuno, indipendentemente dalle idee, abbia diritto ad essere rappresentato ed a concorrere a rappresentare le proprie opzioni. Ciò che costituisce un crimine è il “fare” contro la Legge e non il pensare. Per questo sono così odiosi i reati di opinione, la tipica espressione dei regimi totalitari.

E’ facile perché Fabio Barsanti ha condotto, in Consiglio Comunale, battaglie assolutamente condivisibili: per la creazione di musei di alto profilo, per il mantenimento della destinazione sanitaria del Campo di Marte, per la tutela dei familiari delle persone disabili, per l’installazione di attrezzature sportive sulla cerchia urbana, per la tutela del verde pubblico in città come nelle frazioni. E queste battaglie le ha già condotte, non le ha banalmente promesse.

E’ facile perché è sufficiente seguire anche distrattamente una qualunque riunione del Consiglio Comunale per verificare con mano come dietro ad ogni intervento del consigliere Barsanti ci sia la lettura degli atti, l’ascolto dei cittadini e la valutazione delle conseguenze delle scelte amministrative. Ed è questo che si chiede ad un consigliere comunale: che studi, ascolti, valuti, si confronti e decida poi in piena autonomia.

E’ facile perché è intellettualmente onesto, dote assolutamente rara di questi tempi; perché non esita a convenire con gli avversari indipendentemente dalla loro appartenenza politica; perché, pur dando battaglia, non è mai irrispettoso delle idee altrui. 

E’ poi particolarmente facile per me, che aborro i sistemi di potere chiusi e autoreferenziali, che sono intollerante alla discriminazione sulle idee, che detesto il clientelismo che affossa la crescita intellettuale ed allontana le tante energie presenti in questa città. Per me che credo profondamente nella possibilità di riscatto di una città che si è chiusa entro una rete di relazioni tossiche e improduttive.

Ed anche su questo ho sviluppato, negli ultimi anni, una reale e sincera condivisione di idee con Fabio Barsanti.

Dico onestamente che, pur avendo maturato una cultura ben lontana dalla destra, non mi preoccupa affatto la sua professione di fede “fascista” o meglio “fascista del terzo millennio”. Al di là della necessità di intenderci sui reali contenuti di questa professione di fede (non mi pare che il dibattito pubblico sia andato oltre lo slogan), io la accetto come una sua personale elaborazione intellettuale. Non la condivido, ma la rispetto e mi ci confronto. Per altro verso, a monte, aborro una qualunque cultura così profondamente illiberale e antidemocratica da criminalizzare le persone per le idee e non piuttosto per i comportamenti.

Se poi, fra cinque anni, concluderò che questo mio affidamento, così come quello di Lista Civile e dei tanti democratici che si sono espressi a favore del candidato Sindaco Pardini, non era fondato, che Difendere Lucca è una formazione politica violenta e criminale, od anche solo che si attiverà per instaurare un conformismo delle idee pari a quello che oggi impera, che dunque abbiamo preso un abbaglio, farò ammenda e voterò altrove. Poco male. Noi cittadini abbiamo il voto ed il potere di mandare a casa le classi dirigenti, abbiamo il potere di scegliere, ma anche la responsabilità di scegliere senza avere paura.

Lodovica Giorgi

Lista Civile


I commenti

Ho capito che Barsanti Le piace, ma non ho capito cosa c'entrino i reati di opinione.

Anonimo - 24/06/2022 03:20

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