• 9 commenti
  • 08/05/2023 18:58

Riformisti, Manifattura Tabacchi: 10 anni di misteri.

Le parole del Presidente della Fondazione CRLucca, Bertocchini, uomo serio e concreto, sulla vicenda Coima (“…Ripensandoci dovevamo chiudere la partita a settembre del 2020, quando ci fu la prima giravolta del Comune. Così facendo si sarebbero evitati i successivi nove mesi di agonia…”) hanno riacceso i riflettori sulla Manifattura Tabacchi e le occasioni perse, dalla Giunta Tambellini.

Si parte nel 2012, dai progetti e dai cospicui fondi PIUSS ereditati dalla gestione Favilla e persi per strada, agli appalti disastrosi sul recupero della parte Nord della Manifattura, alla vicenda Coima gestita con incompetenza e superficialità dal Comune, per arrivare infine alla incomprensibile vendita a prezzi non esaltanti di una parte della Manifattura sud, che, dopo oltre un anno, non sappiamo ancora chi ha veramente comprato e per quali scopi.

Crediamo che il Consiglio Comunale di Lucca forse dovrebbe valutare di dar vita ad una “Commissione d’inchiesta” che riesamini tutta la vicenda Manifattura dal 2012 ad oggi, per dare alla città chiarezza e certezze.

Superficialità, incompetenza, mancanza di idee e coraggio, hanno caratterizzato la Giunta Tambellini nella gestione della Manifattura: il vedere chiarite le motivazioni delle scelte e gli eventuali errori, sarebbe utile a tutti.

Francesco Colucci, Riformisti Toscani.

I commenti

Però, secondo me, in tutte queste disquisizioni si perde di vista un elemento importante. Tutte le parti politiche si rimpallano accuse e responsabilità. Tutte le parti politiche però sono accomunate da un'idea, cioè che il "popolo bue" non conti nulla e nulla decida. Nella vicenda della Manifattura, invece, il "popolo bue", grazie anche a nuovi mezzi di diffusionee di elaborazione delle opinioni e delle informazioni, (tra questi la Voce di Lucca), il popolo bue, dicevo, ha giocato un ruolo importante ed è riuscito a dare un contributo significativo all'evoluzione della vicenda. Insomma, mi pare che le cose stiano in maniera molto semplice, un'opinione pubblica finalmente risvegliata è riuscita a mettere i bastoni tra le ruote e, in definitiva, a bloccare, osceni progetti speculativi messi in atto da una cricca politico-affaristico-mafiosa che aveva progettato di fare grandi affari saccheggiando beni comuni.. a me sembra un grande elemento di novità, da guardare con favore: partecipazione, democrazia, critica dell'operato dei "potenti". Il bilancio, alla fine, è positivo. Della Manifattura qualcosa si farà, ho fiducia. Dopo tutto quello che è successo però, credo, di amministratori pubblici, i miliardari del Qatar, i ragionieri miracolati, i sindaci ignoranti e mafiosetti, i "misteriosi acquirenti", le addette alle fotocopie, i figli i notai faranno un po' (almeno un pochino) più di attenzione.

anonimo - 13/05/2023 14:34

Può anche darsi che fosse "oscena", ma è un fatto che fosse l'unica proposta alternativa al crollo. Se tale proposta fosse stata accettata oggi il cantiere sarebbe aperto da tempo e il lavori in stato avanzato. Alla fine lì dentro ci avrebbero lavorato centinaia di persone, ora invece ci lavorano i "tarponi".

Comunque io non sono un dogmatico seguace di nessuno, per cui attendo le proposte di recupero, i progetti ed i soldi per attuarli. La sfida è aperta. Per ora l'unica proposta è stata quella della Fondazione. Il resto non pervenuto.

Restiamo in attesa.

Magari pensate anche a proposte per altri "gioielli" pubblici come il Real Collegio (parte da restaurare), Maggiano, Arliano, Campo di Marte (tutti e tre della Regione) ed infine alla Lorenzini (questa è comunale). Sono tutti ruderoni ingestibili.

anonimo - 09/05/2023 19:29
@

Colucci basta spettacolorizzare
Anche lei ha segnato il Passo
..
Servono cose concrete

Io - 09/05/2023 17:38

Si protrebbe proverbiare, come nella maggior parte dei casi del genere, nei tempi 'moderni', anche a casi veduti e certificati...
Chi troppo vuole nulla piglia (alla lucchese).
E che è, 'na novità?!

... - 09/05/2023 16:37

Beh... la vicenda della Manifattura è una dimostrazione di una gestione approssimativa di tutte la parti in causa .
Da un lato la Fondazione che non ha presentato una proposta forse adeguata ( nonostante i buoni propositi ) , quindi i suoi detrattori hanno avuto la possibilità di attaccarla .
A questo deve essere aggiunta la mancanza di una comunicazione appropriata e chiara di conseguenza la maggior parte delle persone si sono immaginate le cose peggiori , pertanto il mix di entrambe le situazioni hanno reso vulnerabile il progetto.
Però le lacune maggiori devono essere addebitate all'amministrazione Tambellini , che nonostante il desiderio di concludere il recupero del rudere non ha saputo trattare con la fondazione .
L'esito è stato quello di generare un patto forse troppo sbilanciato a favore della parte privata .
Se fosse stata utilizzata una Maggiore oculatezza oggi la manifattura poteva essere uno dei fiori all'occhiello della città .
Del resto di rovine ce ne sono altre ...ne cito alcune , il Carmine , la ex Cartiera Pasquini , Officine Lazzi e Lenzi , oleificio Borella , Cantoni ....e da ultimo il più impattante il Mulino Pardini quello costruito dagli antenati dell'attuale Sindaco Lucca e visibile da ogni parte della piana .

Filippo - 09/05/2023 13:16

lei scrive" la Fondazione una proposta di recupero l'ha fatta " si una proposta oscena..... !!!

anonimo - 09/05/2023 08:08

Oh Colucci, rispetto a te i farisei erano un gruppo di persone di specchiata probità e buonafede. Con il tuo gruppo politico hai cavalcato le roboanti polemiche contro la Fondazione e ora vuoi dare la colpa solo a Tambellini? Colpa di cosa? Prima di Tambellini la manifattura era vuota e abbandonata, con Tambellini è rimasta vuota ed abbandonata e ora è sempre vuota ed abbandonata. Si tratta di una sconfitta per la città. Per tutti. Per tutti a parte la Fondazione CRL. Mi spiego, la Fondazione una proposta di recupero l'ha fatta e si inseriva nel solco di quanto deliberato dal Consiglio Comunale, ovvero che nella parte Sud sarebbero dovuti intervenire i privati, mentre nella Nord, destinata ad uso pubblico, sarebbe intervenuto il Comune (abbiamo visto i risultati). La proposta della Fondazione è stata bocciata da Tambellini per paura e dall'opposizione che ha invece cavalcato il comitatismo più becero. Bravi tutti! Ora state lì a fare polemiche squallide sull'eventuale riassorbimento della parte venduta. Ma ci siete o ci fate?!?!? Dimostrate di saper concludere il recupero della parte Nord e proponete qualcosa per la Sud. Presto il ruderone vi crollerà addosso. La commissione d'inchiesta? Sa dove potete metterla la commissione d'inchiesta??! Ma via! Se tra cinque anni il ruderone sarà in fase avanzata di crollo la colpa sarà di tutti. Non occorrono commissioni per capirlo.

anonimo - 09/05/2023 01:05

Sembra di esser tornati al 1545.
Qui ci vuole il Concilio di Lucca!
Riformisti o Controriformisti?
Bah!

... - 08/05/2023 19:46

ed io mangio !!!!!!!!!!

Gino M. - 08/05/2023 19:01

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