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  • 09/04/2023 11:08

Libertas Lucca

Tutto il colore su Lucca contro Pisa non è altro che fumo negli occhi e campanilismo alla toscana, che è tanto pittoresco, quanto ridicolizzante la storia e l'identità di Lucca. Ora provo a spiegarLe le cose. Provi a capire. Nel 1340 Lucca era una città finita e alla mercé di soldataglie e capitani di ventura. Nel 1341 la Repubblica di Firenze si comprò Lucca e quasi tutto il suo territorio da Mastino della Scala. Se Lucca fosse finita nelle mani dei fiorentini, ci sarebbe certo rimasta per i successivi secoli diventando una città toscana e granducale. Penso Lei capisca che in tal caso Lucca oggi non avrebbe le Mura (tanto per fare l'esempio più macroscopico). Lucca venne però salvata dai pisani, i quali, pur essendo in crisi essi stessi, avevano ancora un esercito, quindi nel mese di luglio attaccarono Lucca e sloggiarono la piccola guarnigione fiorentina che ne era entrata in possesso. Poi i pisani fecero di Lucca una colonia fino al 1369, ovvero per 38 anni. Naturalmente i lucchesi erano ben poco contenti di essere una colonia dei pisani. Visto che nel 1351 era salito al soglio imperiale Carlo IV, personaggio potenzialmente vicino ai lucchesi, questi, quando l'imperatore decise di scendere in Italia (nel 1269 appunto), gli regalarono una gran quantità di soldi convincendolo a rendere a Lucca la sua libertà. Sui motivi della decisione imperiale gli storici discutono, ma in ogni caso la perdita di Lucca segnò la fine di Pisa quale stato indipendente. I fiorentini nel 1406 presero Pisa e a quel punto crearono le basi dello stato regionale toscano (il futuro Granducato) e naturalmente fiorentinizzarono tutta la regione sotto il loro controllo. Lucca però, essendo città imperiale, riuscì a non farsi mai assimilare dallo stato regionale toscano. Per cui, spero Lei ci rifletta, la Festa della Libertà non ha il senso di ricordare uno spregio ai pisani e neanche di tromboneggiare vicende toscane tardo medievali. La Festa della Libertà, questo era il suo senso ai tempi della Repubblica, celebrava il fatto che Lucca non fosse soggetta ad alcun principe e che fosse esemplare di un modello politico istituzionale alternativo e diverso rispetto allo stato regionale fiorentino. Alcuni storici parlano efficacemente di "Toscana fiorentina" da un lato e "diversità lucchese" dall'altro. Sarebbe bene ricordare che il successo turistico della Lucca di oggi è figlio della diversità lucchese. Chi viene oggi a vedere Lucca non ha la cultura storica per capirne bene le differenze rispetto alle città toscane, ma certo qualcosa di particolare percepisce. Peccato che anche molti lucchesi non sappiano nulla della loro storia. Volete chiedere che le Mura diventino patrimonio dell'umanità UNESCO??!?! Siate coscienti che senza quel che accadde nel 1369 - 70 oggi le Mura non ci sarebbero!!!!! Le dico infine due parole sulla possibile collaborazione Lucca - Pisa di oggi, una collaborazione che affascina tanto il centro destra. Nulla di male a collaborare, ma i lucchesi dovrebbero esser coscienti che tale collaborazione oggi non può che essere asimmetrica essendovi da un lato una città che ha un ruolo regionale (Pisa) e dall'altro una città che tale ruolo non ce l'ha (Lucca).

I commenti

Come ben sai, caro cittadino, il manuale Bignami (esiste ancora?) non tratta della storia di Lucca. Aspetto però la tua versione della storia, magari invece di studiare sul Bignami hai letto qualche documento inedito. Facci sapere.

anonimo - 11/04/2023 02:48

Benaltrismo a go, go! Ma che c'entrano India e Cina? Che dovrebbe fare il Comune di Lucca, indire la settimana cinese? oppure quella indiana? In ogni caso, anche qualora il Comune organizzi le settimane indo cinesi, ciò non comporterebbe non fare la Festa della Libertà. Le due cose non sono collegate ed il benaltrismo non serve a nulla.

anonimo - 11/04/2023 02:46

Dove hai studiato storia? Sul Bignami?

Erio - 10/04/2023 19:43

Anacrosimo e basta
Il futuro si chiama Cina ed India, altro che discorsi.

ANONIMO - 10/04/2023 10:36

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