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  • 01/04/2023 01:45

1944, via Rasella, Roma.

1944, via Rasella, Roma. I partigiani del GAP, capitanati da Bentivegna, portarono a termine un attentato nel loro stile. Nascosero due ordigni in un carretto della spazzatura e, proprio Bentivegna, travestito da spazzino, lo portò fino all'angolo di via Rasella. Quel pomeriggio, come quelli precedenti, sarebbe passato di lì il Battaglione SS Bozen, appartenente alla Ordnungspolizei. Era formato da reclute altoatesine, e forse proprio il loro canto ha attratto Pietro Zuccheretti, 12 anni, apprendista ottico, che stava andando a lavorare e si è allungato fino a via Rasella per osservare quei soldati, fermandosi proprio accanto al carretto dell'immondizia. Dopo qualche secondo, la deflagrazione, che lascia a terra 33 soldati e 2 civili (la testa di Pietro la trovate nell'ultima foto). In totale i morti saranno 35 e i feriti 64. A questo attentato è conseguita la rappresaglia delle Fosse Ardeatine. La rappresaglia è una legge del diritto di guerra che non sto qui a spiegarvi, comunque si decise di fucilare 10 condannati (all'ergastolo o a morte) per ogni soldato tedesco morto SE I RESPONSABILI DELL'ATTENTATO NON SI FOSSERO CONSEGNATI. E sappiamo tutti che i partigiani non si consegnarono. Comunque, la Meloni ha parlato delle vittime delle Fosse Ardeatine dicendo che sono state uccise perché italiane. E si è scatenata la polemica. La Russa è intervenuto al podcast "terramadre" di Libero, dicendo: "Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che collaborava con loro. Peraltro vorrei ricordare che l'attentato di via Rasella non è stato una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda musicale di altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non" (Cit. Finita Burrasca )

I commenti

"D'altro canto neanche la pretesa di riqualificare come patrioti i militi della RSI è una pretesa irrealistica."
La pretesa di "riqualificare" i militi della RSI come "patrioti" è ASSOLUTAMENTE irrealistica.
I repubblichini erano, come il loro capo del resto, dei grotteschi burattini nelle mani dei tedeschi, che si prestavano a massacrare i loro compatrioti per compiacere i nazisti. Non avevano nemmeno la scusa dell'odio etnico verso altri italiani, come ad esempio l'avevano gli ustascia di Pavelic in Croazia, che massacravano i serbi.
La storia si fa con i fatti, non con le opinioni di La Russa, che in qualunque altro paese civile sarebbe al massimo amministratore di un condominio.

JD - 03/04/2023 08:37

Il che è una cosa che andava fatta 80 anni fa.
Il cretino che ha scritto questo post è un ignorante perché la rappresaglia è sta portata avanti entro 24 ore come richiesto da Hitler e non c’è mai stata la richiesta di consegnarsi ai responsabili.
Non era una banda di musicanti ignorante fascista. Era un battaglione che faceva i rastrellamenti e in quel momento tornava dal poligono. Ci vuole un’altra via Rasella!!!

anonimo - 03/04/2023 00:28

...che continua a fare oggetto di dibattito politico fatti accaduti 80 anni fa sia una nazione che non è in pace con la propria storia. Penso che la pretesa degli antifascisti di professione, corrispondente alla pretesa che tutti accettino la loro visione tout-court non porti da nessuna parte. D'altro canto neanche la pretesa di riqualificare come patrioti i militi della RSI è una pretesa irrealistica. In questo modo non la risolveremo mai.

anonimo - 02/04/2023 03:59

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