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Quando scrive 'Posto poi che gli insegnanti, al contrario di Lei, non possono lasciar per strada nessuno', appare troppo generico ed ideologico evanescente.
Nel caso del bullo risulta necessario essere specifici.
Un qualsiasi insegnante non può perdere il novanta per cento dell'orario di lezione a 'controllare' un bullo o due, quando in classe magari ci sono altri venti studenti meritevoli di 'cure' culturali.
Nella situazione di fatto l'unica strada è quella dell'insegnante di sostegno (se serve e ne dubito).
Io a suo tempo ho fatto l'insegnante, non di sostegno, ne sono uscito subito, non amo fare il guardia porci che anche dopo dieci anni sarebbero tali, anche con dieci anni di scuola, con l'idea, assolutamente balorda, che fuori dalla scuola dell'obbligo 'non si lascia nessuno per strada'.
Ai miei tempi nella scuola dell'obbligo i casi estremi facevano 'percorsi estremi', infatti esistevano scuole dedicate, ho un paio di conoscenti che ci sono entrati perché erano casi incurabili.
All'interno di una classe oggi un bullo può di fatto, per Legge, demolire, distruggendogli il futuro, la parte buona della classe. Per cosa? Pura ideologia.
Al di fuori della scuola dell'obbligo, non esiste nessuna Legge che obbliga un bullo a diventare Dottore.
Ai miei tempi quel bullo che avevo in classe alle superiori è stato espulso dopo tre mesi. Adesso fa il barista con famiglia.
Forse oggi con l'andazzo corrente, da vecchio se lo ritroverebbe ad aprirgli la pancia.
Il fatto è che oggi c'è molta ideologia da due soldi, troppa.
Con le ideologie non si fabbricano chirurghi.
Contenti voi!
Lei scrive: ".... i ragazzi non sono tenuto a sopportarli per forza , ti do le regole e tu le rispetti non sono tua madre ne la tua insegnante...". Posto che i genitori (tra i quali ci sarebbero anche i padri che molte signore madri tendono ad esautorare) fanno quel che vogliono, gli insegnanti dovrebbero essere messi in condizione di lavorare. Cosa voglio dire? Che dovrebbero essere messi in condizione di punire i ragazzi senza dover fare i conti con genitori urlanti. Posto poi che gli insegnanti, al contrario di Lei, non possono lasciar per strada nessuno.
Anonimo - 13/06/2022 03:30Il fatto è che oggi i cosiddetti 'educatori' alla maniera di sessant'anni fa non esistono più, salvo rarissimi casi.
Errato anche chiamarli 'educatori', poiché oggi prevale, in moltissime aree sociali, l'ideologia dell'autoeducazione, ormai divenuta endemica.
Gli educatori sono diventati commercianti i loro dirigenti sono businessman ed i pargoletti e loro famiglie altro non sono che 'clienti'.
All'inizio della mia carriera lavorativa ho anche provato ad inserirmi nel campo dell'insegnamento, accertato l'andazzo e non avendo alcun potere, ne sono immediatamente uscito.
E' la naturale decadenza e collasso della società.
Oggi sono vecchio e guardando il passato sono arrivato alla conclusione di aver vissuto una vita fortunata, cosa che dubito assai per le generazioni dopo la mia.
Il futuro è una scelta vostra.
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