Giornata contro la violenza sulle donne, : “Una piaga sociale da fermare quanto prima'.
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Minacce e violenze dai collettivi rossi. E la sinistra tace
23 Febbraio 2023 - 19:18
Pd e 5S attaccano il governo sulla rissa studentesca di Firenze. "Non dicono nulla...". Ma nelle stesse ore i progressisti tacciono sulle minacce dei collettivi di sinistra: un vizio non certo nuovo
Minacce e violenze dai collettivi rossi. E la sinistra tace
La sinistra s'è lanciata nella rissa, sperando forse di ammaccare il governo a suon di polemiche. Con il passare delle ore, la discussione sulla scazzottata studentesca di Firenze è stata infatti trascinata dai progressisti sul terreno dello scontro tra partiti. E meno male che le ideologie andavano tenute fuori dalla mischia. Dalle opposizioni si è alzato così un coro unanime di contestazioni al governo, reo - a giudizio di Pd e Cinque Stelle - di non aver condannato con fermezza l'aggressione "squadrista" del liceo Michelangiolo. Guai peraltro a mettere in dubbio quella narrazione e a spiegare che anche i collettivi rossi avevano contribuito ad accendere la miccia delle tensioni.
Pestaggio a Firenze, sinistra contro il governo
"Il governo non ha detto nulla sull'aggressione neofascista contro gli studenti di Firenze", ha tuonato deputato dem Nicola Zingaretti. Ed Elly Schlein è andata all'attacco del ministro Valditara. Ma il colmo è che tali recriminazioni provengono da un partito che troppo spesso non battuto ciglio di fronte alle aggressioni e alle minacce degli antagonisti.
Il silenzio
progressista sui collettivi rossiNelle stesse ore in cui pretendevano un pronunciamento del governo, i progressisti tacevano sulle minacce al ministro dell'Istruzione provenienti dai collettivi studenteschi torinesi. "Valditara a testa in giù", aveva scritto sui social un giovane vicino ai centri sociali, ma l'esponente politico non aveva ricevuto alcun sostegno da sinistra (come da lui stesso testimoniato). A solidarizzare con il collega di governo era stato invece Matteo Salvini, che in tutta risposta si era beccato una minaccia dai collettivi rossi. "Sappia che a piazzale Loreto c'è ancora posto", gli avevano comunicato tramitre i social. Ma al momento non si registrano diffuse condanne da sinistra, a eccezione di quella pronunciata dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Uno su mille ce la fa (a prendere le distanze senza indugi). Il silenzio piddino e pentastellato aveva anche accompagnato le minacce anti-Meloni al corteo di Firenze con cori offensivi sulle foibe.
Gli inni alle Br e la Meloni appesa
Ma pure in passato i progressisti si erano stranamente trattenuti dallo stigmatizzare alcune gesta dei collettivi studenteschi. A ottobre, ad esempio, gli antagonisti volevano impedire la realizzazione di un convegno di Azione Universitaria alla Sapienza di Roma e la sinistra, invece di redarguire questi ultimi, aveva polemizzato con il Viminale perché la polizia li aveva espinti. Analogamente, non si erano udite voci di condanna contro i giovani che inneggiavano alle Brigate Rosse durante un'assemblea sul caso Cospito nel medesimo ateneo romano. Eppure, cosa sarebbe costato? Nulla, visto che quelle idee sono fortunatamente estranee ai partiti della sinistra parlamentare. All'elenco dei recenti imbarazzi di sinistra aggiungiamo poi quello sul fantoccio della Meloni appeso a testa in giù a Bologna. Un gesto talmente grave da spingere il sindaco Pd Matteo Lepore a condannare l'accaduto. "Violenza inaccettabile", disse il primo cittadino.
Ma raramente da sinistra arrivano prese di posizione così esplicite, soprattutto quando a sgarrare sono i "bravi" ragazzi dei collettivi studenteschi o i loro amici militanti dei centri sociali. Per questo ora certe polemiche rivolte contro il governo sul caso del liceo Michelangiolo appaiono strumentali, se non addirittura ipocrite.
Si va bene tante belle parole , ma la politica è lo specchio della nostra società , quindi noi siamo questo , violenti EC ecc ecc del resto se un popolo si deve identificare con il Festival di Saremo è evidente che è in piena decadenza
Alvaro - 21/02/2023 21:43Firenze, 19 febbraio 2023 - L'aggressione ad un gruppo di studenti da parte di giovani di Azione Studentesca sabato 18 a Firenze, davanti al liceo Michelangiolo di Firenze non sarebbe un episodio isolato, un fatto simile sarebbe successo nei giorni precedenti davanti a un altro liceo fiorentino, il Pascoli.
Un copione con molte similitudini, e in questo caso sarebbero state anche brandite delle cinghie ma senza sfociare in violenze. Alle 8 del mattino di giovedì alcuni ragazzi di Azione Studentesca svolgono un volantinaggio poco distante dall'ingresso del liceo, in viale Don Minzoni. Alcuni studenti si avvicinano, dicono loro qualcosa, ed è allora, stando alle testimonianze, che un gruppo, con cappucci calati sulla fronte, appare all'improvviso e si toglie la cintura dai pantaloni iniziando a brandirle mentre i ragazzi, spaventati, si rifugiano nell'androne della scuola. Fuori, esce anche una professoressa che si mette di mezzo per proteggere i suoi studenti ed evitare che succeda il peggio. A confermare l'episodio la dirigente del liceo Maria Maddalena Erman. «Abbiamo subito chiamato la Digos e i carabinieri - spiega - le indagini sono in corso. Ma quando ho saputo di quanto accaduto al liceo Michelangiolo non ho potuto fare a meno di notare la triste somiglianza con quanto successo nella nostra scuola».
Il mattino seguente, aggiunge, «abbiamo trovato sulla parete all'ingresso della scuola alcune scritte inneggianti al fascismo. In ogni caso per tuti e due gli episodi ho presentato denuncia».
È intanto annunciata in città per il 21 febbraio, alle 18 ai giardini di viale Malta, una manifestazione studentesca, con corteo, «contro le aggressione fasciste del Pascoli e del Michelangiolo perpetrate dai giovani di Fdi».
Sull'aggressione di ieri resta acceso il dibattito politico con Pd e sinistra che chiedono al Governo, al centrodestra, e alla premier Meloni di prendere posizione e condannare i fatti. I senatori toscani del Pd Silvio Franceschelli, Dario Parrini e Ylenia Zambito sottolineano come «a 24 ore dall'accaduto, Giorgia Meloni e i maggiori dirigenti nazionali di Fdi non hanno ancora rilasciato una dichiarazione di condanna», e annunciano un'interrogazione parlamentare« al ministro Piantedosi.
Anche il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni annuncia un'interrogazione ai ministri Piantesodi e Valditara ed esorta »la destra e la presidente Meloni ad avere il coraggio di recidere i legami con i fan della parte peggiore della storia italiana».
Ma per il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti «episodi di violenza politica sono sempre da condannare al netto di quella che sarà la dinamica da accertare. L'auspicio è che tutto ciò rimanga circoscritto a questo liceo».
A livello fiorentino il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Francesco Torselli osserva: «Nessuno provi a costruire ambiguità o dubbi sul nostro pensiero. Le aggressioni, le intimidazioni, gli atti vigliacchi non appartengono né alla nostra storia né al nostro modo di fare politica. Fratelli d'Italia e i suoi movimenti giovanili rifiutano la violenza come forma di manifestazione politica e condannano apertamente qualsivoglia aggressione o intimidazione, da qualsiasi parte esse arrivino».
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