Comitato 10 Febbraio: “Rispettare il Giorno del Ricordo. No a giustificazioni della tragedia delle foibe”
COMITATO 10 FEBBRAIO SEZ. LUCCA
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“La tragedia delle foibe operata dai partigiani comunisti jugoslavi e dai loro complici, così come l'esodo di oltre 350.000 istriani, fiumani e dalmati, dal confine orientale non possono essere giustificate. Ogni tentativo riduzionista è una violazione della legge 92 del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo”.
Questo il commento del Comitato 10 Febbraio alla conferenza senza contraddittorio tenuta da Eric Gobetti a Lucca, alla presenza degli studenti.
"Il Presidente della Repubblica Mattarella - continua la nota - ha più volte affermato come vada combattuto ogni giustificazionismo della tragedia delle foibe. Nel 2019 al Quirinale ha sottolineato come "non si trattò - come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare - di una ritorsione contro i torti del fascismo”, “chi resisteva, chi si opponeva, chi non si integrava nel nuovo ordine totalitario spariva, inghiottito nel nulla”.
“Le parole di Mattarella sono definitive - continua il Comitato - e impongono una condanna unanime di ogni tentativo riduzionista o giustificazionista della violenza che ha colpito i nostri connazionali sul confine orientale. I soggetti che propugnano tesi del genere, che le diffondono, che le difendono, si pongono fuori dallo spirito della legge 92 del 2004 e si identificano all’interno di un’area politica che produce tesi revisioniste, in continuità ideologica con i partigiani comunisti autori delle stragi di italiani in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia”.
"Inoltre è di una gravità estrema - ribadisce il Comitato 10 Febbraio - la modalità con la quale è stato organizzato il tutto. Le famiglie erano al corrente di una simile iniziativa? Nessun insegnante ha avuto niente da ridire sulle tesi sostenute da Gobetti? Non è più tollerabile che si strumentalizzino simili ricorrenze come una clava politica da utilizzare al momento opportuno, perché di questo si è trattato. Di fronte ad una platea di studiosi titolati a parlare di un argomento tanto complesso, si è scelto di chiamare un autore che ha dedicato un libretto di appena 136 pagine al dramma delle foibe e dell'esodo."
“Chiediamo per tanto al Provveditore agli studi di organizzare un incontro per le scuole dove non si neghi la verità dei fatti e si rispetti il dettato normativo e lo spirito che anima il Giorno del Ricordo. Gli esuli e le loro famiglie hanno aspettato per decenni un riconoscimento da parte dello Stato italiano della loro sofferenza - conclude il Comitato - e non possiamo accettare che la legge 92 del 2004 venga violata nelle sedi istituzionali e alla presenza degli studenti, a cui per anni è stata negata la conoscenza di quanto accaduto, e a cui oggi vorrebbe essere raccontata una storia manipolata”.