Giornata contro la violenza sulle donne, : “Una piaga sociale da fermare quanto prima'.
Giornata contro la violenz ...
Per
Potere al Popolo le elezioni sono un mezzo, non un fine: sono utili se
riescono a dare voce ad uno schieramento popolare aggregatosi negli anni
attorno alle lotte del territorio, inutili se servono solo a ribadire
la sopravvivenza di apparati politici residuali, che non hanno alcuna
reale rappresentatività o influenza nella società.
Per
questo motivo il nostro percorso politico ci ha portato a non
partecipare alle elezioni comunali: non abbiamo bisogno delle tribune
elettorali per ribadire la nostra esistenza perché lo facciamo
quotidianamente confrontandoci con le esigenze di chi sta pagando la
crisi economica e sociale di questo sistema malato, nel faticoso
tentativo di ricreare quel blocco sociale a cui vogliamo dare voce e
rappresentanza.
Per farlo però bisogna farsi piccoli, mettersi a terra, lavorare con fatica, camminare domandando.
Il
nostro obiettivo coincide con il nostro agire quotidiano: costruire
comunità e tessuto sociale intorno alla condizione di coloro che vivono
lo sfruttamento lavorativo, la paura del domani, le discriminazioni e la
marginalità.
Negli
ultimi anni, tra mille difficoltà, abbiamo scelto di metterci al
servizio di quelli che sono esclusi dal potere avviando attività
trasversali animate dallo scopo condiviso di mostrare come sia possibile
generare una cultura collettiva e mutualistica, attenta ai bisogni di
tutte e tutti.
Abbiamo lavorato in risposta a situazioni di grave
marginalità tramite lo Sportello Sociale e l’Ambulatorio Popolare alla
Casa del Popolo, che ci hanno permesso di lottare per il diritto alla
casa, al lavoro, alla sanità e all’assistenza sociale a fianco di 65
famiglie, prese in carico per una o più necessità. Tramite questa
attività ci siamo scontrati direttamente con numerosi non sense
burocratici in risposta ad un sistema che ha difficoltà a recepire le
persone come portartici di bisogni multipli.
Abbiamo contribuito a
creare e partecipiamo attivamente alla Rete di Solidarietà Popolare,
che da oltre due anni fornisce sostegno economico e pacchi alimentari a
50 nuclei familiari grazie alla partecipazione attiva della Società
Popolare di Mutuo Soccorso Garibaldi che ha messo a disposizione una
Cassa di Resistenza, totalmente autofinanziata.
Abbiamo contribuito alla realizzazione di un Guardaroba Popolare, che rimette in circolo abiti, scarpe e accessori, promuovendo una cultura basata sulla circolarità dei beni di consumo.
Forniamo sostegno e lottiamo per il riconoscimento dei diritti oltre il genere e l’orientamento sessuale tramite lo Sportello LGBTQIA+.
Abbiamo
creato nuovi spazi di aggregazione collaborando all'allestimento della
Palestra Popolare che da tre anni porta avanti corsi di boxe, taicji
quan, vinyasa yoga e wing tsun aperti a tutte e a tutti.
Alle
molte liste che si presentano alle elezioni, liste senza pregresso, con
progetti e programmi declinati al condizionale, noi rispondiamo con il
nostro quotidiano di azioni su base volontaria e autofinanziata.
Ma non siamo i soli, lo sappiamo bene, il nostro agire è fatto di condivisione di idee, obiettivi, azioni con una rete sempre più estesa con cui da anni collaboriamo in modo concreto sui temi del lavoro (Lavoratori GNK, Texprint, Essity e Bekaert, Lavoratrici Piaggio, Si Cobas e Cobas), della scuola (mobilitazioni degli studenti, degli insegnanti e del personale ATA), dell’ambiente (rete dei movimenti No Base a Coltano, Assemblea Permanente No KEU e movimenti impegnati nelle mobilitazioni contro lo sfruttamento delle Apuane e della Lecciona), della difesa dei beni comuni (Manifatturiamo) e dei diritti.
Negli
anni abbiamo avviato o affiancato percorsi di lotta e mobilitazione
nelle piazze e nelle strade ed abbiamo attaccato l'amministrazione
comunale mettendo i nostri corpi, le nostre storie e le nostre
conoscenze in piazza e costringendola a confrontarsi.
Questa
per noi è la politica, quella autentica e pulita, che non si realizza
nella costruzione di liste frutto di incontri e accordi che precipitano
dall’alto i nomi dei candidati o che improvvisano percorsi partecipativi
a pochi mesi dalle elezioni.
Per continuare a fare tutto questo
abbiamo però bisogno dell’aiuto di tutte e tutti, perché la collettività
è in prima istanza frutto di uno scambio condiviso di storie, idee,
intelligenze e saperi. In
un momento in cui tutti gli altri chiedono sostegno in termini di voto,
noi chiediamo sostegno concreto, in termini di incontro, promuovendo le
adesioni a Potere al Popolo: la partecipazione è ancora una cosa seria,
che nasce e cresce nel tempo e nel fare insieme.
Siete gemelli dei dementi livornesi che si sono rifiutati di dedicare una strada alla Fallaci.
Ma quanto sarete ridicoli e ignoranti?
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