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  • 05/01/2023 01:54

ERBACCIA NEI FOSSI SOTTO LE MURA, UN ESPERIMENTO FALLITO

Nei primi anni in cui, a nostro avviso assurdamente, si era scelto di lasciar crescere, alta come un uomo, l’erba nei fossi attorno alle Mura, il primo sfalcio stagionale avveniva nel mese di settembre. L'anno scorso invece la situazione si è trascinata fino a fine novembre. Va fatto rilevare che, dopo tre anni di scarsa cura, le piante palustri e le alte erbe stanno sempre più rafforzando i loro apparati radicali e questo ha reso evidentemente difficoltoso lo sfalcio novembrino. Basta osservare come, nei fossi, nonostante il lavoro fatto, permangano ciuffi basali potentemente sviluppati che, al primo caldo primaverile si svilupperanno fino a rendere difficile il regolare deflusso delle acque. Chiediamo dunque al presidente del Consorzio di Bonifica se creare le condizioni per peggiorare la capacità di smaltimento delle acque del reticolo minore sia in linea con i compiti dell’ente che egli amministra. A parte questo non smettiamo e non smetteremo mai di sottolineare che gli spalti delle Mura non sono un parco naturale e non sono neanche un ambiente agrario o incolto; gli spalti delle Mura sono un giardino storico parte integrante del monumento. Pensiamo dunque che una gestione dei fossi, che si vuol presentare come naturalistica, contrasti pesantemente con la tutela del monumento, con il decoro e con la possibilità di offrire a cittadini, viaggiatori e visitatori un paesaggio urbano ben tenuto. Lasciare l’erba alta sotto le Mura di Lucca equivale al lasciarla nei canali del giardino della Reggia di Caserta o in altri contesti monumentali. Contrasta veramente con qualsiasi logica il vedere fossi di campagna, posti nei più vari luoghi del comune di Lucca, da Farneta al Morianese, da Sorbano a Sant’Angelo, già ben falciati in primavera, mentre gli spalti risultano invasi da alte erbe. Se si vuole attuare una gestione naturalistica o presunta tale lo si faccia in campagna e non sotto un monumento come le Mura!! Chiediamo dunque che, già dalla prossima primavera si riprenda ad effettuare i necessari sfalci rendendo dignità e decoro al maggior monumento cittadino. Chiediamo al Sindaco che si adoperi con il Consorzio di Bonifica per far cessare un modello gestionale totalmente assurdo. Già che siamo in tema, chiediamo anche al Consorzio di Bonifica quando siano in programma i lavori di rimozione della vegetazione ripariale del Serchio a valle del ponte di Monte San Quirico, dove ci pare che i salici siano fin troppo sviluppati. Piero Andreucci – Per Lucca e i suoi Paesi

I commenti

È da ormai molti anni che un'insieme di esperti molto qualificati, in Italia, ma anche in Europa e nel mondo, cerca di innescare un cambio di rotta nella gestione dei corsi d'acqua ed in generale del verde urbano, mirando a metodi coscienziosi che puntino verso soluzioni ecologiche. In alcuni paesi (inutile dirlo: non il nostro) sono già molto avanti in tal senso. Era bello sapere che a Lucca fosse stato raggiunto un magnifico obiettivo, al passo coi tempi e tutt'altro che fallimentare, ma purtroppo è questa una lotta che non vede tregua, di fronte a coloro che puntano a mantenere salda l'ignoranza per ottenere consensi politici e dare alle masse disinformate ciò che esse chiedono, anziché educarle sui perché alcune azioni, come appunto gli sfalci a raso delle sponde, siano deleterie. Finché continueremo a vedere titoli dove le piante, tra le quali magari anche specie a rischio di estinzione (nonché, volendo, molto belle) vengono definite "erbacce" ed associate all'incuria, vorrà sempre dire che c'è ancora molto su cui lavorare. E se voi dite "non smettiamo e non smetteremo mai", beh: noi nemmeno.

Bernardo Borri - 06/04/2023 12:02

Questo articolo risulta anacronistico dal punto di vista culturale. Una corretta gestione del reticolo idraulico, secondo le linee guida della Regione Toscana, prevede, dove possibile, la salvaguardia della vegetazione ripariale. Il contesto specifico, dati gli spazi disponibili, permette buoni compromessi, senza che le mura monumentali e la visione d'insieme subiscano danni strutturali e visivi.
Ridurre gli sfalci (non annullarli) è una buona scelta; i periodi possono modificarsi annualmente in funzione delle stagionalità bizzarre.
La lungimiranza adottata non venga imbrigliata da concetti semplicistici che portano alla solita banalizzazione dei verde urbano.

Riccardo Banchi - 06/04/2023 00:36

Buongiorno,
mi permetto di commentare in virtù delle assurdità che ho letto.
Leggendo l'articolo si capisce che chi l'ha scritto e probabilmente chi rappresenta, non abbia alcuna competenza ecologica e fisica e che non ricorda assolutamente nulla del percorso di studi. Il deflusso delle acque se non c'è nulla che ne riduca la velocità (ossia la vegetazione sommersa e delle rive), può solo arrecare più danno a valle e favorisce l'erosione con rimozione del terreno.
Che sia sotto delle mura o peggio ancora fuori dal contesto urbano, è fondamentale che i fossi, canali e fiumi abbiano lo spazio giusto che gli compete e non vengano strozzati e sempre più ridotti nella sezione dalle attività agricole, da incompetenti gestioni di cementificazione e allacciamento delle rive, dalla costruzione di strade e sempre più inutili costruzioni edili. Del resto proprio la gestione richiamata dall'articolista provoca tutti gli anni danni a persone e cose evitabili se fossero affrontati per quello che sono e non degli impianti idraulici di casa.
Sebbene la maggior parte dei cittadini siano inconsapevoli di abitare un Pianeta dove vivono anche altri animali, vegetali e altri organismi, anche un fosso possiede una propria fauna e flora e che sfalci sovranumerari e fatti in periodi errati (come la primavera), uccidono specie animali e impoveriscono l'ambiente di tutti che è un bene comune. Occorre più competenza e rispetto da parte di tutti, a maggior ragione da parte di chi scrive su un canale di informazione seppur a valenza locale.
Non sarebbe più bello e utile migliorare le conoscenze e competenze dei lettori?
Grazie per l'attenzione

Mario Cozzo - 10/01/2023 09:02

Qui non si parla di fiumi. Neanche di grossi canali. Neanche di laghi. Non si parla di corsi d'acqua naturali. Non si parla di corsi d'acqua che attraversano la campagna o i boschi. Qui si parla di una cunetta, di un fossetto, posto in un contesto storico, in un parco urbano monumentale. Per cui qui si dovrebbe attuare una gestione da parco urbano, come sul fiume si dovrebbe adottare una gestione da parco fluviale (periurbano). Qui gli sfalci vanno benissimo, altrove vanno fatti in modo diverso. Le alte erbe sotto le Mura sono fuori luogo. Completamente fuori luogo. Spero se ne prenda atto.

anonimo - 09/01/2023 05:17

Non mi preoccuperei più di tanto delle case in golena.
Quello a cui non pensa la corrotta mente umana, stia tranquillo,
ci pensa la ferrea incorruttibile Legge della Natura.

... - 07/01/2023 11:48

Radere al suolo le case in golena?
In Italia?!
Che crede di essere in Norvegia?

... - 07/01/2023 11:29

Case in golena e fascia di rispetto
RADERE AL SUOLO sono illegittime, RegionDecreto 523/1904, chi le ha autorizzate ha sbagliato quindi radere al suolo, altro che eliminare utile vegetazione ripariale

Rosa - 06/01/2023 22:37

La vegetazione ripariale è necessaria, le opere abusive e illegittime "ripariali" invece sono dannose e illegali! La normativa del Regio Decreto 523/1904 è chiara:
SI alla vegetazione arborea ripariale;
NO alle strutture fisse su sponde e fasce di rispetto;
Invece VI accanite solo sulla vegetazione! Come mai?

Rosa - 06/01/2023 22:34

Il signore dovrebbe partecipare a qualche conferenza del CIRF oppure ci penso io a fargli vedere le conseguenze degli sfalci che lui vorrebbe.

Rosa - 06/01/2023 22:31

MR acronimo forse di Me..oso Andreucci non sarà un agronomo , ma dice cose sensate probabilmente non hai capito neanche cosa ha scritto .

Giuntino - 06/01/2023 12:21

Sulla Voce la gente si è come divisa le lamentele in base ai gusti. C'è quello che si lamenta, a cicli di ogni qualche mese, dei parcheggi, quelli che si lamentano dell'erba alta, quelli che si lamentano delle foglie sui marciapiedi, e così via. Queste persone non lo fanno perché credono che ciò di cui si lamentano loro (erba alta) sia più grave del Campo Balilla che fondamentalmente diciamocelo non esiste più da come l'hanno ridotto. Lo fanno, intendo lamentarsi ognuno di quella specifica cosa, perché hanno la fissa su quella, in base a gusti personali ed esperienze personali.

Le uniche cose di cui a Lucca ci si dovrebbe davvero lamentare, intendo seriamente e come cittadinanza, sono San Concordio, e alcune cose che riguardano il Summer e i Comics, incluso lo scempio del Campo balilla (nota bene, NON ho detto abolirli, nel modo più assoluto). Se ad un problema puoi sopravvivergli, non lamentartene.

Anonimo - 05/01/2023 16:22
a

Ha parlato la voce dell'ignoranza ...

Laura Favilla - 05/01/2023 15:08

E il fiume Serchio una ripulita no eh ? Ci sono Isole enormi con alberi altissimi. Non vorremmo tornare sott acqua noi di Santa Maria a Colle !!!

Maria Guenda Franceschini - 05/01/2023 13:42

Il signor Andreucci ha anche un solo titolo per metter bocca sull’argomento? Perché il dubbio che sia un incompetente viene, e bello grosso. A giudicare dalla logica demenziale che utilizza, non solo non pare competente in materia: pare guidato da interessi del tutto soggettivi. Ma chissà, magari vorrà smentirmi.

Nencioman - 05/01/2023 12:10

Si guarda la pagliuzza (l'erba alta nei fossi) e si ignora la trave del campo balilla ridotto come tutti possono vedere. Personalmente non mi sembra che gli spalti siano meno belli se l'erba nei fossi non viene sfalciata mentre invece mi sembra uno scempio vedere il campo balilla ridotto in quello stato ma di questo nessuno parla.

Anonimo - 05/01/2023 11:03
A

Puoi chiedere anche come mai in certi momenti nell anno e anche solo del giorno il livello dell acqua sale nonostante Non piova ?

Ehh - 05/01/2023 09:00

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