• 4 commenti
  • 02/01/2023 12:57

Povera Lucca

In questi giorni di festa, era tanto che ci volevo andare, sono andato a Pisa al Palazzo Blu a vedere la mostra dei Macchiaioli che amo particolarmente. Il Palazzo, di per se non è che sia stupendo, ma ha colpito invece il numero delle mostre che ha fatto negli ultimi dieci anni. Tutti (quasi) i grandi artisti ci sono passati portandosi dietro centinaia di migliaia di persone a visitarlo e rendendo Pisa una città di cultura con un un grande ritorno sia di immagine che economico. C'è da dire che di questa mostra ne sono venuto a conoscenza dalla pubblicità fatta su un giornale specializzato ma, mi pare, di aver letto qualcosa anche sul Corriere o su ilSole 24ore. Segno che dietro ogni evento ci sono professionisti capaci che fanno conoscere a tutti l'evento stesso. Sicuramente la promozionie non l'hanno fatta a Pisa, se non solo marginalmente come articoli redazionali. 

E a Lucca? A Lucca, con l'esclusione di quei pochi eventi e mostre che organizza la Fondazione Ragghianti, finanziata dalla (beata) Fondazione CRLucca, e ottimamente retta e sviluppata da Paolo Bolpagni cosa abbiamo da attirare turisti della cultura se non il Museo della Tortura nella principle via cittadina? Avremmo un patrimonio artistico e culturale, nonché urbanistico, che non viene usato, ovvero, viene usato per la sola parte urbanistica per aprire paninoteche e fondamentalmente barini che a tutto servono a parte i turisti culturali (saranno meno ma spendono di più). D'altronde gli unici musei, tutti statali, nei momenti clou certo non fanno comunicazione né tantomeno organizzano mostre di richiamo nazionale. In pratica gli unici grandi patrimoni lucchesi capaci di attirare gente (ben diversa tra loro) sono le Mura ed i Comics 

Ma dove vogliamo andare con queste persone che sono esperti di nulla prestati alla comunicazione territoriale ed all'incoming? Avremo (abbiamo) un patrimonio enorme sulla carta ma è come far guidare una Ferrari dal povero Quartuccio". 


ps.: in questi giorni abbiamo visto una città sfavillante, piena di luci che ha accontentato tutti. Ma attenzione perché le stesse luci (identiche e proprio quelle) erano anche a Certaldo ed altri mille posti sollevando standing ovations. Vediamo quando tutto rientrerà nella normalità cosa accadrà. Io spero di vedere più mostre e meno barini.... e già abbiamo fatto un balzo in avanti clamoroso rispetto alla giunta del trio Lescano (Tambelini-Raspini-Mammini)

I commenti

Caro signore... dica quello che vuole su Tabellini ma riguardo la cultura penso ne abbia più lui da solo che tutta la giunta attuale messa insieme...che forse avrà altre doti...se cosi si possono chiamare.

Anonimo - 03/01/2023 18:50

Parto da un presupposto: il franchising del Museo della Tortura, ancorché iniziativa privata e senza soldi pubblici investiti, mi fa schifo quanto mi può fare schifo il mercatino di cineserie (finalmente scomparso) da Piazza Napoleone. MA SONO GUSTI MIEI E ME LI TENGO, SAREBBE BELLA: IO NON CI VADO E NON VADO AL MERCATINO DELLE CINESERIE (si chiama DEMOCRAZIA)
Ma ribadisco: perché scagliarsi contro una iniziativa privata, che paga affitti, che dà lavoro?
E questo mi sembra un punto qualificante.
Poi sai, visto che giro l'Italia, menomale che c'é Bolpagni e Dudreville a San Micheletto - evento dove più volte è intervenuta la polizia a cavallo a sgombrare le folle -, tutto il paese non parla altro che di Lucca e di questa mostra e della Fondazione Ragghianti. Che per giustificare gli 800mila euro che ogni anno la (beata) fondazione crl gli piscia, compra spazi, per DUDREVILLE (genio mondiale imperdibile e imprescindibile, altro che i Macchiaioli a Palazzo Blu) su Luccaindiretta o sul Tirreno/Nazione, sai mica sul Times o su Le Figaro, su Tirreno e Nazione. Complice magari qualche ufficio stampa di altissimo livello professionale, qualche professionista da oliare, qualche intellettuale da mantenere.
Più mostre e meno barini? Perché non vai a Salzburg o a Praga, a Digione o a Bruges? Ti renderai conto che quello che muove l'economia è il turismo e non solo quello di gente come te, che magari vuoi città silenziose e vuote perché devi passare in riflessione gli ultimi anni della tua vita da intellettuale, ma anche quello di famiglie, gente "normale", gente che paga le tasse ( e quindi, come dice qualche scienziato, "possiede" la Repubblica esattamente come te e quindi ha stessi diritti che tu hai, ricordatelo bene) che ha tutti i diritti anche di avere bar e ristoranti. Di avere Movida, di vivere, nel rispetto degli altri ma nel rispetto anche di ciò che amano loro.
Poi fai lo snob e sei un contadino rincivilito, magari con tre bicci in banca? Gira il mondo, e ricorda: Demostene si curò la balbuzie con i famosi sassolini in bocca. Occhio a non ingoiarli...
Specie mentre da solo ti godi Dudreville e ti bei e pasci della tua "cultura": se ti capita alla mostra, visto il vuoto che c'è, può essere pure che non ti soccorra nessuno...
Sul fatto però che siamo già nell'iperspazio siderale rispetto al vuoto arrogante e pretenzioso di Tambellini e i suoi giannizzeri di palazzo, lì non ti posso contestare. Finalmente ce li siamo levati dai ronzulli.
Il "professor" Tambellini e la sua culture de Régime...

anonimo - 03/01/2023 13:45

Descrizione interessante
Ecco, la prendo come un modo di intendere il "turismo" che è antitetico a quello proposto da questa giunta (e da quella precedente si capisce).
Cioè un'offerta - anche - culturale, oddio che parolaccia, scusate, contrapposta all'offerta 'Disneyland'.
Prendiamo come esempio i Comics. C'è ancora grazie a Dio una consistente parte 'culturale' (incontri, mostre, e quant'altro), ma diciamo la verità... quel che interessa è imbottare quanti più cosplayers possibile.
Ma il Museo (del fumetto) che fine ha fatto, davvero? Dopo anni che ha rappresentato solo uno specchietto per allodole siamo davvero disposti a credere che ora 'rinascerà', o è l'ennesima presa per il culo?
Tambellini l'ha mandato a puttane? sì, ma... prima di lui pure Fazzi (suo fu l'inizio della presa per il culo, ne fui testimone oculare) e Favilla. Col Museo del Fumetto di Lucca (notate le maiuscole?), che doveva diventare la nuova Angouleme, ci siamo sputtanati in mezza Europa.
Credevamo di acculturarci, e siamo finiti ac-cul-turati :D
Oh. P.S.: Complimenti per il riferimento a Quartuccio, credo che ormai in pochi se lo ricordino.

JD - 02/01/2023 18:24

Speriamo che dopo il trio Lescano non venga il quartetto Cetra.

Anonimo - 02/01/2023 14:49

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