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  • 18/10/2022 16:17

ex campione di ciclismo Mario Cipollini condannato in primo grado per maltrattamenti

Lucca, 18 ottobre 2022 - Tre anni di reclusione all’ex campione di ciclismo Mario Cipollini condannato in primo grado per maltrattamenti, stalking, lesioni e minacce nei confronti della ex moglie Sabrina Landucci. Oltre al pagamento di 80mila euro come risarcimento danni e 5mila euro per l’attuale compagno della donna, l’ex calciatore rossonero Silvio Giusti, per le minacce ricevute da Cipollini. Questa è la sentenza alla quale è arrivata la giudice Felicia Barbieri, dopo anni di battaglia giudiziaria nelle aule del tribunale di via Galli Tassi. Una pena ancora più dura rispetto alla richiesta avanzata dalla pm Letizia Cai, che aveva chiesto complessivamente 2 anni e 6 mesi di condanna. La lettura del dispositivo è avvenuta, dopo tre lunghe ore, senza l’imputato, assente quasi sempre durante tutto il processo, ma di fronte alla stessa Landucci e ad un’aula piena di giornalisti, a conferma del forte interesse mediatico suscitato dalla vicenda. "È una sentenza difficile da commentare ma sono soddisfatta - ha detto con le lacrime agli occhi Sabrina Landucci, assistita dall’avvocato Susanna Campione -. Anche se è stato un percorso difficilissimo. Le parole della difesa mi hanno fatto male, mi sono sentita veramente offesa. A ferirmi di più l’immagine di madre inadeguata che è stata data di me". Tutto era iniziato nel gennaio 2017, quando Sabrina Landucci aveva denunciato l’ex marito in seguito a una serie di episodi lesivi sia fisicamente che psicologicamente nei confronti della sua persona. Fra tutti l’aggressione in una palestra lucchese e quella tra le mura domestiche dove la donna ha raccontato di essere stata trattenuta a lungo sotto minaccia, con tanto di pistola puntata. Accuse che l’imputato ha sempre respinto e che la difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Napoleone e Cesare Placanica, ha provato a smontare sollevando dubbi non solo sulle testimonianze portate dall'accusa, ma soprattutto sui capi di imputazione. Con l’obiettivo di far cadere le accuse di maltrattamenti e di stalking per le quali, secondo la difesa, mancherebbero gli elementi giuridici fondamentali quali la continuità, la persistenza e la sistematicità nonché, per quanto riguarda i maltrattamenti, precisi riferimenti temporali. «Ci rendiamo conto che l’onda emotiva di questa vicenda, che ha interessato anche la stampa, possano aver condizionato - ha commentato l’avvocato difensore Napoleone - Ci sono aspetti da approfondire e per questo faremo ricorso in appello". Fra i punti su cui la difesa vorrà tornare sicuramente in futuro la questione, già sollevata ieri in aula con non pochi dubbi, della richiesta di archiviazione avanzata in un primo momento dal pm titolare del fascicolo, Antonio Mariotti, poi revocata dall’ex procuratore capo Pietro Suchan. Ma quella sarà un’altra tappa.

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