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  • 04/10/2022 15:16

ANDRUS AUG, IL PROFESSIONISMO A 29 ANNI GRAZIE A FANINI E LE SUE NUMEROSE VITTORIE

 Per ogni dilettante il sogno è sempre stato quello di diventare professionista, riuscire a superare il divario che c'è fra le categorie provando a dare il massimo per riuscire a far diventare la disciplina sportiva più amata anche fonte di guadagno e di professione. Era veloce, l'identikit del talento il ciclista estone lo aveva dimostrato negli sprint vincendo a ripetizione in Estonia, trasferendosi poi a correre nelle nazioni più evolute: 2 anni in Francia, poi Croazia, Norvegia, Finlandia. Ma con l'Italia stranamente non aveva mai avuto contatti. Negli anni 70 si guardava l'età puberale e adolescenziale per individuare il talento osservando a ritroso la sua giovinezza e lo sviluppo attraverso allenamenti specifici. Negli anni 90 invece le capacità motorie e fisiche non erano più sufficienti. Ma per Aug non servivano nemmeno le vittorie che aveva inanellato a decine nelle sue partecipazioni alle gare internazionali, dimostrandosi uno dei migliori velocisti.

"In Estonia-dice l'ex ciclista-negli anni 80-90 chi aveva dei numeri da ciclista cercava fortuna in Francia. Poi mi sono capitate diverse opportunità in altri paesi ed ho sempre continuato a vincere. Con una squadra finlandese sono riuscito un anno ad impormi anche in diverse tappe al Giro internazionale di Bulgaria. Mai però nessuna squadra italiana si era fatta viva per propormi il passaggio al professionismo ed a quel punto mi ero ormai rassegnato a chiudere la carriera ciclistica da dilettante. Gli anni passavano, ne avevo ormai 29 ed era tardi per entrate nel mondo professionistico"

Poi cosa successe?

"Tutto ad un tratto si è accorto di me Ivano Fanini proponendomi il grande salto, quello che avevo sempre sognato, e lo feci nel 2001 con Amore e Vita - Beretta quando ormai non ci speravo più ed è stata la mia fortuna perchè a quella stagione ne sono seguite altre sei con alcune fra le più forti squadre italiane. Ho avuto l'opportunità di vincere tante corse nell'elite del ciclismo dando un senso alla mia carriera e raccogliendo grandi soddisfazioni".

Il fiuto di Ivano Fanini ebbe ragione ancora una volta perchè Aug da neo professionista nel 2001 alla tarda età di 29 anni vinse con Amore e Vita 12 corse, risultando il ciclista più vittorioso in una stagione nella storia della squadra lucchese ed ancora più significativo è averlo fatto da neo professionista. Un'altra dimostrazione di come Ivano Fanini ha elaborato nel tempo una tecnica utilizzando pienamente il suo tempo in funzione dei suoi corridori ed è anche per questo motivo che questi sono riusciti a vincere tanto. A volte è intervenuto per migliorare le loro performance anche nella qualità della vita privata e familiare. Oltre che presidente è anche sempre stato proprietario delle sue squadre ma non soltanto. È riuscito a rimanere nella storia come presidente più vincente di sempre dello sport lucchese perché è stato anche un manager sportivo che si occupa della pianificazione e gestione di progetti e attività con una particolare attenzione agli aspetti organizzativi sulla base di vincoli dati dalla disponibilità delle sue risorse, sempre di entità inferiori rispetto alle altre squadre professionistiche.

IL SOGNO AVVERATO

Anche con Amore e Vita, Aug confermò la sua tipologia di velocista e le due doti muscolari esplosive vennero fuori anche nel professionismo. Vinse nel 2001 12 corse: il G.P. Città del Rio Saliceto e Correggio in provincia di Reggio Emilia, la Porec Trophi, E.O.S. Tallinn Grand Prix, Elva Ratrapaev; 1.a, 7.a, 8.a, 9.a e 13.a tappa al Giro del Marocco trionfando anche a Casablanca, quindi la 1.a tappa Wyscig Solidarnosci, i Olimpijczkow (Skarzysko-Kamienna- Lodz), la 5.a tappa al Giro di Bulgaria e la 5.a tappa Wyscig Solidarnosci i Olimpiczykow.

Ma quale di queste corse le dette maggiori soddisfazioni?

"Sicuramente risponde l'oggi cinquantenne ex ciclista-la vittoria in Italia nel G.P. Rio Saliceto e Correggio, una corsa che in passato vide la vittoria nel 1994 anche di un grande campione come Andrea Tafi. Quando nel 2001 vinsi io superai allo sprint velocisti di rango come Nicola Minali, Enrico Degano, Alberto Ongarato, Adriano Baffi e Federico Colonna. Ero fiero di essere stato uno dei primissimi estoni a passare professionista e tutto questo grazie ripeto a Fanini".

I RAPPORTI CON CIPOLLINI E PETACCHI

"Gli allenamenti a Lucca, l'appartamento che Fanini mi mise a disposizione a Lunata ed il team manager Cristian Fanini con il quale mi allenavo costantemente. Ivano, dopo le mie vittorie in Marocco mi regalò degli occhiali speciali che avevo sempre desiderato con un certo grado di flessibilità attraverso lenti fotocromatiche che conservo tutt'ora. Grazie alla sua fiducia anche le grandi squadre si interessarono a me. Ho trascorso altri sei anni nel professionismo correndo successivamente nella De Nardi-Domina Vacanze chiamato a tirare le volate per Mario Cipollini, alla Fassa Bortolo con Cancellara e Petacchi diretto da Giancarlo Ferretti, Acqua e Sapone e Ceramiche Flaminia. I miei ingaggi lievitarono e mi sentivo fiero di aver raggiunto quello che volevo: correre da ciclista come professione. Dopo Fanini vinsi con meno frequenza pur raccogliendo altre 20 vittorie in 6 anni. D'altronde avevo in squadra i più forti velocisti di sempre come Cipollini e Petacchi e dovevo tirare per loro. Però tornai a vincere anche in Italia aggiudicandomi la quarta tappa del Giro del Trentino nel 2005, superando allo sprint Enrico Gasparotto e Daniele Colli".

OGGI A 50 ANNI LA SUA NUOVA PROFESSIONE DI PAVIMENTISTA IN ESTONIA

I rapporti con l'Italia ci sono sempre stati per Aug. Anche nel mese scorso ha fatto visita alla sede di Amore e Vita a Lunata, incontrandosi con patron Fanini e suo figlio Cristian e ricordando i grandi successi del 2001.

"Ho approfittato-conclude l'ex ciclista-per fare le ferie assieme alla mia compagna ed andare a visitare il meraviglioso centro storico di Lucca. Nelle vicinanze, a Buti, abitano assieme alla mia ex moglie i miei due figli Triine e Mona di 18 e 23 anni. Mona gioca a calcio nella squadra del San Giuliano Terme. E' sempre una forte emozione venire da queste parti e ricordare trionfi per me indimenticabili ed emozioni indelebili. Per me Fanini fu un miracolo. Grazie alla sua accoglienza ho potuto vincere tanto da professionista e sono orgoglioso di aver lasciato un segno anche nella storia di Amore e Vita, la squadra che mi fa ricordare i momenti più belli della mia carriera, regalando tante emozioni ai miei tifosi estoni ed anche a tutti quei lucchesi che mi seguivano con passione. Lucca è una città meravigliosa ed una mia seconda casa". Attualmente lavoro in Estonia gestendo un'azienda che commercia parquet e pavimenti in legno in generale. Sono soddisfatto del mio lavoro e del mio passato in bicicletta."

Aug rimane anche nella storia Fanini per essere stato il vincitore di più corse in un anno da neo professionista. In 37 anni di storia professionistica sono centinaia i corridori che Ivano Fanini ha lanciato e decine che ha portato al successo. 

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