Per ogni dilettante il sogno è sempre stato quello di diventare
professionista, riuscire a superare il divario che c'è fra le categorie
provando a dare il massimo per riuscire a far diventare la disciplina
sportiva più amata anche fonte di guadagno e di professione.
Era veloce, l'identikit del talento il ciclista estone lo aveva
dimostrato negli sprint vincendo a ripetizione in Estonia, trasferendosi
poi a correre nelle nazioni più evolute: 2 anni in Francia, poi
Croazia, Norvegia, Finlandia. Ma con l'Italia stranamente
non aveva mai avuto contatti. Negli anni 70 si guardava l'età puberale e
adolescenziale per individuare il talento osservando a ritroso la sua
giovinezza e lo sviluppo attraverso allenamenti specifici. Negli anni 90
invece le capacità motorie e fisiche non
erano più sufficienti. Ma per Aug non servivano nemmeno le vittorie che
aveva inanellato a decine nelle sue partecipazioni alle gare
internazionali, dimostrandosi uno dei migliori velocisti.
"In Estonia-dice l'ex ciclista-negli anni 80-90 chi aveva dei numeri da
ciclista cercava fortuna in Francia. Poi mi sono capitate diverse
opportunità in altri paesi ed ho sempre continuato a vincere. Con una
squadra finlandese sono riuscito un anno ad impormi
anche in diverse tappe al Giro internazionale di Bulgaria. Mai però
nessuna squadra italiana si era fatta viva per propormi il passaggio al
professionismo ed a quel punto mi ero ormai rassegnato a chiudere la
carriera ciclistica da dilettante. Gli anni passavano,
ne avevo ormai 29 ed era tardi per entrate nel mondo professionistico"
Poi cosa successe?
"Tutto ad un tratto si è accorto di me Ivano Fanini proponendomi il
grande salto, quello che avevo sempre sognato, e lo feci nel 2001 con
Amore e Vita - Beretta quando ormai non ci speravo più ed è stata la mia fortuna
perchè a quella stagione ne sono seguite altre sei
con alcune fra le più forti squadre italiane. Ho avuto l'opportunità di
vincere tante corse nell'elite del ciclismo dando un senso alla mia
carriera e raccogliendo grandi soddisfazioni".
Il fiuto di Ivano Fanini ebbe ragione ancora una volta perchè Aug da neo
professionista nel 2001 alla tarda età di 29 anni vinse con Amore e
Vita 12 corse, risultando il ciclista più vittorioso in una stagione
nella storia della squadra lucchese ed ancora più
significativo è averlo fatto da neo professionista. Un'altra
dimostrazione di come Ivano Fanini ha elaborato nel tempo una tecnica
utilizzando pienamente il suo tempo in funzione dei suoi corridori ed è
anche per questo motivo che questi sono riusciti a vincere
tanto. A volte è intervenuto per migliorare le loro performance anche
nella qualità della vita privata e familiare. Oltre che presidente è
anche sempre stato proprietario delle sue squadre ma non soltanto. È
riuscito a rimanere nella storia come presidente
più vincente di sempre dello sport lucchese perché è stato anche un
manager sportivo che si occupa della pianificazione e gestione di
progetti e attività con una particolare attenzione agli aspetti
organizzativi sulla base di vincoli dati dalla disponibilità
delle sue risorse, sempre di entità inferiori rispetto alle altre
squadre professionistiche.
IL SOGNO AVVERATO
Anche con Amore e Vita, Aug confermò la sua tipologia di velocista e le
due doti muscolari esplosive vennero fuori anche nel professionismo.
Vinse nel 2001 12 corse: il G.P. Città del Rio Saliceto e Correggio in
provincia di Reggio Emilia, la Porec Trophi,
E.O.S. Tallinn Grand Prix, Elva Ratrapaev; 1.a, 7.a, 8.a, 9.a e 13.a
tappa al Giro del Marocco trionfando anche a Casablanca, quindi la 1.a
tappa Wyscig Solidarnosci, i Olimpijczkow (Skarzysko-Kamienna- Lodz), la
5.a tappa al Giro di Bulgaria e la 5.a tappa
Wyscig Solidarnosci i Olimpiczykow.
Ma quale di queste corse le dette maggiori soddisfazioni?
"Sicuramente risponde l'oggi cinquantenne ex ciclista-la vittoria in
Italia nel G.P. Rio Saliceto e Correggio, una corsa che in passato vide
la vittoria nel 1994 anche di un grande campione come Andrea Tafi.
Quando nel 2001 vinsi io superai allo sprint velocisti
di rango come Nicola Minali, Enrico Degano, Alberto Ongarato, Adriano
Baffi e Federico Colonna. Ero fiero di essere stato uno dei primissimi
estoni a passare professionista e tutto questo grazie ripeto a Fanini".
I RAPPORTI CON CIPOLLINI E PETACCHI
"Gli allenamenti a Lucca, l'appartamento che Fanini mi mise a
disposizione a Lunata ed il team manager Cristian Fanini con il quale mi
allenavo costantemente. Ivano, dopo le mie vittorie in Marocco mi
regalò degli occhiali speciali che avevo sempre desiderato
con un certo grado di flessibilità attraverso lenti fotocromatiche che
conservo tutt'ora. Grazie alla sua fiducia anche le grandi squadre si
interessarono a me. Ho trascorso altri sei anni nel professionismo
correndo successivamente nella De Nardi-Domina Vacanze
chiamato a tirare le volate per Mario Cipollini, alla Fassa Bortolo con
Cancellara e Petacchi diretto da Giancarlo Ferretti, Acqua e Sapone e
Ceramiche Flaminia. I miei ingaggi lievitarono e mi sentivo fiero di
aver raggiunto quello che volevo: correre da
ciclista come professione. Dopo Fanini vinsi con meno frequenza pur
raccogliendo altre 20 vittorie in 6 anni. D'altronde avevo in squadra i
più forti velocisti di sempre come Cipollini e Petacchi e dovevo tirare
per loro. Però tornai a vincere anche in Italia
aggiudicandomi la quarta tappa del Giro del Trentino nel 2005,
superando allo sprint Enrico Gasparotto e Daniele Colli".
OGGI A 50 ANNI LA SUA NUOVA PROFESSIONE DI PAVIMENTISTA IN ESTONIA
I rapporti con l'Italia ci sono sempre stati per Aug. Anche nel mese
scorso ha fatto visita alla sede di Amore e Vita a Lunata, incontrandosi
con patron Fanini e suo figlio Cristian e ricordando i grandi successi
del 2001.
"Ho approfittato-conclude l'ex ciclista-per fare le ferie assieme alla
mia compagna ed andare a visitare il meraviglioso centro storico di
Lucca. Nelle vicinanze, a Buti, abitano assieme alla mia ex moglie i
miei due figli Triine e Mona di 18 e 23 anni. Mona
gioca a calcio nella squadra del San Giuliano Terme. E' sempre una
forte emozione venire da queste parti e ricordare trionfi per me
indimenticabili ed emozioni indelebili. Per me Fanini fu un miracolo.
Grazie alla sua accoglienza ho potuto vincere tanto da
professionista e sono orgoglioso di aver lasciato un segno anche nella
storia di Amore e Vita, la squadra che mi fa ricordare i momenti più
belli della mia carriera, regalando tante emozioni ai miei tifosi estoni
ed anche a tutti quei lucchesi che mi seguivano
con passione. Lucca è una città meravigliosa ed una mia seconda casa".
Attualmente lavoro in Estonia gestendo un'azienda che commercia parquet e
pavimenti in legno in generale. Sono soddisfatto del mio lavoro e del
mio passato in bicicletta."
Aug rimane anche nella storia Fanini per essere stato il vincitore di
più corse in un anno da neo professionista. In 37 anni di storia
professionistica sono centinaia i corridori che Ivano Fanini ha lanciato
e decine che ha portato al successo.
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