personaggio lucchese sparito ne sapete qualcosa
non so se lo ricordate que ...
ognuno la vede viva o morta secondo la sua eta' di solito
ai giovani penso piaccia assai poi invecchian e se lo dimenticano e dopo voglion tutto silenzio
Il pizzettaro, il bibitataro, il cameriere, lo sguattero, il lavapiatti… Sarà questo il “terziario avanzato” ad alto valore aggiunto che, così dicono, garantirà lo sviluppo del futuro?
anonimo - 23/10/2025 15:28"I suoi vicoli risuonano di voci, musica, passi e lingue diverse"
Vallo a spiegare ai residenti di via San Giorgio (solo per stare all'ultima notizia di cronaca...), furbacchione leccapiedi!
A dare fastidio è semmai l'ipocrisia di gente come te, che non esita a chiudere gli occhi pur di compiacere che ci amministra.
guardate quante migliaia di firme Contro lucca
https://www.change.org/p/ridateci-il-centro-storico-di-lucca
Sicuramente abiti fuori dalle mura, e probabilmente non ti alzi la mattina per andare a lavorare. Dammi retta,posa il fiasco
anonimo - 23/10/2025 14:02Viva per chi per i negozi che chiudono sostituiti da paccottiglie e paninerie, viva per residenti che spariscono per far aprire beb, viva per la sera dove girare da soli rischi coltellate, la città viva che ricordo era fatta di negozi di vicinato, di uscite tra amici e molto altro ora e viva come un lunapark piena di mandrie di turisti sbarcati da navi da crociera, senza ol turismo rimarrebbe solo un scheletro di muri.
anonimo - 23/10/2025 13:45Per piacere, davvero: ma come si fa? Una città non è “viva” perché c’è gente che fa baldoria per le strade fino alle tre di notte. È proprio il contrario. Una città è “morta” perché c’è gente che fa baldoria per le strade fino alle tre di notte. Una città così è ormai cadavere, uno scheletro, una mera quinta teatrale con case antiche, vicoletti “pittoreschi”, chiese medievali ridotte a pisciatoio, barini, ristorantini per turisti con tovaglie a scacchi e piatti surgelati, negozi di souvenir, straccerie. Per fare una “città” servono tutte le cose che a Lucca o sono sparite o stanno sparendo: innanzitutto abitanti, poi uffici e servizi, poi negozi (non di souvenir, possibilmente), poi presìdi sanitari, scuole, istituzioni culturali e di ricerca, trasporti e mobilità. La morte di Lucca è evidente, e sotto gli occhi di tutti. Abitanti e servizi si sono spostati in periferia, sparpagliati su un territorio anonimo e impoverito, con funzioni vitali disperse e inefficienti. A che serve parlare ancora di questa “vitalità” da cartone animato, da aperitivo, da baldoria notturna? Per piacere!
anonimo - 23/10/2025 13:22non so se lo ricordate que ...
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