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  • 08/09/2025 10:52

Il tour infinito di Giani

Com'era prevedibile con la campagna elettorale il presenzialismo del governatore della Toscana, già sproporzionato, raggiunge il massimo e così facendo si esalta esponenzialmente l'assenteismo nelle situazioni dove sarebbe veramente richiesta la presenza sua e della Regione. Del resto Giani è Bifronte da sempre: il suo Toscana tour va avanti ininterrottamente da almeno 10 anni visto che utilizzò la carica di presidente del Consiglio regionale per fare campagna elettorale in vista del 2020. Fece base a Firenze solo per mandare a monte il referendum sulla Sanità chiesto da oltre 55mila cittadini. Si producono così evidenti paradossi e basta leggere i media per coglierli. Oggi su la Repubblica si può leggere che Giani “ha fatto quasi 500 mila chilometri in questi 5 anni da governatore: praticamente Terra-Luna all’andata e una parte del ritorno. E altri 7-8 mila chilometri è pronto a farli nelle prossime settimane, Ieri, per dire: mattina alla fiera del bestiame a Subbiano, a pranzo corsa ciclistica a Larciano, pomeriggio la giostra del Saracino di Arezzo, quindi Montecatini e in serata Pontedera all’assemblea degli angeli del bello. E l’agenda da qui all’11 ottobre prevederebbe già qualche migliaio di appuntamenti”. Nei giorni scorsi poi l'onnipresente governatore ha lodato l'assessore alla Sanità Bezzini: "È stato uno dei migliori assessori nella logica di squadra, per la capacità di approfondimento e perché conosce a menadito la sanità toscana. È un amministratore ottimo e a mio giudizio rappresenta un punto di riferimento anche nell’azione futura della giunta". Un mese fa invece sui media, naturalmente con spazio ridottissimo, si poteva leggere che la Corte dei Conti, l'ente di controllo più importante e meno ascoltato del Paese, avvisava che “su un totale di 238,58 milioni di investimenti del Pnrr in Toscana da portare a conclusione entro il 2024, solo il 37,91% risulta effettivamente concluso” e che “le perdite del sistema sanitario regionale nel 2024 ammontano a oltre 160 milioni di euro”. Riguardo la Sanità la Corte ha avvertito che "in mancanza di un adeguamento del finanziamento istituzionale le risorse aggiuntive regionali non saranno in grado di ripristinare l'equilibrio economico del Servizio sanitario e dell'esercizio di competenza, dovendo essere in massima parte destinate al ripiano delle perdite pregresse", ed è quindi "indispensabile che la Regione garantisca una gestione trasparente del perimetro sanitario". In sostanza la Corte avvisa che l'aumento dell'Irpef voluto da Giani e Bezzini (per ripianare il buco aumentiamo le tasse che genialità) servirà a ripianare le perdite e per garantire il funzionamento serviranno altri soldi quindi il sistema non potrà reggersi. Come si concili tutto questo ad esempio con la necessità di aprire e far funzionare le oltre 70 case di comunità che Giani sbandiera a ogni paesino del suo neverendingtour non si sa (già manca personale per gli ospedali e si ricorre ai laureandi...). Come si concili col calo del “finanziamento istituzionale” perchè è diventato vitale produrre carri armati e missili, realizzare l'indispensabile Ponte sullo Stretto ecc.., non si sa e non si saprà. Purtroppo su queste e altre questioni come liste d'attesa in Sanità, Keu, crisi e schiavismo del distretto di Prato, Pfas, GKN, basi Nato che fioriscono come case di comunità, disastro del deposito ENI che è lì dal '56 ecc. Giani non c'è o arriva a cose fatte (30 anni per 50 km di raddoppio ferroviario Firenze-Montecatini...). In compenso però in attesa che “la Regione garantisca una gestione trasparente del perimetro sanitario" viene garantita “una gestione ultratrasparente del perimetro” della visibilità di Giani. De gustibus.

I commenti

S'è capito che Giani vi sta sulle scatole. E quindi?

anonimo - 08/09/2025 15:52

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