Giovani prestati... e giovani venduti alla politica
Bernard
Dika (Partito Democratico), portavoce del presidente di regione Eugenio
Giani e a capo del progetto "Giovani Sì", impiega il denaro pubblico
per inviare a migliaia di cittadini toscani per posta un libro
autocelebrativo e propagandistico.
Si tratta di un
volume di 170 pagine, a colori su carta patinata, si intitola "un
presente carico di futuro" ed è il resoconto di 5 anni di attività di
"Giovani Sì".
Eppure agli occhi di uno spettatore
attento è qualcos'altro a risaltare: il forte personalismo. La faccia di
Bernard compare in quasi ogni pagina, è lui protagonista di tutto e il
volumetto è accompagnato da una lettera di saluto a sua firma.
Non
contestiamo qui le politiche giovanili della giunta Giani, ci saranno
altre occasioni per farlo, ma è inaccettabile che a pochi mesi dalle
elezioni si usi denaro e strumenti pubblici per produrre e distribuire
materiale propagandistico.
Come giovani del
Partito della Rifondazione Comunista siamo fieri di militare in un
partito completamente autofinanziato tramite le feste e il contributo
annuale dei nostri iscritti.
Insieme a Potere al
Popolo! e Possibile crediamo che questa sia la migliore garanzia
dell'onestà dei candidati della lista "Toscana Rossa" alle prossime
elezioni regionali.
Il motto di Dika è "i giovani non saranno solo il futuro, ma già il presente".
È
proprio questo il problema Bernard: tu rappresenti questo presente dove
la politica si basa sul clientelismo e sui ricatti del "voto utile" e
del "campo largo", dove il tuo partito ha i soldi e il potere di
trasformare la democrazia in plebiscito.
Ma nel tuo presente, per noi giovani, lavoratori, comunisti non c'è futuro.
Matteo Pelleriti, candidato alle elezioni regionali per Toscana Rossa - Rifondazione Comunista