Del Ghingaro : Viareggio sa dove dorme il polpo
A Viareggio ne abbiamo viste tante, ma lo spettacolo che ci servono puntualmente alcuni rappresentanti del Pd rasenta la farsa. Per dieci anni hanno insultato, screditato e accusato di nefandezze ogni amministratore civico, spingendosi fino all’offesa personale, convinti che infangare bastasse a riscrivere la realtà.
Eppure, a ogni elezione, lo schema si ripete: i paladini della verità diventano i questuanti di turno. Bussano apertamente e senza alcun pudore ai civici viareggini, presentandosi davanti ai cittadini che avevano già bocciato il Pd.
Alla fine, il risultato è evidente: nei candidati del Pd alle regionali non c’è un solo rappresentante della città. Tante chiacchiere, tanti discorsi, nessuno capace di portare Viareggio in quella sede. Una sconfitta prima ancora che inizi la campagna elettorale.
E all’orizzonte spunta anche qualche “genio della fuffa”: abile nel raccontare storielle, millantare meriti inesistenti e presentarsi come salvatore. Ma sotto la maschera resta sempre lo stesso: chi ha contribuito ad affossare Viareggio oggi pretende di farsene paladino.
Vale la pena ricordarlo: gli esponenti del Pd in Consiglio comunale hanno votato contro le delibere più importanti per la città. Hanno detto “no” all’asse di penetrazione, ai sostegni alle Fondazioni Carnevale e Pucciniano, alla riqualificazione del mercato del Piazzone e dello stadio, perfino al riacquisto del Palazzetto – lo stesso che avevano perso nel dissesto e nel fallimento della Patrimonio. Hanno bocciato delibere sul sociale, sulla cultura, sui lavori pubblici. E non basta: il Pd ha scientemente escluso Viareggio da tutti i consessi gestionali sovracomunali – Ente Parco, Consorzio di Bonifica, Retiambiente, Autorità Idrica Regionale, ATO, ecc. Praticamente da tutti. Oggi però sfilano come paladini della rinascita urbana e della cultura. Un trasformismo che non inganna più nessuno.
Chi ha portato Viareggio al fallimento non può pretendere di rappresentarne il riscatto.
Noi diciamo chiaramente: non ci faremo rappresentare da chi mente, da chi è arrogante, da chi ama di più una poltrona che la propria città. E non ci faremo rappresentare da chi ogni giorno ci offende e il giorno dopo vorrebbe il nostro voto. I cittadini di Viareggio non sono ingenui. Ricordano bene chi li ha traditi e sanno perfettamente dove dorme il polpo.