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  • 17/09/2022 13:27

Lettera dell'Arcivescovo Giulietti al mondo della scuola

MESSAGGIO PER L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO


Agli studenti e alle loro famiglie,

ai dirigenti scolastici,

al personale docente e non docente

delle scuole di ogni ordine e grado

dell’Arcidiocesi di Lucca


C
ari amici e care amiche,
quest’anno si torna a scuola con qualche residua incertezza circa la pandemia e
nell’imminenza di elezioni politiche molto delicate: coloro che saranno scelti per governare
il Paese, infatti, dovranno misurarsi con la grave crisi energetica e con le sue ricadute sulla
vita e sul lavoro di tanti Italiani, ma anche con le conseguenze del cambio climatico, che
hanno provocato una grave siccità ed eventi meteorologici estremi in numerosi territori,
incluso il nostro.

A
nche le scuole dovranno cambiare qualcosa, per ciò che riguarda l’uso di gas, elettricità e
acqua, adottando misure di contenimento degli sprechi e di riduzione dei consumi. Ciò
significa, per tutti, dover fronteggiare qualche disagio. C’è però anche un aspetto positivo:
la scuola può diventare un vero e proprio laboratorio in cui, insieme, si acquisiscono
conoscenze, abilità e atteggiamenti che risulteranno utili anche in altri luoghi e altri tempi.
Riflettere su quello che sta accadendo: le sue cause e le sue conseguenze; imparare piccoli
gesti quotidiani di responsabilità; maturare una mentalità attenta all’ambiente... L’anno
che si apre, se vorrete, vi potrà rendere cittadini più partecipi e consapevoli delle sorti del
nostro Paese, disponendovi ad essere, domani, protagonisti attivi della vita sociale,
culturale e politica italiana.

N
el suo Messaggio di quest’anno per la Giornata del Creato, Papa Francesco ribadisce
l’urgenza di un deciso processo di cambiamento. “Si tratta di convertire i modelli di
consumo e di produzione, nonché gli stili di vita, in una direzione più rispettosa nei
confronti del creato e dello sviluppo umano integrale di tutti i popoli presenti e futuri, uno
sviluppo fondato sulla responsabilità, sulla prudenza/precauzione, sulla solidarietà e
sull’attenzione ai poveri e alle generazioni future. Alla base di tutto dev’esserci l’alleanza
tra l’essere umano e l’ambiente che, per noi credenti, è specchio dell’amore creatore di
Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino”.

La comunità scolastica, che si occupa delle nuove generazioni e le accompagna a crescere,
non può sottrarsi a questa sfida: stare dalla parte dei giovani, infatti, comporta guardare al
futuro con responsabilità, impegnandosi a lasciar loro un ambiente e una società vivibili. La
transizione a modelli di consumo più sobri, pertanto, non può essere solo la risposta a
un’emergenza, ma il frutto di una visione lucida di ciò che va fatto oggi per il bene dei
giovani un domani.

L
a connessione di alcuni problemi con la situazione di guerra in Ucraina può aiutare a
riflettere sul ruolo delle armi e dei conflitti negli attuali equilibri globali, sulla necessità di
un ripensamento delle relazioni tra i popoli e sulla possibilità di un impegno fattivo per il
dialogo e la pace.

Q
uest’anno di “austerità” potrebbe essere l’occasione per far crescere il senso di unità in
direzione di obiettivi condivisi e per acquisire una mentalità e una prassi davvero
innovative rispetto alla custodia del creato e alla promozione della pace. Spesso le prove,
anche se ci spaventano e ci fanno faticare, ci rendono migliori: non perdiamo questa
opportunità, vivendola solo come un problema e occasione di lamentele!

I
ntendo salutare in modo del tutto speciale le scuole paritarie di ispirazione cristiana.
Alcune, purtroppo, non riapriranno i battenti; altre saluteranno le comunità religiose che
per anni le hanno gestite, fortunatamente sostituite da altri soggetti, che ne porteranno
avanti l’opera in fedeltà ai principi educativi ispirati dal Vangelo. In occasione di tali eventi
ho potuto toccare con mano l’affetto e la stima di tante famiglie per le scuole paritarie
cattoliche, capaci di offrire un servizio valido nella didattica, unito a una solida visione
educativa e alla ricerca convinta di una relazione positiva con le famiglie. Rinnovo ancora
una volta l’impegno mio e della Diocesi per sostenere tali istituzioni educative, innanzitutto
con la vicinanza al personale, ai volontari e alle famiglie.

A
uguro infine a tutti i componenti della grande comunità scolastica della Diocesi un anno
pieno di risultati positivi, raggiunti mediante l’impegno, l’amicizia e la conoscenza. Affido
tutti e ciascuno all’intercessione dei nostri Patroni e alla protezione dei tanti Santi
educatori.

Lucca, 15 settembre 2022

Primo giorno di scuola

+ Paolo Giulietti

I commenti

Che significa "non per fortuna"? "Non" cosa?

Anonimo - 20/09/2022 00:57

La Toscana è prima in Italia con più del 25% degli studenti che scelgono di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica

Anonimo - 18/09/2022 22:32

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