Michele Giannini dall’assemblea ANCI: “Le parole di Mattarella sulle aree interne un faro per il futuro”
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Oltre 274mila euro di risorse comunali per la Tari, attraverso una sistema di esenzioni e riduzioni per le fasce più deboli della popolazione e sgravi alle utenze non domestiche, con l’obiettivo di contenere gli aumenti previsti nel piano economico finanziario 2022, inviato da Retiambiente e validato da Ato Costa. È la decisione dell’amministrazione D’Ambrosio, che corre così ai ripari di fronte a un piano 2022 Ato Costa (approdato ieri, martedì 31, in consiglio comunale) che impone - a livello di ambito - aumenti consistenti e generalizzati. “Viviamo un contesto generale di aumenti indiscriminati dei servizi pubblici locali (luce, gas, acqua) - commenta il sindaco, Sara D’Ambrosio -. Una situazione che riguarda tutti i Comuni e che, nel caso dei rifiuti, è causata dal rimborso dei costi per il servizio e smaltimento rifiuti Covid; adeguamento dei contratti di lavoro nel comparto igiene urbana; caro carburante e svalutazione del prezzo di vendita delle materie prime seconde. A monte di tutto, poi, è in atto una rivoluzione del sistema di gestione e smaltimento dei rifiuti che ci vede protagonisti nostro malgrado con pochissime possibilità di azione: finché il Comune può, interverrà sostenendo i rincari, ma non è un gioco alla pari. Non possiamo, come amministrazione comunale, modificare il Pef, se non riducendo i servizi che non è ovviamente cosa da fare, tuttavia abbiamo deciso di intervenire con una serie di azioni combinate per supportare soprattutto chi rischia di essere più colpito e danneggiato dagli aumenti. Sono circa 274mila euro di risorse che dedichiamo ad agevolazioni sociali per le famiglie e rimborsi per le utenze non domestiche: si tratta di un sostegno molto consistente, un aiuto pro/capite più alto rispetto a quello che ha stanziato Firenze per esempio (il capoluogo toscano ha messo 15,7 euro/abitante; ad Altopascio siamo a 18 euro per abitante)”. "Siamo riusciti a contenere gli aumenti sia delle utenze domestiche (nel caso peggiore, l’aumento non supera i 25 euro) sia delle utenze non domestiche: in quest’ultimo caso, gli aumenti si contabilizzano intorno all'8% medio - aggiunge l’assessore ai tributi, Alessio Minicozzi -. Nonostante il nostro intervento, non riusciamo ad annullare del tutto gli aumenti: questo significa che c’è una profonda necessità di pervenire a una riforma del sistema. Invece, le due tendenze che si stanno delineando a livello nazionale non vanno a favore dei Comuni: innanzitutto, gli enti locali sono esposti a vincoli sempre più rigidi da parte dell’Autorità nazionale di regolazione (Arera) e conseguentemente a minore margine di decisionalità, quando è poi il Comune a dover intervenire con risorse proprie al fine di calmierare il quadro di aumenti. Anche l’entrata in vigore della riforma che ha esentato di diritto le superfici produttive artigianali e industriali abbattendo il gettito della tassa senza una proporzionale riduzione dei costi, che sono rimasti in carico alle piccole imprese e a tutti i cittadini, non aiuta. Al contempo, lavoreremo ancora di più per contrastare l’evasione Tari. La raccolta porta a porta e un paese pulito fanno piacere a tutti ed è giusto che siano pagati da tutti: non tollereremo furbetti”. “Nel contesto normativo attuale - conclude l’assessore all’ambiente, Daniel Toci - è prioritario agire sulle componenti di costi che possono essere abbattuti. Abbattere quindi i quantitativi di indifferenziato per il quale i cittadini di Altopascio pagano ancora troppo per andare a smaltimento. Una strada da percorrere responsabilizzando cittadini e imprese in un'ottica di risparmi e di maggiore compatibilità ambientale”.
LE MISURE. In particolare l’amministrazione comunale prevede 55mila euro per le utenze domestiche (domanda da presentare entro il 15 luglio 2022), da distribuire attraverso diverse modalità: riduzione del 50% della bolletta agli utenti che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, posseggano un Isee non superiore a 8.323,00 euro e siano in possesso, su tutto il territorio nazionale, dell’unico fabbricato adibito ad abitazione principale ed eventuali sue pertinenze (va bene anche possedere terreni agricoli utilizzati non in forma imprenditoriale); riduzione del 50 per cento del tributo per i nuclei familiari al cui interno sia presente una persona con disabilità (da certificare ex L. 104/92) con Isee superiore a 8500 euro. L’altra misura previste è l’esenzione del tributo riconosciuta a coloro che abbiano un Isee non superiore a 6.763,00 euro e che non siano in possesso, su tutto il territorio nazionale, dell’unico fabbricato adibito ad abitazione principale ed eventuali sue pertinenze; esenzione anche per i nuclei familiari, con Isee inferiore a 8500 euro, al cui interno ci sia una persona con disabilità (da certificare ex L. 104/92).
Accanto a questo ci sono altri 219mila euro di fondo di sostegno per le utenze non domestiche: le agevolazioni saranno inserite direttamente in bolletta a tutti.
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