MARCHESCHI (FDI): CON IL TEATRO LA PERGOLA IL SISTEMA PD SULLA CULTURA È STATO SCOPERCHIATO, FUNARO SE NE FACCIA UNA RAGIONE
“Il Pd insorge ...
Lucca, Mercanti (Pd Toscana): “Dai no-vax di Fiore al latitante
Palmeri, con la giunta Pardini la città è diventata una "meta del
turismo" neofascista”
La consigliera regionale: “Il
sindaco ha messo un'intera città in ostaggio della destra più estrema e
becera. Forza Italia e civici: se ci siete ancora, battete un colpo”
Lucca,
17 giugno 2025. “Con la giunta Pardini, Lucca sta diventando sempre più
la meta privilegiata di esponenti dell’estrema destra italiana. Grazie
alla legittimazione e alla connivenza concessa da parte del sindaco a
realtà come CasaPound, la città ospita con preoccupante regolarità
eventi, convegni e manifestazioni che nulla hanno a che vedere con i
valori democratici e costituzionali su cui si fonda la nostra
Repubblica”.
A dirlo è Valentina Mercanti, consigliera regionale
eletta a Lucca, a proposito delle numerose iniziative targate estrema
destra che si stanno succedendo da quasi tre anni in città.
“Non
passa giorno senza che Lucca ospiti un’iniziativa riconducibile ai
soliti noti – dice Mercanti –. Sabato prossimo è attesa una
manifestazione di Forza Nuova, con la partecipazione del segretario
neofascista Roberto Fiore, noto per le sue posizioni no-vax e
revisioniste. Stasera si terrà la presentazione del libro Fasciofobia –
Bugie e follie dei nuovi antifascisti, firmato dal caporedattore di
Libero, Alberto Busacca, e presentato dall’editorialista de La Verità
Fabio Dragoni: un testo che irride 80 anni di memoria antifascista, un
evento promosso dall’Augusta, festival di Casapound, finanziato con
soldi comunali per il secondo anno consecutivo”.
“E come
dimenticare il convegno anti-abortista del 17 maggio scorso – prosegue
Mercanti – tenutosi proprio nella Giornata internazionale contro
l’omofobia, alla presenza del generale Vannacci e di esponenti dei
movimenti Pro Vita, promosso con il sostegno e il contributo del Comune
stesso, o del caso scandaloso del latitante Andrea Palmeri, condannato
in via definitiva a 7 anni e 8 mesi, collegato da remoto a un evento
organizzato negli spazi comunali, col supporto dell’amministrazione, con
l’assessore allo sport, o ancora come dimenticare la chiusura della
Casa della memoria e della pace, che si trovava sulle Mura urbane, uno
dei primi atti dell’amministrazione comunale guidata dalla destra".
“Non
è una novità che questa giunta sia ostaggio della destra più estrema –
conclude Mercanti – con cui si è assicurata la vittoria elettorale
grazie a un apparentamento che ha tenuto dentro tutti, dai no vax ai
fascisti del terzo millennio: grazie a loro, d’altronde, Lucca si sta
assicurando un ruolo di primo piano nell’ospitare eventi e convegni che
nulla hanno a che vedere con la tradizione solidale e tendenzialmente
moderata della nostra città. Come possono le forze più moderate della
maggioranza continuare a tacere? Mi rivolgo a Forza Italia e alla Lista
Civica: se ci siete ancora, battete un colpo. Non potete essere complici
di questa deriva”.
Tanti sofismi per arrivare offensivamente a denigrare chi giustamente ha fatto dei confronti tra i vaccini realmente funzionanti e questi che si sono solo presi il merito di una mutazione spontanea del virus in una forma meno aggressiva.
Visto che vi piace parlare di statistiche mi dovreste dire quante persone vaccinate per morbillo, varicella e simili poi possono contagiarsi tutti tra vaccinati ed avere sintomi identici a chi non si è vaccinato. Credo che statisticamente siano al di sotto dell 0,1%, mentre tra "vaccinati" covid e non, non si sono in realtà registrate significative differenze, tanto che in molti casi non è servito ad impedire né il long covid né la morte. Infatti la maggior parte di chi ha fatto due dosi, poi si è inalberato quando gli è stato detto che invece ne serviva una terza. Ma soprattutto hanno da subito detto che non avrebbero fatto una quarta dato che prima la scienza, quella di cui solo gli ignoranti non si fidano, aveva dichiarato che la terza avrebbe dato un'immunità straordinaria e che sarebbe durata dai 5 ai 20 anni.
Ma la ciliegina sulla torta è il fatto che da quanto che insistete nel dire che abbia funzionato, dalla tecnologia a mRNA ora stanno passando alla tecnologia saRNA che dovrebbe rilasciare periodicamente codice RNA della proteina spike per stimolare continue risposte immunitarie. Come mai dovrebbero farlo se i "vaccini" che difendete a spada tratta avrebbero funzionato? Avete crudelmente emarginato categorie di persone che non intendevano piegarsi ad un ricatto insensato ritendendole persino "infette" a prescindere solo perché non "vaccinate" per poi diventare proprio voi gli infetti di massa ed ora ammettere di aver sbagliato non vi sfiora assolutamente e vi piace bollare con ignoranza e problemi pregressi quello che non riuscite a capire perché siete capaci solo di fidarvi ad occhi chiusi senza fare un minimo ragionamento e dovremmo anche offenderci a sentirvi emettere queste sentenze? Sì vabbè.
Vorrei tanto fare le analisi a tutti gli accaniti sostenitori del siero genico sperimentale per vedere se lo hanno fatto oppure hanno fatto finta!!!!solo chi non vuol vedere la realtà continua la difesa di questa orribile atrocità. Il danno si vede ora e si vedrà nel futuro prossimo.abbiate pazienza....
Anonimo - 20/06/2025 14:22Era partita bene... poi è apparsa la parola "vaccino", e ho pensato, addio core, abbiamo finito di parlare di "Lucca meta del turismo di destra"... che volendo era pure interessante come argomento
Una volta nella terra dei cachi ogni discorso veniva deviato su calcio, figa, Sanremo ... ora calcio, figa, Sanremo e vaccino. Con commenti kilometrici ri-postati da chissà dove.
La mia "macro area della fiducia" ha subito un duro colpo.
Almeno deviate sulla figa.
Un misto di paura di essere sotto controllo o di non essere adeguatamente rappresentati dai propri referenti politici, di sfiducia verso la scienza, verso la politica o la società. Chi decide di non vaccinarsi spesso vive situazioni personali e sociali di disagio precedenti e indipendenti dalla pandemia. Ad essere minata, secondo gli esperti, è la macro-area della fiducia. Dal punto di vista cognitivo la fiducia si colloca proprio in una zona intermedia fra la completa conoscenza, in presenza della quale non ci sarebbe bisogno di fidarsi, e della completa ignoranza.
Nella drammaticità della situazione epidemiologica che infierisce sulla vita e sulla salute della popolazione mondiale da ormai due anni non si può non riconoscere che, rispetto quanto accaduto durante le epidemie del passato, oggi la capacità di reagire ad un agente patogeno così aggressivo e inaspettato sia notevolmente migliorata. La creazione di un vaccino anti-Covid in tempi record ha permesso a tantissime persone di sopravvivere al virus nonostante il contagio e alle economie mondiali di trovare, in tempi relativamente brevi, una via d’uscita che permettesse a quasi tutti i cittadini di tornare ad avere quei rapporti sociali indispensabili al benessere psicosociale e a rimettere in moto l’economia delle nazioni. Un beneficio a tutti gli effetti innegabile che però non viene ancora apprezzato o riconosciuto all’unanimità.
Le ragioni, a cui senz’altro hanno contribuito una comunicazione del rischio non sempre chiara e priva di allarmismi da parte dei media così come anche una polarizzazione politica in tema di vaccini, possono trovare una spiegazione attraverso una rosa di sentimenti che vanno dalla diffidenza alla paura, fino alla avversione ideologica. Le teorie del complotto offrono certezze a cui ancorarsi in una situazione complessa su cui non possiamo avere il pieno controllo. Secondo gli esperti, questa mancanza attiva fantasie negative e paure profonde.
Dall’infodemia alla paura del vaccino
Si dice che l’infodemia sia la seconda epidemia causata dalla Covid-19. Questo termine è stato coniato dal giornalista del Washington Post David J. Rothkopf per descrivere genericamente la “patologia” che affligge chi viene sommerso da una quantità troppo alta di informazioni tanto da andare incontro ad una vera e propria indigestione mediatica. Il risultato è la totale disinformazione dal momento che, nella moltitudine di notizie in circolazione su un tema, informazioni verificate e fake news si trovano mischiate in un marasma indistinguibile. Niente di più attuale se pensiamo alle difficoltà riscontrate negli ultimi due anni di pandemia nel districarsi tra le informazioni relative alla Covid-19 e la quantità di notizie vere ma non utili a inquadrare realmente la situazione sanitaria in corso.
Come, per esempio, l’incessante e quotidiano concentrarsi dei media sui dati dei contagi anziché sui numeri dei ricoveri in terapia in tensiva considerando che ora siamo in una fase in cui i vaccini ormai sono in grado di proteggere chi si è infettato dalle conseguenze più gravi del virus.
Da questo caotico punto di partenza le reazioni personali degli individui possono essere radicalmente diverse. C’è chi, in presenza di una quantità di informazioni contraddittorie, si sente chiamato a mettere in atto uno sforzo maggiore per informarsi, partendo da una scelta più accurata delle fonti d’informazione a cui rivolgersi e adoperandosi per mettere in atto una doppia verifica delle notizie. E chi invece si fa metaforicamente travolgere dalla corrente e si lascia informare da quello che gli arriva prima all’orecchio, dando credito a fatti appresi e mai verificati o messi realmente in dubbio.
Il timore dell’ignoto, per quanto comprensibile, ha generato uno dei profili più comuni della platea no-vax: quello di chi ha più paura del vaccino che del virus
Ne è esempio lampante la reazione che molti hanno avuto alla notizia delle persone morte in seguito ad un malore avvenuto subito dopo la somministrazione della prima dose di vaccino. Come riporta la stessa stampa, che ha dato evidenza a questi fatti di cronaca realmente accaduti, la percentuale di chi ha avuto una reazione avversa alla profilassi vaccinale è minima, per non dire infinitesimale, ma la sensazione di essere potenzialmente in pericolo che questo genere di notizia è in grado di scatenare è concreta e reale.
È proprio questo timore dell’ignoto, per quanto pienamente comprensibile, ad aver generato uno dei profili più comuni della folta platea no-vax: quello di chi ha più paura del vaccino che del virus e non si fida di chi gli dice il contrario. Chi appartiene a questa categoria di solito ha regolarmente espletato tutti gli altri obblighi vaccinali e non è ideologicamente contrario alla vaccinazione. La paura per la propria incolumità, amplificata dall’ansia generata dalla situazione pandemica e dalla sensazione di non trovare referenti in cui riporre la propria fiducia, ha però la meglio sul senso civico. Statisticamente è la presenza di restrizioni particolarmente vincolanti e limitanti della libertà personale, su cui ha puntato la strategia politica messa in atto finora, a riuscire ad avere la meglio sulla diffidenza verso i vaccini.
Le fonti e la fiducia
Quando le notizie sono troppe, la scelta di rivolgersi solo a fonti credibili e certificate va di pari passo con la fiducia nelle istituzioni, nella politica e nella comunità scientifica a cui i media ritenuti più seri e credibili fanno da cassa di risonanza.
Se sono convinto che lo Stato stia ordendo un complotto alle mie spalle, difficilmente andrò a reperire le informazioni sul sito del Ministero della Salute. Se penso che alla pandemia sottostiano oscure logiche di geopolitica internazionale ordite a mio danno, sarà molto improbabile che creda alle analisi di scienziati e virologi sulle cui convinzioni si basano tutt’ora le azioni e le strategie dei Governi per contrastare la diffusione del virus.
Quando le notizie sono troppe, la scelta di rivolgersi solo a fonti credibili e certificate va di pari passo con la fiducia nelle istituzioni, nella politica e nella comunità scientifica
Chi è contrario alla vaccinazione perché crede alle più disparate teorie del complotto è quindi solitamente una persona che va a cercare volutamente le notizie che arrivano da fonti non ufficiali. Quindi non validate da quella comunità scientifica che crede essere complice di una truffa.
“L’evidenza clinica a supporto della vaccinazione è chiara e la tecnica dell’Rna messaggero viene usata da ormai 20 anni – ha commentato il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e consulente scientifico per la gestione della pandemia della più grande Rsa d’Europa, il Pio Albergo Trivulzio di Milano –. Non si tratta quindi di aver messo in piedi in poco tempo tecniche improvvisate. Quello che è cambiato è la velocità di approvazione di questo vaccino che, per ovvie necessità di urgenza, ha beneficiato di una accelerazione burocratica mai vista prima”.
“Dal punto di vista psicologico invece c’è una differenza molto grande fra farmaco e vaccino – ha proseguito il medico –: il primo lo assumiamo quando stiamo male e la sensazione è quella di non poterne fare a meno, anche se non sappiamo cosa c’è dentro. Il secondo va assunto quando siamo perfettamente in salute, a scopo preventivo. È una scommessa che ha un peso completamente diverso e qualcuno, facendo male i calcoli, preferisce scommettere sulla sua salute piuttosto che sulla possibilità di ammalarsi”.
Da una ricerca effettuata di recente dall’EngageMinds Hub dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza emerge che il 56 per cento dei cittadini italiani ritiene il Green Pass una misura efficace per ridurre i contagi. La percentuale crolla al 30 per cento fra chi non ha fiducia nella ricerca scientifica, al 37 per cento fra chi non ha fiducia nella sanità e al 46 per cento in chi non ha fiducia nelle istituzioni. Ecco perché la fiducia è alla base di questa partita più di ogni altro atteggiamento. Se da un lato i media hanno le loro “colpe”, fra notizie allarmiste e titoli non sempre corrispondenti al corretto messaggio da divulgare, anche la comunità scientifica dovrebbe chiedersi se il divario creato fra il gruppo ristretto degli scienziati e i cittadini comuni non abbia in qualche modo concorso a causare questa lontananza.
Il piacere della scoperta e della divulgazione dovrebbero infatti essere coltivati sempre, al fine prevenire una scollatura che nei momenti di crisi fa sentire più pesantemente le proprie conseguenze.
Confidence, Complacency, Convenience
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato alcuni fattori che insidiano la fiducia delle persone nei vaccini e la loro propensione a vaccinarsi. Questi fattori sono identificati da tre parole inglesi che iniziano per C. È anche opportuno premettere che è proprio la percezione dei benefici delle vaccinazioni ad aver concorso ad indebolire i successi raggiunti dalle politiche vaccinali. I vaccini sono stati le principali vittime dei propri successi perché, funzionando, hanno ridotto rischi e frequenza delle malattie che sono in grado di prevenire, facendo perdere la percezione della loro pericolosità.
Lorenzo MontaliCiò riguarda ovviamente solo in parte anche la Covid 19, la cui situazione è complicata notevolmente dalla presenza di una pandemia mondiale. Tuttavia, ciò non invalida la teoria delle tre C spiegata dalla psicologia sociale, come conferma il professor Lorenzo Montali, professore associato di Psicologia Sociale all’Università Bicocca di Milano, vice presidente del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (Cicap).
“La prima C sta per Confidence e riguarda la fiducia nell’efficacia del vaccino (quindi del prodotto), ma anche nelle istituzioni che lo producono e nelle autorità sanitarie che lo distribuiscono (medici e infermieri) – spiega Montali –. La seconda C, la Complacency, riguarda invece la percezione di assenza di rischi reali della malattia oppure il rifiuto di un ordine artificiale contrapposto ad una filosofia di vita più naturale in cui ci si cura solo e se strettamente necessario e non preventivamente”.
“Infine, c’è la terza C che sta per Convenience – conclude il professore –, che riguarda l’accessibilità fisica al vaccino, la difficoltà della prenotazione, la lontananza con il centro vaccinale o la stessa idea di avere delle patologie pregresse o delle condizioni mediche che mal si adattano con l’assunzione del vaccino”.
Queste tre macroaree della diffidenza non si combattono solo favorendo la diffusione di conoscenze mediche. Né bastano la corretta informazione da parte dei media, che pure è indispensabile. È anche necessario che la battaglia per i vaccini non diventi campo di polarizzazione politica, per evitare di alimentare la sfiducia nelle istituzioni preservandone la neutralità.
È necessario che la battaglia per i vaccini non diventi campo di polarizzazione politica, per evitare di alimentare la sfiducia nelle istituzioni preservandone la neutralità
“Pensare che la competenza sia l’unico fattore in gioco è un errore – avvisa il professor Montali –. In una società completamente dipendente dalla scienza e dalla tecnologia, solo gli specialisti di ciascun ambito ne sanno abbastanza per poter compiere scelte completamente informate nel loro settore. Ma neppure il migliore dei medici ha una piena competenza se deve prendere posizione su questioni che attengono per esempio le fonti energetiche. Ecco perché è importante alimentare e preservare la fiducia nelle procedure attraverso le quali il sapere viene validato, per esempio la sperimentazione nel caso dei vaccini, e nelle istituzioni che presiedono a tali procedure, per esempio l’Istituto superiore di sanità o la comunità scientifica. Mentre sarebbe illusorio pretendere che le persone avessero una conoscenza adeguata delle tantissime questioni tecniche con cui pure entrano in contatto ogni giorno”.
Il racconto trasparente dei processi scientifici, così come la conoscenza dei fondamenti della psicologia sociale, portano quindi a concludere che è necessario che sui vaccini non si giochi una battaglia fra le forze politiche e ideologiche e non si riduca tutto ad un problema di ignoranza, quando si tratta anche di un problema di fiducia, che non può essere data per scontata e che va continuamente rinnovata.
È questo l'obiettivo di TuttoVaccini, presentato da Cittadinanzattiva, e che si avvale di due strumenti principali: un portale interattivo raggiungibile al sito www. tuttovaccini.it e un vademecum scaricabile online, entrambi con l'obiettivo di fornire informazioni di carattere generale sul mondo delle vaccinazioni, con particolare riferimento ai bisogni di salute delle popolazioni fragili
Corte Porta - 20/06/2025 11:09 Un partito neofascista usa una società per mascherare piani oscuri a Roma!
La società 'Libera informazione' srl sta attirando l'attenzione per il suo ruolo controverso: è stata utilizzata da un partito neofascista per affittare locali e aprire una nuova sede in via Lucca a Roma.
perche' i vaccini che ti fanno alla nascita o quelli fatti per i militari di leva fino che la leva era obbligatoria sono stati tutti efficaci ? che gli antidolorifici e qualsiasi farmaco antibiotici compresi spesso non funzionano ma non per questo milioni di persone ne trovano giovamento.
Non si puo' negare efficacia di determinate cure, alcune e' pure vero che in certi casi su milioni sono pericolose ma la medicina non e' mai sicura come gli interventi chirurgici ed altre cose, come la medicina di mille anni fa e quella di ora
Mi son fatto 'l vaccin e sto bene...mi s'arizza sempre anco 'l billo!!! A me male 'un m'ha fatto!!!!
anonimo - 20/06/2025 01:54Oh brainfree, ma dove ti pare che qualcuno abbia negato l'esistenza del covid? Semmai l'efficacia e la sicurezza della "soluzione".
Anonimo - 19/06/2025 19:53Quanti miliardi vaccinati quanti morti?
Tutta politica e basta mangiate troiai colesterolo a mille droghe di ogni tipo inquinamento etc e per politica va bene no vax o terra piatta.
Poi comunque sia ai neofascisti non importano queste battaglie anzi vorrebbero magari mettere un chip a tutti
Solo ricerca di voti antisistema ma non sono bravi come a quei tempi i 5 stelle questi non raccolgono nulla quindi affidatevi ad altri se volete una opposizione ai vaccini al limite, o libertà di farli senza criticare chi ci crede
Ma lasciate stare la destra radicale sono tutti casi umani
Ah ok è solo matematica, non sono mica persone... Ed avevano garantito che fossero sicuri ed efficaci, astrazeneca che avevano garantito e spergiurato che fosse sicuro, che della scienza ci si dovesse fidare e basta, è stato praticamente ritirato. Avevano ragione i novax a non volersi fidare, perché visto che riduci tutto a "uno su decine di milioni", lui è sopravvissuto pur stando malissimo, ma Camilla Canepa invece è morta. Ed in germania hanno dovuto studiare un "vaccino" per la trombosi per chi se l'era fatto, perché altro che uno su decine di milioni.
Ed anche se le reazioni avverse dei moderna e pfizer sono state minori, c'è da dire che efficaci non sono stati nessuno di questi, perché il covid l'hanno preso tutti, "vaccinati" e non. E con sintomi praticamente identici perché ognuno reagisce al covid a modo suo e stranamente sembra che tanti "vaccinati" siano persino stati peggio dei non. Non è servito ad evitare neanche il long covid oltre a non aver evitato né il contagio né di sviluppare i sintomi.
E ci sono stati parecchi morti di covid nonostante 3 o 4 dosi.
E no, non ne siamo usciti grazie al "vaccino" ma perché il virus è mutato in una forma meno aggressiva, perché in africa e Romania non si è "vaccinato" quasi nessuno eppure non si sono estinti, mentre anche in stati dove avevano "vaccinato" al 100% hanno dovuto passare le feste natalizie in lockdown, proprio perché non è servito a nulla.
E la cosa divertente è che intervistarono dei bambini svizzeri che volevano eliminare i no"vax" con una bacchetta magica perché anche loro erano convinti che dovessimo "vaccinarci" tutti perché funzionasse. Balla colossale e lo sapeva benissimo anche chi ha accolto gli ucraini, dato che nessuno di loro era "vaccinato" e la risposta è stata "Scappano dalla guerra, non dobbiamo accoglierli con una siringa, ma con un abbraccio" però voi fatevi pure prendere per il c...
La santa alleanza tra clero, ultradestra cattolica e negazionisti del Covid
Free - 19/06/2025 12:38Ah beh…La Verità. Andiamo bene. Ma di cosa si lamenta? Uno su decine di milioni, ed è stato pure indennizzato a dovere (ammesso che la notizia e il modo in cui viene raccontata dal “giornalista” di turno abbia un qualche nesso con la realtà, cosa di cui dubito fortemente).
anonimo - 18/06/2025 23:07Alla destra radicale non frega nulla dei nostri vac , Forza Nuova non ey mai stata contro i vaccini, poi essendo sparita di giro riprova la carta dei no vac per attirare gente nelle sue ridottissime fila..
Dove vanno aprono sedi due giorni poi spariscono o so spostano da una città ad un altra zero virgola zero voti
Vanno anche alla Luminara in processione per farsi notare.....via via si parla di approfittatori e basta, pagato dal sistema per lo spauracchio fascista così la Destra rassicura ci siamo noi tutto sotto controllo votatevi noi o un domani vorrebbero Forza Nuova che però dal 1997 mai ha avuto un successo di voti, ma una parte a biscaro ogni votazione
I no-vax i no-vax i no-vax... La signora valentina l'ha letto questo articolo o fa orecchie da mercante?
anonimo - 18/06/2025 15:02Per contrastare l'estrema destra ci sarebbe voluto un partito FORTE, di sinistra, anche non estrema, purché vera sinistra.
Purtroppo non c'è, c'è il PD.
In natura va così, se una specie parassita, nel territorio, non trova il suo naturale predatore che la controlla, gozzoviglia, si riproduce a dismisura e attira pure esemplari allogeni della stessa specie.
Pazienza, si diventerà come Predappio, una Gardaland all black. Intanto si potrebbe intitolare una strada a Carlo Scorza e organizzare dei tour nei luoghi di questo grande lucchese...
Comunque, chissà se la signora, politica esperta, si rende conto di quanto è ridicola appellandosi all'"onore" di quegli altri pezzi di ... maggioranza ...
Chiede a Forza Italia e Lista Civica "come possono?"...
Ma è nata ieri l'altro?
sono tre gatti a Lucca da anni non esiste nemmeno la sede di forza nuova chiusa per mancanza gente !! ahahah..Viene Fiore porta due gatti raccattati da Pisa e da altre città italiane per fare una decina di presenze controllate da cento agenti della digos !!! come sempre e i quotidiani gli faranno pubblicità....importante sdoganare la destra radicale cosi' l destra al governo appare la piu' buona e distante da questa
dino - 18/06/2025 09:23Lucca è certamente il capoluogo di provincia più fascista d'Italia. E' il capoluogo più fascista d'Italia perché un movimento che candidava esponenti dichiaratamente neofascisti ha preso alle amministrative più del dieci per cento. Lo è perché tale movimento politico fa parte della maggioranza che amministra il Comune ed esprime il Vicesindaco. Lo è perché il dibattito politico vede una presenza fascista notevolissima; non mi riferisco al fascismo defunto di Pavolini, Utimperghe, Piazzesi, Scorza e soci, ma a quello attuale di Cardini, Mini, Dugin, Palmeri, Vannacci, ecc. Non si tratta dunque di raduni nostalgici che, fino a pochi anni fa, erano quasi innocui, ma di fascismo attualissimo e pericoloso. Il problema però non è il fatto che a Lucca si esprimano di continuo questi figuri, ma che il cosiddetto "centrosinistra", salvo rare eccezioni, opponga a questo fascismo solo antifascismo di facciata o peggio altro fascismo come quello del Fatto Quotidiano o dei vari nazional comunisti. Il livello è mostruosamente basso. Vede Signora Mercanti, non basta urlare al fascismo, ma per opporsi a tale deriva politica sarebbe necessario fare controinformazione continua. Si possono invitare a fare dibattiti persone che raccontano l'Ucraina da altre posizioni che non siano quelle di Casapound, Forza Nuova, la Lega di Salvini, ma anche quelle identiche di Travaglio, Gomez e "Giuseppi" Conte? Si può parlare di argomenti come i diritti civili in modo liberale? Si può avere un dibattito pubblico con esponenti favorevoli al riarmo europeo, oppure a Lucca si devono solo sentire pacifisti comunisti da una parte e dall'altra fascisti che vogliono il disarmo per favorire la creazione dell'Eurasia putiniana? Sentire la parola "guerrafondaio" in bocca a Salvini e rivolta a Macron fa venire il voltastomaco, ma ai lucchesi si offrono solo eventi da voltastomaco. In questo modo non solo siamo la città più fascista d'Italia, ma anche la più populista e la meno liberale.
anonimo - 18/06/2025 02:43Stato ai tempi del Sindaco Marchetti detto Baffo primo Assessore Forza Nuova (Altopascio) ora :
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