Giovanni Lorenzetti. Modernità e Tradizione nella Bottega Lorenzetti, visita guidata
Giovanni Lorenzetti. Mode ...
PRESENTATI I LAVORI ALLA CHIESA DI SANT’ALESSANDRO
Restauro ma anche adeguamenti per ospitare eventi
Lucca, 17 aprile 2025
– Carlo Ludovico Ragghianti la definì “uno dei grandi capostipiti
architettonici italiani del XI secolo”, la Chiesa di Sant’Alessandro è
una delle testimonianze più antiche di arte,
storia e spiritualità del territorio e si affaccia ad una nuova vita
grazie ad una campagna di restauro sostenuta dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca e presentata stamani negli ambienti dell’edificio.
“La chiesa di
Sant’Alessandro – ha ricordato don Lucio Malanca – è un luogo
particolare della città, perché la storia della sua evoluzione,
rappresenta il segno del passaggio dal primo al secondo millennio,
sia della vita religiosa che civile. Lo sforzo che intende rendere
nuovamente disponibile questo spazio prezioso, grazie all’impegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, affonda nella responsabilità
della parrocchia di mantenere e custodire l’eredità
ricevuta, di offrire un luogo ricco di spiritualità e bellezza alla
città, perché conoscendo e vivendo dei luoghi della memoria possa
sviluppare uno sguardo attento e fiducioso al futuro. Inoltre
Sant’Alessandro, è il più antico edificio integro della Città
e “appartiene”, cioè è in carico, alla più antica comunità presente a
Lucca, la comunità dei cristiani, rappresentata nel tempo dalla
parrocchia.”
“Con il
Sant’Alessandro – ha dichiarato il presidente FCRL Marcello Bertocchini –
si aggiunge un ulteriore tassello nell’opera di recupero del patrimonio
culturale delle provincia, aspetto che rappresenta una
costante nelle programmazioni della Fondazione. In questo caso il
nostro sostegno incontra l’esigenza di recuperare e dare una nuova
fruibilità ad una delle chiese più importanti del Centro storico, un
gioiello di architettura e arte che merita di essere conosciuto
e ‘vissuto’ da cittadini e visitatori’.
IL RESTAURO
L’attuale progetto,
seguito dall’ingegner Alessandro Lenci e dall’architetto Leonardo
Casini, consentirà di rendere pienamente fruibile la chiesa di
Sant’Alessandro e permetterà di affiancare al naturale utilizzo
dell’edificio dedicato al culto anche quello di sede di eventi e
manifestazioni culturali. I lavori hanno già comportato il restauro e la
parziale riconfigurazione dell’ala della sacrestia e dei locali
annessi, dove sono stati ricavati una zona dedicata ai
servizi igienici e due ambienti ad uso delle iniziative che si
svolgeranno nel contesto dell’edificio. L’interno della chiesa verrà
dotato di un nuovo impianto di illuminazione e di diffusione audio.
Particolare cura è stata posta nel garantire l’accessibilità
con superamento delle barriere architettoniche con strutture necessarie
a garantire la sicurezza dell’edificio e di coloro che vi accedono.
LA CHIESA
Seppur
– ingiustamente – fuori dai circuiti turistici, la Chiesa di
Sant’Alessandro è di fatto uno degli
edifici religiosi più importanti della città. Non solo perché sobrio e
monolitico prototipo del Romanico lucchese, ma anche per le numerose
suggestioni e singolarità che si ritrovano ad uno sguardo attento.
Se
le prime notizie di un istituto religioso risalgono all’anno 893, il
suo aspetto attuale si deve ad
un rifacimento di metà XI secolo, data precoce che ha fatto per anni
definire Sant’Alessandro come esempio di proto-romanico. La chiesa è
celebre per un utilizzo quasi maniacale della simmetria, nella
disposizione delle bozze, nelle scelte cromatiche delle
pietre, nella varietà delle decorazioni interne. Il suo candido e
lineare esterno, da cui è leggibile anche la suddivisione interna degli
spazi, è bilanciato internamente da un vivace gioco di volumi e
decorazioni, particolarmente evidente nei colonnati che
suddividono in tre navate gli ambienti. Qui troviamo materiali come il
porfido egiziano e una alternanza di capitelli differenti, alcuni dei
quali risalenti alla primissima fase costruttiva.
Questa la storia e i
presupposti che ispirano l’ottimismo di don Lucio sul futuro del
Sant’Alessandro: “un luogo dello spirito dove il bisogno di interiorità e
spiritualità, in ogni sua forma, intercetti il
tempo che stiamo vivendo, affinché la nostra Comunità cittadina, in
ogni sua espressione, continui a custodire un senso della vita e
dell’esistere che ha ricevuto dalla Storia e che può aiutare a vivere i
grandi cambiamenti della contemporaneità.”
Inutile restaurare la chiesa se la piazza che ha di fronte resterà nelle attuali indecorose condizioni. Il parcheggio va proibito, la piazza pedonalizzata e il fondo in asfalto va sostituito con pietre. Una delle più importanti architetture religiose medievali d'Italia merita attenzione e non l'attuale piazza degradata.
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