L'agricoltura sociale include e cresce in provincia di Lucca con il progetto "Agri-care"
L'agricoltura
sociale include e cresce in provincia di Lucca
con
il progetto "Agri-care"
Presentato
l'intervento finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
a sostegno della rete di agricoltura sociale lucchese
LUCCA.
L'agricoltura sociale si sta espandendo nel territorio della
provincia di Lucca, ma ha bisogno di sostegno. Per questo
la Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca (FCRL) ha
approvato un consistente intervento di supporto alla rete
di agricoltura sociale lucchese che vede coinvolti i territori della
Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia. Il progetto si chiama
"Agri-care:
l'agricoltura si prende cura di noi"
e coinvolge oltre 300 utenti che potranno beneficiare di servizi
a forte valenza sociale in contesti innovativi. E' stato presentato
oggi (giovedì 20 marzo) nel corso di una conferenza stampa che si è
svolta in San Micheletto con la partecipazione del presidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello
Bertocchini, della
presidente della Fondazione per la Coesione Sociale Lucia
Corrieri Puliti,
di Elena
Giannini, componente
dell'Organo di Indirizzo della FCRL e vicepresidente di Filiera
Futura e di Marco
Bechini, direttore di
Calafata, cooperativa agricola sociale nata nel 2011 che
recupera terreni e coltivazioni attraverso il biologico.
“Un
progetto importante - ha dichiarato il presidente FCRL Marcello
Bertocchini - dove
entra in gioco il concetto di sostenibilità declinato su ben tre
fronti: lavoro, coesione sociale, ambiente. L’attenzione della
Fondazione non poteva che ricadere anche su questa tematica, già
presente nel territorio, ma che adesso intravede concrete possibilità
di mettere a sistema buone pratiche e relazioni proficue tese ad
accrescere i know-how. Si tratta di una grande occasione, infatti,
anche per dare nuovi strumenti al mondo dell’agroalimentare e
proporre una visione diversa di questa filiera così importante per
il nostro territorio.”
A
svolgere il ruolo di supporto al coordinamento, di comunicazione e di
monitoraggio dei risultati è la Fondazione
per la Coesione Sociale,
l'ente di scopo della FCRL che opera nel sociale. "Accompagniamo
e promuoviamo percorsi come questi - afferma la presidente della
Fondazione per la Coesione Sociale Lucia
Corrieri Puliti -,
sostenendo la progettualità comune, favorendo la messa in rete, ma
anche prevedendo un supporto strutturato nelle varie fasi per aiutare
a mettere le basi di un percorso duraturo. Come Fondazione per la
Coesione Sociale svolgeremo un ruolo molteplice: il supporto al
coordinamento generale, la comunicazione unitaria e il monitoraggio e
valutazione degli esiti che verranno generati. Sono tre compiti
necessari per dare sostenibilità ad un intervento che dà un grande
valore inclusivo all'agricoltura del nostro territorio".
"L’agricoltura
sociale lucchese - ha aggiunto Elena
Giannini - ha
dimostrato negli anni di essere in grado di creare sinergie sul
territorio e di offrire spazi e percorsi di prossimità in grado di
rispondere agli aumentati e diversificati bisogni della comunità,
generando un impatto positivo nella società. La risonanza di questo
movimento ha portato alla realizzazione di un convegno dedicato e
promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e da Filiera
Futura, associazione che riunisce fondazioni di origine bancaria,
atenei ed enti di categoria, tra cui fondazione stessa e che dal 2020
lavora in Italia per innovare il settore agroalimentare con progetti
condivisi, utili allo sviluppo dei territori e delle filiere locali.
Il modello lucchese è diventato oggi un caso studio attenzionato da
Filiera Futura per le Fondazioni di origine bancaria che vogliano
stimolare la creazione di reti rurali e di welfare innovativo nei
propri territori".
Il
progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
con 350.000 euro
ed è nato dalla necessità di garantire continuità ai percorsi di
agricoltura sociale attivati nel territorio della Provincia di
Lucca, anche a fronte di un supporto di finanziamento a livello
regionale che verrà riattivato nel 2026 e in continuità con i
progetti sostenuti nel 2023 e 2024 da fondi regionali per
l'agricoltura. Le attività previste sono: la progettazione, il
coordinamento e l'animazione del partenariato di progetto; la
creazione di un tavolo permanente di coordinamento sull’agricoltura
sociale coordinato dalla rete di agricoltura sociale con
l'ampliamento della rete stessa; la prosecuzione e l’ampliamento
dei percorsi di inclusione, di ergoterapia e di attività di cura ed
educazione con laboratori, attività didattiche e di accoglienza dei
bambini.
La
rete di agricoltura sociale ha sviluppato un ampio sistema di
esperienze e di rapporti che permettono di proseguire nello sviluppo
del percorso anche grazie al progetto "Agri-care:
l'agricoltura si prende cura di noi" che
ha l'obiettivo di consolidare e potenziare l’offerta di percorsi di
inclusione sociale e lavorativa, formazione e cura sul territorio
lucchese, valorizzando l’agricoltura sociale come strumento di
innovazione sociale e sviluppo territoriale e rafforzando la
creazione di una rete permanente.