Bene
la nautica, l’edilizia e il turismo. Difficoltà per il commercio al dettaglio,
in calo l’agricoltura
Viareggio, 5 febbraio
2025. Nel
2024, la dinamica imprenditoriale nelle province di Lucca, Massa-Carrara e
Pisa, al netto delle cancellazioni d’ufficio delle imprese non più attive, ha
evidenziato una situazione di sostanziale stagnazione. Lucca e Massa-Carrara
hanno infatti registrato una variazione minima (-0,1%), mentre Pisa ha mostrato
una crescita leggermente più pronunciata (+0,5%). Questi risultati si allineano
con la media regionale (+0,2%) ma restano al di sotto del dato nazionale
(+0,6%), confermando un quadro di crescita moderata e senza slanci
significativi. Questo quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di
Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della
Toscana Nord-Ovest.
“In un contesto di crescita moderata – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana
Nord-Ovest – è essenziale rafforzare il sostegno alle imprese per aiutarle
ad affrontare le trasformazioni in corso. Per questo, la Giunta camerale ha
recentemente approvato un pacchetto di interventi da 3 milioni di euro,
destinato a contributi diretti alle aziende, cui si aggiungono numerosi eventi
di promozione e percorsi di formazione mirati a favorire innovazione e
competitività, con un focus su digitalizzazione e green economy. Con queste
azioni vogliamo sostenere settori chiave come il turismo, la nautica e i
servizi alle imprese, senza trascurare le difficoltà del commercio al dettaglio
e del comparto moda, che richiedono nuove strategie di rilancio."
Nel 2024, il tessuto imprenditoriale
della provincia di Lucca ha registrato un leggero arretramento, con una perdita
di 28 unità (-0,1%). La dinamica delle forme giuridiche conferma il
consolidamento delle società di capitale (+2,7%), trainato dall’espansione
delle SRL semplificate, mentre prosegue il ridimensionamento delle società di
persone (-2,3%) e delle imprese individuali (-0,9%), a conferma di una
crescente preferenza per strutture più robuste e flessibili. A livello
settoriale, il manifatturiero ha subito una leggera contrazione (-0,2%), con
cali evidenti nel calzaturiero (-16 unità) e nella fabbricazione di macchinari
(-7 unità). Tuttavia, è da segnalare il buon momento della cantieristica
nautica (+50 imprese) ma anche della produzione di mobili (+7) e nei prodotti
in metallo, comparti che sembrano trainati dalla positiva congiuntura del
settore nautico. Le costruzioni si mantengono su un trend positivo, grazie
all’aumento delle imprese specializzate nelle installazioni (+0,6%), sostenute
ancora dagli effetti residui dei generosi bonus edilizi scaduti a fine 2024.
Nei servizi, la crisi del commercio al dettaglio si fa sempre più evidente
(-132 unità, -2,6%), riflettendo la trasformazione delle abitudini di consumo e
la crescente pressione della digitalizzazione, come si legge nell’aumento delle
imprese operanti nell’e-commerce (+30, +12%). Il turismo mostra una sostanziale
tenuta, con variazioni minime nelle attività di alloggio (-2 unità),
ristorazione (-2) e bar (-7). L’agricoltura continua il suo percorso di
contrazione, con una perdita di 37 imprese (-1,6%). A livello territoriale, la
Versilia si conferma l’area più dinamica (+42 imprese, +0,2%), mentre si
registrano flessioni nella Piana di Lucca (-25 imprese, -0,1%), nella Media
Valle (-20, -0,8%) e in Garfagnana (-25, -1,1%), territori dove la demografia e
le difficoltà infrastrutturali incidono in modo più marcato sull’attività
economica.
Nel 2024, il tessuto imprenditoriale
della provincia di Massa-Carrara ha registrato una lieve flessione (-0,1%, -12
unità). Le società di capitale (+1,8%), trainate soprattutto dalle SRL, hanno
continuato a crescere, mentre è proseguita la contrazione delle società di
persone (-1,8%) e delle imprese individuali (-0,6%). Il manifatturiero ha
mostrato andamenti contrastanti: il lapideo ha perso 8 imprese, mentre la
nautica avanza sia nel comparto della cantieristica (+14, +7,7%) che nella
riparazione e manutenzione di imbarcazioni da diporto (+17 imprese, +14,4%).
Nell’edilizia, il numero di imprese dedite alla costruzione di edifici è calato
leggermente (-0,4%) anche se quelle specializzate in installazioni e finiture
hanno registrato un aumento (+1,2%), segnale che il settore beneficia ancora
degli interventi avviati negli anni precedenti grazie ai bonus fiscali. Il
commercio continua invece a soffrire, con una riduzione significativa della
componente al dettaglio (-68, -2,2%). Il turismo mostra segnali di tenuta: le
attività ricettive sono cresciute di 3 unità (+1,1%), la ristorazione di 12,
mentre il numero di bar è in lieve calo (-1%). Bene anche le attività
professionali, scientifiche e tecniche, che sono aumentate di 19 unità (+3%).
L’immobiliare, che per lo più comprende l'affitto, gestione e compravendita di
immobili di proprietà, ha registrato un aumento, con 7 imprese in più (+0,7%),
superando quota mille attività registrate. A livello territoriale, la Lunigiana
evidenzia una maggiore vitalità (+8 imprese, +0,2%), mentre l’area costiera
risulta più stabile (-20 aziende, -0,1%).
Nel 2024, il tessuto imprenditoriale della provincia
di Pisa ha registrato una crescita dello 0,5%, trainata soprattutto
dall'espansione delle società di capitale (+2,8%), con un contributo
significativo delle SRL semplificate. Il manifatturiero ha mostrato segnali
contrastanti: mentre comparti come la concia (-0,5%) e le calzature (-2,3%)
hanno subito una contrazione, confermando le difficoltà del comparto moda,
mentre la produzione di articoli in metallo (+0,8%) e la meccanica (+1,1%)
hanno evidenziato una dinamica positiva. In particolare, il settore nautico ha
vissuto un buon momento, con un incremento delle imprese operanti nella
costruzione e manutenzione di imbarcazioni. Il numero dei mobilifici è
diminuito (-2%). L'agricoltura (-0,9%) ha registrato, per il secondo anno
consecutivo, un lieve arretramento. Nei servizi, il commercio al dettaglio ha
continuato a perdere terreno, con una riduzione significativa (-1,7%, -94
unità), penalizzato soprattutto dal calo delle attività ambulanti (-56
imprese), solo parzialmente bilanciato dalla crescita del commercio online (+30
unità). Il comparto turistico ha mostrato segnali di slancio, con un incremento
delle attività ricettive (+5,4%) e della ristorazione (+2,2%), mentre i bar
hanno subito un calo (-1,9%). Anche l’immobiliare, caratterizzato
prevalentemente dall'affitto, gestione e compravendita di immobili di
proprietà, ha registrato un aumento (+2,8%). Positiva la crescita delle
attività professionali (+3,4%) e di quelle legate al mondo artistico, sportivo
e dell’intrattenimento (+3,2%). Buona anche la dinamica dei servizi alla
persona (+2,2%). A livello territoriale, si evidenzia un aumento delle imprese
nel Valdarno Inferiore (+69, +0,7%), in Valdera (+71, +0,6%) e nell'area pisana
(+72, +0,4%), mentre la Val di Cecina è rimasta stabile.
In allegato la nota completa scaricabile anche dal sito www.isr-ms.it.