“Ancora
una volta ci troviamo a commentare un episodio gravissimo avvenuto in
uno degli ospedali della nostra regione. L’aggressione a due infermiere e
a un’operatrice socio-sanitaria nel reparto di Psichiatria
dell’ospedale Santo Stefano non è solo un fatto drammatico, ma il
simbolo di una sanità che, in Toscana, vive una crisi profonda e
sistemica.
Esprimo
la mia piena solidarietà al personale coinvolto ed a tutto il personale
sanitario che purtroppo sempre più costantemente è soggetto a minacce ed
aggressioni e chiedo alle istituzioni competenti di intervenire con
urgenza per garantire la sicurezza di chi lavora e si cura nei nostri
ospedali. La sicurezza del personale sanitario è un tema prioritario.
Non è accettabile che si debba arrivare a episodi di violenza per sollevare l’attenzione su problemi che sono ormai cronici.
È
necessario ripristinare misure come la presenza costante di un presidio
di polizia negli ospedali come richiesto a gran voce da diverse parti.
Questo non è un costo, ma un investimento imprescindibile per la tutela
di operatori e pazienti.
A questa emergenza di sicurezza si aggiunge il malfunzionamento organizzativo.
Durante
le festività, l’ospedale San Luca di Lucca ha mostrato tutte le sue
criticità: moltissimi cittadini non sono riusciti ad accedere alle cure
necessarie e altri sono stati reindirizzati all’ospedale di Barga,
causando disagi inaccettabili per chi aveva bisogno di assistenza
immediata.
Questa
situazione è la diretta conseguenza di scelte politiche sbagliate e di
una gestione inefficiente, che penalizza i territori più piccoli e i
cittadini più fragili.
Chiediamo
con forza alla Regione Toscana di intervenire subito, con azioni
concrete, per risolvere questi problemi strutturali. Servono risorse
adeguate per il personale, per la sicurezza e per il potenziamento degli
ospedali territoriali.
La
salute non può e non deve essere un tema di serie B; il nostro
territorio merita di più e non accetteremo che i nostri cittadini siano
trattati come numeri o lasciati senza risposte.”