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  • 23/12/2024 18:32

Riflessioni sugli Sprechi di Denaro Pubblico e le Opere Incomplete

Riflessioni sugli Sprechi di Denaro Pubblico e le Opere Incomplete
Il tema degli sprechi di denaro pubblico, soprattutto quando si tratta di grandi opere infrastrutturali, è una questione che tocca nel profondo cittadini e comunità. Gli esempi che cito, come il ponte in costruzione lungo la Lodovica e i progetti controversi del ponte sullo stretto di Messina o del parcheggio interrato fuori Porta Giannotti, offrono spunti per una riflessione critica su come vengono gestiti i fondi pubblici e sulle priorità delle amministrazioni. 
Il Ponte sulla Lodovica: Una Prospettiva Locale Osservando il progresso del ponte sulla Lodovica, è evidente che i lavori sul lato del ponte stanno avanzando velocemente, mentre la parte di competenza comunale sembra essere in ritardo. Questo squilibrio rischia di rendere inutilizzabile l’intera infrastruttura per un lungo periodo, generando sprechi sia economici che temporali. Domande chiave: Perché non si lavora in sinergia tra le varie parti coinvolte? Quali sono le cause dei ritardi sulla parte comunale? Mancanza di fondi, inefficienza organizzativa o scarsa pianificazione? 
Paragoni con Grandi Opere Controverse Ponte come sullo Stretto di Messina: Da decenni, il ponte sullo Stretto è simbolo di uno "spreco in potenza". Studi, progetti, avviamenti dei lavori (e successive sospensioni) hanno già assorbito ingenti risorse senza alcun risultato concreto. È davvero prioritario investire miliardi in un’opera di dubbia utilità pratica, quando il Sud ha bisogno di infrastrutture locali e reti di trasporto più capillari? 
Parcheggio Interrato Fuori Porta Giannotti: Questo progetto solleva perplessità sull’effettiva utilità e sostenibilità dell’opera: È davvero necessario in una città che deve valorizzare il trasporto pubblico e limitare l’accesso dei veicoli al centro? I benefici giustificheranno i costi? 
La Radice del Problema: Visione e Competenza Come sottolineato, la gestione delle opere pubbliche sembra spesso mancare di una visione strategica e di una competenza tecnica adeguata. Le amministrazioni e i governi in carica sono chiamati a rispondere a esigenze immediate e a pianificare opere che abbiano una reale utilità per i cittadini, evitando: Progetti faraonici che drenano risorse senza apportare benefici concreti. Ritardi e inefficienze che vanificano gli investimenti fatti. 
Le speranze per il Futuro Il 2025 rappresenta per molti un’occasione di rinnovamento politico e amministrativo. È essenziale che chiunque sia chiamato a governare dimostri capacità di pianificazione, attenzione alle priorità reali e un approccio rigoroso alla gestione delle risorse pubbliche. Le infrastrutture non devono essere solo simboli di progresso, ma strumenti funzionali per migliorare la qualità della vita dei cittadini, senza cadere nella trappola dello spreco o dell’inefficienza. 

Una domanda cruciale per il futuro: come possiamo assicurare che le risorse pubbliche vengano utilizzate in modo responsabile e mirato, a beneficio di tutti?

I commenti

Paragonare le piccole opere lucchesi con il ponte sullo stretto mi pare fuori luogo. Il ponte sullo stretto sarebbe un'opera enorme; non ho mai ritenuto razionale la realizzazione di tale struttura, ma non vedo cosa c'entri con Lucca. Venendo alle nostre cosette, il ponte sul Serchio è una cosa minima, considerato che a Lucca l'unico ponte fatto in epoca moderna era quello Dalla Chiesa, presso Marlia/Ponte a Moriano. Gli altri ponti sul Serchio (quello vecchio di Ponte a Moriano, quello di Monte San Quirico e quello di Nave, detto di San Pietro) risalgono al tardo medioevo o anche a prima. Mentre a Lucca di ponti se ne parlava, in valle del Serchio ne hanno fatti una decina nel tratto di fiume tra Piazza al Serchio e Coreglia. Visto l'andazzo ringraziamo il Padre Eterno che lo stanno facendo; le stradette comunali per andarci sopra verranno di conseguenza. Quanto al parcheggio interrato, per me l'errore è farlo sotto la rotonda. Andrebbe fatto in centro, sotto piazza Santa Maria. Lo so che sono pochi metri di differenza, ma il problema è anche psicologico e simbolico. Un investimento di tale entità si giustificherebbe consentendo di parcheggiare sotto la città murata. In ogni caso il problema non è se abbia senso farlo, ma se abbia senso farlo aumentando i costi di parcheggio. L'attuale parcheggio di piazza Santa Maria, al di là di quelli che si incazzano per la vita notturna, permette la sopravvivenza di vari locali. Il parcheggio sotterraneo, messo fuori le Mura e più caro li farà chiudere. Altra cosa che non viene chiarita è cosa succederà di piazza Santa Maria. Spendere 25 milioni per fare un silo interrato ha senso solo se piazza Santa Maria viene completamente ridisegnata e resa totalmente pedonale. Spendere 25 milioni e lasciare un parcheggio per residenti in piazza Santa Maria non avrebbe senso, come non avrebbe senso sgomberare dalle automobili una spiaccicata di asfalto qual è oggi piazza Santa Maria. Per cui serve un grande architetto e subito!

anonimo - 24/12/2024 04:21

Sinergie in Italia?! Sospetto vagamente che lì inizia ad entrare nell'ambito, nell'area dei miracoli.
Per esperienza di anni passati, per l'attualità sono del tutto ignorante, mi viene in mente un lavoro che a rigore avrebbe dovuto riguardare due ministeri.
All'epoca giovincello, pieno di ottimismo e speranze, feci quella di nominare questa 'sinergia' tra enti. Mi fermarono immediatamente dicendomi che i due enti 'non si parlavano' o meglio 'non comunicavano' almeno per quel tipo di lavoro. Oppure mesi, se non anni, tra una parola e l'altra.
Per fare il lavoro si dovette abbandonare anche la sola idea di 'sinergia', ne facemmo a meno.
Avendo frequentato un minimo, ripeto, adesso sono del tutto ignorante, sospetto che ancora quelle strutture siano 'ingessate' nei lolo problemi specifici, socio-politici, ma soprattutto economici.
Comunque oh!
I miracoli non sono impossibili.

anonimo - 23/12/2024 21:55

Chi ha scritto questa roba, ci è o ci fa?
il parcheggio interrato è stato detto e ridetto non costerà un euro pubblico, sarà fatto dal privato e il comune ci guadagnerà.
L'infrastruttura che fa il comune che segue il ponte è già appaltata e i lavori sono già partiti... quindi, mancanza di fondi? scarsa pianficazione?? ma dove??
ma informarsi prima di scrivere non sarebbe utile?

Anonimo - 23/12/2024 19:06

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