Pd Lucca ribatte al Comune: la casa è un’urgenza molto più diffusa di quanto pensa"
Pd Lucca ribatte al Comune ...
PIANA DI LUCCA: UNA DIVISIONE INNATURALE IN DUE DIVERSI AMBITI PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO
LA RIUNIFICAZIONE OGGI E’ GIUSTA, NECESSARIA E POSSIBILE
Fermare l’operazione antidemocratica firenzecentrica di accorpamento e finanziarizzazione di tutti i servizi essenziali per la qualità della nostra vita, lo si può fare, senza grandi patimenti, perlomeno a Lucca. Basterebbe che gli amministratori della Piana lucchese cogliessero al volo l’opportunità della scadenza della gestione del servizio idrico a GEAL nel 2025, senza perdere tempo con richieste di proroghe senza alcuna speranza di essere accolte, con ricorsi al TAR dall’esito scontato; se la legge resta quella in vigore e così sarà, è necessario che gli amministratori di Lucca prendano atto che facendo parte della Conferenza Territoriale 1 Toscana Nord, insieme alla Provincia di Massa Carrara, c’è un unico gestore interamente pubblico così come richiesto dalla stragrande maggioranza dei cittadini nel referendum tradito del 2011. Il buon senso vorrebbe che si iniziasse a ragionare su come rafforzare le capacità professionali, la qualità del servizio con l’apporto di esperienza e competenza che Geal può portare in dote a GAIA, pensare agli investimenti urgenti e necessari nella nostra area dove ancora migliaia di cittadini sono privi di servizi di acquedotto e fognature, pensare a soluzioni per salvaguardare e curare le nostre acque dai pericolosi inquinanti chimici PFAS riscontati in questi mesi in diversi corsi d’acqua, pozzi e nel nostro fiume Serchio. Tutti gli amministratori della Piana lucchese, la grande città diffusa, casa comune di tutti, hanno oggi la possibilità di porre rimedio ad una scelta politica completamente sbagliata e del tutto innaturale che divise la Piana in due ambiti territoriali, Lucca con Garfagnana, Versilia e provincia di Massa Carrara con la Toscana Nord, mentre Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo e Villa Basilica con il Basso Valdarno. Una scelta politica sciagurata che ci costrinse allora a smembrare l’acquedotto intercomunale Lucca Capannori, a separare in modo del tutto irrazionale i flussi dei reflui sprecando tempo e risorse. Oggi abbiamo la possibilità di rimediare a questo errore, basta semplicemente la volontà politica di farlo. La riunificazione di tutta la Piana lucchese nella CT1, rafforzerebbe anche il peso politico della Provincia di Lucca in sede di Conferenza, ma soprattutto ci metterebbe a riparo dalle aggressive incursioni della Multiutility Toscana che si muove nella prospettiva di allargarsi a tutto il territorio toscano e oltre, ormai con acquisite posizioni di forza in Acque SPA ma completamente fuori da Gaia. Nessuno si deve illudere, senza una rivolta civile generalizzata di tutto il popolo toscano, di cui però non se ne vede traccia all’orizzonte, l’operazione Multiutility non si fermerà, per adesso si prende tempo sulla eventuale quotazione in borsa, diversi sindaci dicono no, e noi siamo con loro, altri convintamente si, poi come al solito, ci sono quelli che dicono ni, il risultato, stando così le cose, è che il percorso va avanti e si lavora alacremente per bloccare qualsiasi tentativo di sfilare dalla Multiutility perlomeno il servizio idrico, richiesto da più parti. Ricordiamoci che il servizio idrico dentro il grande contenitore dei servizi è un obiettivo da sempre voluto e desiderato dalla speculazione finanziaria che lo considera una gallina dalle uova d’oro. L’acqua è vita, nessuno ne può fare a meno, con un servizio in condizione di monopolio, i profitti sono garantiti così come i dividendi a fine anno per gli investitori.
Eugenio Baronti
Responsabile Ambiente Segreteria regionale Sinistra Italiana Toscana
1) la Geal può essere salvata.
2) il Tar se ragionasse potrebbe dare un buon segnale positivo che potrebbe dare inizio ad una modifica alla legge.
3)Il cittadino ancora o non ha capito o fa finta di non capire, si rinverrà al momento che dovrà pagare bollette salate, allora bestemmiera’ come un turco , ma a quel punto potrà solo farsi degli impacchi al culo.
Da vecchio il Baronti scrive finalmente qualcosa contro la regione! Meglio tardi che mai!
anonimo - 03/12/2024 03:141) La Geal non puo' essere salvata per legge nazionale, punto
2) se il TAR dasse ragione, la vedo molto difficile, il Comune allora dovrebbe creare una nuova società che forse neanche si chiamerebbe Geal.
3) Se il cittadino non si move a far cambiare le leggi nazionali è bene che paghi l'acqua 100 euro al metro cubo! Vi farei notare, basta googlare un pochino, che ci sono state, a livello nazionale, millemila proposte di leggi per la ripubblicizzazione del servizio idrico, fatte dal 2011 in poi, che sono cadute nel dimenticatoio.
La sinistra di Lucca si è fatta sentire con vaneggiamenti incomprensibili dovuti ancora alla volontà unica di intralciare chi lavora per il bene dei cittadini e di chi vuole mantenere in vita un ente di eccellenza la Geal . Non perdono nessuna occasione per denigrare e andare contro a chi di positivo cerca di fare, è una vergogna, i cittadini devono sapere che non è questo il modo di agire su di un problema che peggiorerà il servizio idrico a cominciare dalle tariffe che diventerebbero salatissime. Dovrebbero invece dimostrare intelligenza e collaborazione con chi vuole mantenere un servizio efficiente, ma il rancore e l’odio verso chi si dimostra interessato al problema e tanto e non vedono al,di là del proprio culo.
Anonimo - 02/12/2024 07:22Cosa accomuna l'acqua all'oro? Che in futuro, ma già adesso, è "MERCE" rara! Piu' il cittadino chiede che quel bene sia pubblico, piu' l'amministratore lo vuol privato o comunque che sia fonte di guadagno, naturalmente, per un'oligarchia! Proprio la voce del cittadino! E meno male che la nostra è una democrazia rappresentativa! Adesso sarebbe l'ora di farla finita con spa, spi spe e varie società che non si capisce a cosa puntano, inoltre ognuna c'ha una tariffa diversa e vorrei capire il perchè... L'acqua va riportata al cittadino, è un bene primario ed essenziale! Io poi non ho mai capito una cosa, tolleriamo, i consorzi pubblici delle bonifiche ma non nessuno vuole l'acquedotto/fognatura completamente come ente pubblico. Poi con questa scellerata politica delle miste pubblico/private dove il socio privato ci vuol guadagnare per forza, gli interventi vengono fatti a favore di visibilità: cantieri in centro storico (dove non servono a niente) e asfalti appezzati, perdite ingenti e gente senz'acqua nelle colline, ma tanto li non ci guarda nessuno.
Poi si Geal si paga meno, in Toscana, ma in merito all'intero panorama è comunque una bolletta cara! Basta rapportarla con Milano... Inoltre ha un territorio piccolo da gestire. Ben venga una riunificazione di Lucca e Capannori o dell'intera provincia in un consorzio pubblico, ma non una spa, che con quella dicitura prima o poi te lo metton nel... infine, il cittadino paga i vigili, pole paga' anche l'acquedotto pubblico che serve sicuramente di piu'!!!!
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